I servizi dell'Università

Il Servizio Disabiltà
In tutte le Università è stato nominato un docente Delegato dal Rettore per la disabilità, che coordina, controlla e supporta tutte le iniziative concernenti l’integrazione, direttamente o attraverso un Ufficio o Servizio Disabilità e Handicap, presente, ad oggi, nelle principali Università (vedi l’allegata Tabella per le Università della Lombardia).

Il Tutorato
Dal rapporto diretto tra docenti e studente audioleso, con la collaborazione del Servizio Disabili dell’ateneo, emergerà la necessità e il tipo di Servizio di Tutorato specializzato.
Il tutor supporterà il disabile, secondo le sue esigenze, nell’organizzazione della frequenza alle lezioni, nella partecipazione a lezioni, esercitazioni, seminari, nella trascrizione degli appunti, nei colloqui con docenti, assistenti, istituzioni universitarie, nelle pratiche amministrative, nella preparazione degli esami con l’eventuale proposta per gli stessi di prove equipollenti, nella preparazione della tesi di laurea.
La necessità del tutor deve essere individuata e definita subito dopo l’iscrizione al corso di laurea, prima dell’inizio delle lezioni.
E’ auspicabile che prima dell’iscrizione vi siano approfonditi contatti tra il Servizio Disabili dell’ateneo e l’audioleso aspirante matricola, non limitati ai pur utili pieghevoli e siti internet che talvolta generano troppo ottimistiche attese. Questi colloqui potranno fornire ulteriori approfondimenti sul corso di studi che si sta per intraprendere.

L’aula universitaria
Per favorire la lettura labiale dell’audioleso l’aula deve essere luminosa e il volto del docente deve essere sempre in luce.
Lo studente deve essere seduto nei primi banchi, in posizione tale da poter vedere bene il docente. Il docente, come si è già detto, dovrebbe parlare con un tono di voce normale e con un’articolazione delle parole la più chiara possibile, senza toni troppo alti e scansioni enfatizzate che nuocciono alla lettura labiale. Dovrebbe anche parlare sempre rivolto nella direzione dello studente mai con le spalle girate, per es. mentre scrive alla lavagna: più utile sarebbe una lavagna luminosa che visualizza quello che via via si scrive rivolti verso l’uditorio.
Per i portatori di protesi, l’aula non deve essere rumorosa, perché i rumori di sottofondo alterano il funzionamento delle protesi e quindi la ricezione uditiva. Per neutralizzare i rumori di sottofondo sarebbe opportuno che l’aula fosse dotata di un apposito campo magnetico o che fosse insonorizzata. Alcuni audiolesi utilizzano un dispositivo radio che prevede un piccolissimo microfono per il docente e un ricevitore sulla protesi dello studente.
L’utilizzo delle protesi e del linguaggio labiale richiede allo studente una grande concentrazione che rende per lui quasi impossibile prendere appunti. E’ quindi necessario che il docente metta a sua disposizione copia di tutti i lucidi, schemi, documenti e supporti cartacei da lui utilizzati. Quando la lettura labiale non è sufficiente per la comprensione del discorso, è necessario ricorrere alla registrazione su nastro, o disco, o videocassetta delle lezioni.
La sbobinatura delle cassette potrà essere realizzata da un servizio universitario o da un servizio di volontariato o da un assistente alla comunicazione.
In alcune Università si stanno sperimentando sistemi di riconoscimento vocale (Progetto Voice) o di stenotipia computerizzata che consentono di seguire la lezione sottotitolata sul monitor di un pc o su uno schermo, in tempo pressoché reale, e di averne alla fine il testo stampato.

Università
Le sordità
Il colloquio
I servizi
All'Università
Legislazione