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Spiritologia

 
 

 

Nuova

"Ciopper"
Il Cucciolo BullDog
che le ha salvato la Vita
 
Per fatti della vita che insegnano a
"Conoscere per Amare"
e che aiutano a capire il mistero d’amore
che si cela negli Animali intorno a noi
si segnala il libro:
 
"Ciopper"
"Il cucciolo BullDog
che le ha salvato la vita"
 
della Scrittrice-Poeta
Vittoria Sanvito

 

NOTE INFORMATIVE :

Questo Libro è ormai introvabile
nelle Librerie – per causa di un
motivato contenzioso con l’Editore
 
Pertanto si prega di scusare dei più
che probabili errori di vario genere
facilmente riscontrabili dal lettore,
fermo restando il vero del Racconto

(n.d.r.)

Testo:

VERA STORIA DI CIOPPER

E la Donna Racconta...

"Dunque, cominciamo col dire che – per strani fatti della vita – mi trovavo a vivere sola, sul lago, a un'ottantina di chilometri da Milano, dove risiedevano col padre (per lavoro e per studi) – i miei tre figli: Massimo, Leonardo, Alessandro.

Sicché, trovandomi in una situazione un po' insolita – ma solo apparentemente scombinata – dandosi che passavamo molto insieme ogni fine settimana.

Mentre per rimanenti giorni – non facevo certo in tempo ad annoiarmi – tanto ero presa da una mia propria occupazione non poco impegnativa.

Ragion per cui, nemmeno parlarne che mi sentissi sola o annoiata!

Specie poi che con quanti siamo sulla crosta della terra – basterebbe un minimo senso di fratellanza umana – per subito sentirsi anche troppo affollati di persone intorno e di coinvolgenti fatti della vita.

Ma questa era una pienezza di realtà tutta mia – che i miei cari e premurosi figlioloni – evidentemente vedevano di lontano, con ben altri occhi...

E siccome ebbi traversare un periodo di non buona salute – un bel sabato me li vidi arrivare trionfanti con in braccio una sorta di porcellino con magliettina gialla – sul cui dorso stava scritto un lampante "I Hate Cats"!

E lì, insieme ad esclamare e parlarmi addosso a mozzafiato:

"Mamma, hai visto che sorpresa !

Eh, cosa ne dici, mamma! Ti piace !?

Sai, si chiama Ciopper!

Adesso vedrai che cambierà tutto !

Vedrai che con Ciopper non sarai più sola!

No, non impressionarti mamma, hai ragione che somiglia a "E.T.", ma non è un extraterrestre !"

Dopo di che (e visto com'ero rimasta sbalordita) venni subito informata – con scintillante entusiasmo – che si trattava di un pregiato cucciolo BullDog!

Ovvero di una strana – ma proprio strana razza canina – per me del tutto sconosciuta, sino a quel memorabile momento!

Mentre di lì in poi – e sino al lunedì mattina, quando loro ebbero rientrare a Milano – venni saperne anche troppo al riguardo. Per quanto non si era parlato che di genetica, genealogìa e di bizzarrità di questo Cucciolotto Ciopper!

Col quale peraltro – mi si regalavano anche infinite raccomandazioni – per come andava gestito quasi clinicamente.

Poiché precisamente informati – che per via di continui incroci familianti; questi grassocci soggetti BullDog, risultano invece moltissimo delicati – specie nella fase di prima infanzia.

PRIMA INFANZIA DI CIOPPER

Indubbiamente Ciopper era un amore di Cucciolotto – che però mi fece anzitutto comprendere in pressappoco – cosa significhi trovarsi improvvisamente con un "bebè" non del tutto programmato !

Infatti dovendo confessare che provavo più senso di dovere materno – che non vero entusiasmo adottivo – nell'accudirlo in tutte le sue piccole ma continue esigenze.

Spesso poi accentuate da bausciamenti, pisciatine, vomitatine o altro ... che lasciavano traccia un po' dappertutto nella casa.

Mentre persino quando se ne stava finalmente sparapanciato – e così bello a guardarsi sul cuscinone di velluto verde – mi faceva quasi angoscia di tenerezza, per quel suo ansimare a fiato corto.

E lì, che pensavo – ma guarda un po', che ci sono già io ( e noi tutti al mondo) a penare fiato corto nella vita – guarda un po' se il caso che ci si metta anche questo superfluo "coso di ciccia" !

Che per giunta – neanche si capisce bene se sia un cane – un porcellino o che altro... !

E per dirla giusta – più che sentirmi in compagnìa, provavo un senso di infinito sgomento esistenziale – a dover convivere con il "robetto" in questione – ormai senza via di scampo.

Sì, provavo sgomento e sgomento, che per giunta mi toccava smaltire tutto in segreto; non potendo certo deludere i miei cari ragazzi – che sentivo convinti e ben fieri di avermi fatto il più bel regalo vivente.

Tant’è che mi telefonavano anche più spesso, ma soprattutto per informarsi di come stava lui – il riverito Cucciolotto che mi avevano rifilato.

E che non vedevano l'ora che venisse il fine settimana – per venire a coccolare e viziare di giochi permissivi – questo mocciosetto di un Ciopper!

Il quale oltreppiù che rivoluzionare il mio quieto vivere – venne farmi prendere di quegli spaventi – per spanciate a peso morto, collassetti e crisi di vario genere.

Ma intanto ce l'aveva fatta a superare la fase più critica della prima infanzia – e cominciava a sfoggiare una buffa struttura da torello tracagnotto – che è appunto caratteristica della razza BullDog.

E quindi tutto andava abbastanza per il meglio – malgrado una notevole displasia al ginocchietto della zampa anteriore – che però venne fortunatamente evitato di operare; ricorrendo ad una serie di applicazioni di Bioterapia.

–––––––––––––––––––––

L'AVVENTURA CIOPPER CONTINUA

Evidente che Ciopper ormai cresciuto, fosse uno splendido esemplare di sua razza!

Non che io avessi sufficienti cognizioni per valutarlo – ma me ne accorgevo dai complimentoni che era solito ricevere da intenditori – che si incontravano a passeggio.

Però che così tutto bianco con una chiazza beige sulla schiena, e con quel musotto da mostriciattolo extraterrestre; centrato da occhioni scuri che sembravano bistrati a fondo ciglia – debbo dire che risultava molto confacente anche ai miei gusti piuttosto transrealisti ...

E fuori con lui a passeggio era veramente uno spasso – per come si mostrava felice e curioso, col naso fiutone dappertutto.

Ma anche rapido a balzare insolente tra i piedi – di chiunque fosse fermo a parlare.

E con ciò mostrando un esagerato bisogno quasi più che umano – di stabilire contatti e di socializzare – forse di compenso alle lunghe mezze giornate che passava solo con me.

Solo con me – ma non certo annoiandosi – questo monello di Ciopper !

Infatti, che dallo sbranare i cuscini, al rosicchiare i mobili, al bussare e graffiare le porte chiuse. E ancora più abile nello sparecchiare – tirando giù tutto con la tovaglia.

Ebbene che il furfantello Ciopper – me ne combinava quali e tante – che infine venni al colmo della sopportazione.

Ma quello che più mi esasperava – era quel suo fare divertito e di sfida – che assumeva – ogni quando lo sgridavo per le sue innumerevoli furberie.

Tanto che non appena sbollita la ramanzina – andava immantinente in cerca di farmi qualche altro guaio.

E con una così sfacciata lena contraria, che pareva proprio volesse farmi dispetto!

Sicché esaurita ogni mia risorsa di umana sopportazione – ebbi cadere in profondo sconsolato avvilimento – fino a pensare che proprio non avrei più potuto tenerlo con me, questo incorreggibile impertinente.

Anche perché a forza di dover stare sempre all'erta – per tenere sotto controllo le multi attività disfattiste di Ciopper – non mi riusciva più di seguire il mio lavoro.

Che invece sa Dio, quanto richiedesse di calma e concentrazione.

E dire che proprio nessuno dei miei – pareva accorgersi della insostenibile situazione – in cui aveva finito col rilegarmi, questo delizioso "Compagnino" a quattrozampe !

Veramente non ce la facevo più!

Così che già stavo preparandomi alla difficile impresa di metter tutto in chiaro in famiglia...

Quando il venerdì precedente il sabato che avrei vuotato il sacco – venni però rivedere la mia decisione per via di un sogno molto scossante.

Un sogno nel quale era Ciopper con me, tutto mogetto – che tentava di modulare la m... m... per dire mamma.

E che una volta goffamente riuscito, aveva preso chiaramente a parlarmi:

– "No, non darmi via.

Mmmamma, mmmamma, no non darmi via. Io voglio stare con te.

Farò il bravo. Vedrai che farò il bravo!"

E tale fu la suggestione vibrante di questo sogno – che rivolta a me stessa – presi la coraggiosa decisione – che comunque avrei continuato a tenere Ciopper con me.

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VERI SEGNI DI CAMBIAMENTO

Davvero incredibile – ma da quel giorno Ciopper venne molto calmarsi.

Come del resto anche da parte mia – ebbi riscontrare una nuova e diversa considerazione nei suoi confronti.

Insomma passando dal dovuto rispetto e alle doverose cure che gli prestavo – ad una più profonda, indulgente e amorevole comprensione – che prima davvero non riuscivo.

Ordunque passando dal generico voler bene – ( come a tutti gli Animali) – ad una soggettivazione di sentimenti affettivi – proprio in particolare per lui, il nostro Ciopper.

Tanto che in breve – venne stabilirsi tra noi, una meravigliosa sintonia – al punto che ormai mi riusciva di capire tutto di Ciopper – quasi per immedesimazione.

Come assolutamente non avrei mai potuto immaginare possibile in tempi precedenti.

E di conseguenza trovandomi a volergli un bene immenso – che me lo avrebbe fatto sopportare – persino se avesse continuato a comportarsi peggio che mai.

Mentre invece, più che sorpresa che d'allora in poi – Ciopper ebbe farcela a comportarsi in modo più arrendevole – o quanto meno compatibile con pur minime mie esigenze di tranquillità.

Beninteso che il "birbante" non si era certo trasformato in un cherubino !

Infatti che ormai cresciuto in piena maturità – aveva naturalmente ottimizzato anche la sua esuberanza tauro–canina.

Ma almeno in casa pareva in grado di contenerla – come si sforzerebbe di fare un bimbetto già scatenato – che volesse rimeritarsi un po' di migliore reputazione.

Infatti quasi sembrando – che avesse preso a riflettere su quello che gli dicevo – e a distinguere tra il consentito e quello che non doveva fare.

Però senza mai voler capire che tra le cose che proprio non doveva fare – vi era quella di non indaffararsi troppo espansivo di leccatone e di abbracci sessuosi alle gambe; con certi tizi e tizie nascostamente suscettibili – che si ritenevano e dichiaravano amici.

Ma che in breve a ostentati "non fa niente!" Vennero tuttavia dileguarsi e disgustati – da queste manco meno calorose accoglienze di Ciopper – in casa o fuori.

Però che in fondo non ebbimo perdere molto – evidentemente trattandosi di ben strani amici; se bastarono queste innocenti effusioni di Ciopper – a metterli definitivamente in fuga, poi che già si sapevano in mormorante visibilio.

Per il resto non ebbi più a lamentarmi – dato che tutto venne sorprendentemente filare di bene in meglio – in termini di abbastanza compatibile convivenza.

Giacché ben presto Ciopper, ebbe diventare un compagnino discreto – presente ovunque dove mi trovassi.

E che persino dormiva o sonnecchiava per ore e ore – senza più disturbare la concentrazione del mio lavoro.

Tranne subito scattare sulle zampe e seguirmi anche per casa – come una guardia del corpo – non appena mi apprestavo alzare o muovevo per qualsiasi motivo.

Anche se di russeggiare, sbadigliare, sospirare, bofonchiare o boccheggiare ansimante – rimaneva il suo forte; che mai avrebbero fatto passare inosservata – ormai più che gradita sua presenza.

Quanto al dormire di notte – ufficial mente faceva cuccia nel suo cestone – ovvia mente nella mia stanza.

Mentre di fatto, non appena spenta la luce – faceva un balzo soffice sul lettone – quattandosi furtivamente sulle mie gambe con tutto il suo dolce peso di oltre venti chili.

In pratica bloccandomi in posizione fissa, per tutta la notte.

Ma oramai che avevo fallito anche nel riuscire a togliergli questo vezzo – in compenso mi ero così benevolmente adattata – che quasi non me ne accorgevo.

Infine, dovendo riflettere – che era stata proprio questa sua cocciuta ostinazione a migliorare (anche per altri riguardi) – il mio mai bastante tenore, di pazienza e sopportazione umana.

Il che già in se, non era poco !

Anzi, un impensabile successone !

Inoltre avevo capito e verificato – che Ciopper intuiva fin ogni mia proposizione mentale – e che sentiva e condivideva ogni mia emozione.

Buttandosi felice gridolante ad agitarsi di schiena, con zampe all'aria – se provavo sensazioni positive; quanto invece si abbuiava a muso depresso e occhi lucciconi – quando (non raro capitava) che mi sentisse più acutamente soffrire, per improvvisi dispiaceri o per grosse preoccupazioni.

Sì, in verità, Ciopper rideva – ma anche piangeva con vere lacrime negli occhi!

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MERITATA MIA MORTIFICAZIONE

Ma tuttostante, ancor spesso rimuginavo (e non tanto benevolmente) che con quanti bastardini e trovatelli – che soffrono tremendamente l’abbandono in attesa di venire adottati da qualche anima buona; non potevo non pensare che se proprio doveva essere un cane nel mio destino – avrei certo preferito uno di questi miserelli meticci, senza famiglia.

Che, oltretutto, passano per essere molto più intelligenti!

Mentre non dire – ma questo Ciopper mi pareva anzichennò – piuttosto scemotto !

Ma infine non fatto il conto – che per tali pur sempre ingiusti "cattivi pensieri razzisti" – ci avrebbe azzeccato ben presto lo stesso Ciopper, a darmi la meritata mortificazione !

E infatti accadde quel sabato sera – con Alessandro che raccontava di avere smarrito fuori casa gli occhiali. E di non essere riuscito a trovarli – malgrado fosse rientrato tardi – proprio per avere attentamente prolungato la ricerca – non avendone un paio di scorta.

E lì che ognuno di noi diceva la sua – per sollecitare Alessandro a ripercorrere mentalmente le varie girate bigonzole del pomeriggio – finché ricordare dove mai potessero essergli caduti, o anche solo averli sbadatamente posati da qualche parte, questi benedetti occhiali.

Consigli e suggerimenti, forse un po' troppo conditi di punzecchianti considerazioni – che avevano finito con l’infastidire oltremodo Alessandro; il quale insisteva di avere già fatto mente all’indietro – ed esplorato ovunque, ma inutilmente.

E lì, che avevamo ormai finito di cenare ammutoliti – dovendo riconoscere che eravamo stati un po' tutti esageratamente insolenti con Alessandro – riguardo alla faccenda degli occhiali.

Quand’ecco che all’improvviso Ciopper balza giù dalla sedia – (dopo che pure lui pareva essersi rattristato) – e comincia a vivacizzarsi in scorribande significative verso la porta d’ingresso.

Ma visto che nessuno gli faceva troppo caso – Ciopper cominciò ad abbaiare e zampettare l’uscio come non mai – fin tanto che Alessandro venne muoversi per portarlo fuori.

Tacitamente noi pure a pensare – che questa insolita agitazione di Ciopper – fosse forse un modo più diligente, di avvertire qualche sua incontenibile impellenza.

Sicché usciti da poco – Ciopper e Alessandro erano già di ritorno – entrambi concitati, nell’annunciare ognuno a proprio modo, di avere ritrovato gli occhiali.

E mentre Ciopper sceneggiava enfaticamente la sua gioia canina; Alessandro prese stupefatto a raccontare, che appena scesi – Ciopper aveva subito cominciato a tirare strattoni al guinzaglio.

Proprio non lasciando dubbi al capire che – volesse essere lasciato libero a tutti i costi – pur non immaginando quali sue intenzioni.

E che una volta sganciato – fosse frecciato via nel buio delle aiuole giù in fondo, ma sorprendentemente – per subito tornare con in bocca proprio gli occhiali!

E con ciò confermare i Ragazzi – delle già mai escluse – ma anzi sempre esaltate eccezionali prerogative di Ciopper.

Ma in più che il fatto – ebbe non meno demolire quel certo mio residuo scetticismo – sull’intelligenza di Ciopper: con giusta meritata mortificazione !

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CIOPPER IL BELLO E IL

FORTE DI UNA FAVOLA VERA

Da quando finalmente ebbi il bene – o forse la grazia di capire... non potei non rivolgere a Ciopper tutta la mia attenzione – da pari a pari.

Spesso trovandomi rapita a meditare – nel passare una carezza sul testone – di questa generosa e ardita creatura.

Forse chissà, venuta al mondo soltanto per missione d'Amore!

E la cui possente, indomita tempra – veniva soprattutto in evidenza – quando in vista di folgori, tuoni o forti fragori strani – frecciava sul terrazzo ad abbaiarvi contro.

Contro il Cielo o contro l’inconosciuto!

Lui notandosi a differenza di consimili "Canini" – che all'orecchio di fragori indecifrabili o di furie della Natura; generalmente fuggono tremebondi – proprio con la coda tra le gambe.

E lì, quante volte che dal mio tavolo da lavoro – lo osservavo sonnecchiare sul divano del lato opposto – ben sapendo che come lo chiamavo, lui sùbito apriva un occhio e drizzava le orecchie, ma senza scomporsi.

Perché intuiva all’istante che lo chiamavo soltanto per un contatto di affetto – e non per andare fuori.

Eppoi, che tra me e me – prendevo commossa a ragionare – su questo tenero e forte cuore selvaggio – cui bastava anche soltanto la mia presenza, per sentirsi vivo e appagato di esistere.

E sciami di pensieri ispirati e di ninnole poetiche – che mi venivano in testa – grazie alla movimentata e mutevole presenza di Ciopper.

Come talvolta riflettevo assorta:

"Ma guardalo poverone, carone – così mite e paziente – mai ingrato al mio bene – mai infastidito di aspettare ...

"Ma guardalo lui – che non chiede e non rimprovera mai niente – persino se ti dimentichi di versargli il pasto – quale sia, nella ciotola del mattino !

"Guardalo Lui – che se al massimo gli capita un bell’osso di prosciutto – si contenta di rosicchiare quello, facendone ore e ore di romuante passatempo; in più che ogni spesso girarsi mai dimentico che ci sei – quasi per ringraziare e farti sentire in compagnia !

Per così mostrarsi musotto felice a bocca filante finché tu sia felice per lui e con lui !

"Ma guardalo lui, poverone – che gli basta di vestiario generale, quell'unico cuoietto peluto che si porta addosso – pure che risenta a danno dell’afa o del freddo e che si bagni senza riparo sotto la pioggia !

"E ancora lui – con quell'unico doppio paio di pieducci incalliti sotto, come suole di scarpine – che si sporcano e puliscono da soli.

Che ne fanno e ne faranno di strada ...

" Lui tenero innocentone – sempre pronto a fare... e farti esagerosa festa di ricevimento – come se mancassi da un mese; anche se esci e torni da casa ogni cinque minuti.

"Lui, questo fido amicone di ogni momento – che dà tutto e più di tutto di sé; nei limiti di quanto consentito esprimere e fare per sua natura.

Senza mai prendersi o attendersi niente in cambio. E senza chiedere e fruire nulla in conto cumulativo per se stesso.

"Sì, Lui, il mio, il nostro Ciopper – che trapela amore e smisurata generosità da ogni poro di ciccia – e che chissà cos’altro direbbe e farebbe di bene per tutti; se come noi, disponesse incommensurabile dono – di mani per fare e di facoltà della parola !

"E sempre Lui Ciopper – che pur essendo maschiotto a tutti gli effetti – ebbe adottare e coccolare – fino a lasciarlo succhiare alle sue vuote mammelle – il piccolo trovatello "Fuffi".

Un micino bianco – che venne per caso – trovato in Chiesa".

Ma infine gran vero – che di prodezzine intelligenti e generose – Ciopper ebbe farne ben tante, più di queste – che non finirei mai di raccontare.

Ma quindi limitiamoci al grande fatto.

Però non prima di partecipare – per mia vissuta esperienza che il grande bene di una bestiola (che mai a caso viene capitare accanto) non possa godersi e riconoscersi, tranne che attraverso eloquenti segni nei fatti.

Semprecché riescano indurre modifiche e cedimenti – che portino ben oltre certi radicati egoismi – e presunzioni di superiorità umana sugli animali.

Superiorità che il primate uomo – può certo vantare inconfutabilmente – sul piano delle attitudini evolutive, rispetto a quelle connaturate degli Animali.

Ma questo – solo perché ancora ignora – sua e suprema realtà evolutiva dello Spirito.

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CIOPPER E – IL GRANDE FATTO

E dunque dire che mi trovavo ancora un po' mal messa – per una recente batosta di salute – che non a torto, aveva messo in pensiero tutti di famiglia.

Benché per telefono continuassi a rassicurare che stavo meglio – verso metà settimana, venne inaspettatamente a farmi visita mio figlio Alessandro.

Evidentemente non fidandosi troppo – già avendo avuto esperienza che io comunque dicevo sempre di stare abbastanza bene.

Ovviamente per non turbare la loro ordinaria tranquillità di Studi e di Lavoro.

E dunque, visto che mi trovavo ancora in quelle disagiate condizioni – Alessandro fece finta di niente e mi disse che sarebbe andato a colazione dal suo amico – col quale era già mezzo d'accordo.

E dopo avermi rassettato un po' di cose, se ne uscì di casa – quasi scusandosi di lasciarmi – ma promettendomi che sarebbe subito tornato nel primo pomeriggio.

Inutile dire quanto mi fosse seccato di essermi fatta trovare da Alessandro – così conciata – specie poi che ebbi loro un po' fingere per telefono, nei giorni addietro.

Ovvero volendo evitare disturbanti turbamenti in famiglia.

Ma ormai che era andata così – avevo anzi una ragione in più di non darmi per vinta.

Pensando che ancora avrei potuto rimediare alla "figuraccia" – se frattanto mi fossi alzata a farmi una buona tazza di tè forte.

Che di solito non mancava di corroborarmi una quantomeno momentanea sferzata di energia.

(Eppoi, anche perché si sa che le Madri – non ci tengono affatto di mostrarsi in non buone o discinte condizioni – specie con i figli maschi).

E quindi, su svelto – tutto sperando che Alessandro mi avrebbe poi trovata veramente un po' più in forma, quando sarebbe presto rientrato come promesso.

Sicché detto fatto, mi alzai e andai verso la cucina – per mettere in pratica questo già collaudato – mio proposito rivitalizzante.

Quando purtroppo venni colta da giramenti di testa e cedimenti di forze, che mi fecero subito tornare verso la camera da letto.

Tanto però – che non feci in tempo nemmeno a rimettermi sdraiata – perché caddi priva di sensi.

Sicché solo dippoi potendo rammentare la vaga sensazione – di avere urtato contro il mobile a cassetti – che stava alla parete di fianco.

E ancora di essermi veduta fuori dal corpo – con un Angelo di luce in sospensione su etereo ondeggiare di energia azzurra – che mi rincuorava e soccorreva.

Fattostà, che quando rinvenni mi trovai di nuovo a letto con accanto mio figlio Alessandro – dal quale venni apprendere – di quanto, fosse accaduto nel frattempo del mio mancamento.

E dunque poi quando ricostruire – che Alessandro, forse preoccupato o forse per presentimento – volle telefonarmi prima di andare a tavola col suo amico.

Ma quindi, rimasto sorpreso che non rispondevo – (pure che avessi il telefono sul piano basso del comodino) – rifece senz’altro il numero; non escludendo che prima avesse potuto sbagliarlo o venire sviata la linea, da qualche contatto.

E che infine sentito sollevarsi il ricevitore – quale fu suo stupore, che invece della mia voce – venne udire degli strani, concitati mugolii di Ciopper...

Acciocché giustamente allarmato – che qualcosa non andasse – Alessandro venne subito indietro trovandomi riversa sul pavimento.

Sorprendentemente con Ciopper sopra di me – che muoveva su e giù in alternanza le zampe davanti – sul mio petto.

Quasi, o senz’altro mostrando – che tentasse di rianimarmi – facendo a suo modo una sorta di massaggio cardiaco.

Sicché probabile il fatto che quando venne suonare e risuonare il telefono – Ciopper ebbe capire e rivolgere l'attenzione all'apparecchio – e per grazia abbrancare in bocca il ricevitore.

Che per fortuna ( e un po' per la sagoma) forse somigliava tanto al suo preferito osso di prosciutto.

Che appunto di lì in poi, divenne il famoso "Osso del BullDog"!

Ah, Ciopper!

Indimenticabile Ciopper !

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CIOPPER E "FUFFI"

IL MICIO TROVATELLO

Dunque essendo che Massimo (il maggiore dei miei tre figli ) era stato allievo del Collegio Rosmini – dalle parti del Lago – ancora vi si recava per la S. Messa, ogni Domenica che poteva.

Siccome supplente di quando in quando – veniva chiamato di servizio – per leggere Sacre Scritture.

E fu così che in una di queste ricorrenti Festività – venne di ritorno tutto eccitato e titubante – con un piccolissimo micino bianco che spuntava fuori la testolina vispa, dallo spiraglio a cerniera del giubbotto.

Più che evidente quanto Massimo fosse emozionato – ma anche moltissimo imbarazzato – nel portare in casa così di ventura, quel nuovo "intrusino" di razza "Micina".

Ben sapendo che già c'era Ciopper – di tutt’altra specie canina – che solitamente viene indicarsi di indole antagonista.

Infatti che a scanso di motivati rimproveri – che già stavano furentemente esplodendo; Massimo ebbe subito tentare di smorzare l’antifona – con un fermo ma conciliante:

–"Mamma, sì lo so – lo sapevo, anche prima, ma non arrabbiarti!

Aspetta almeno che ti spieghi!

Sì Mamma, tu hai moltissimo ragione!

Però non credere che io non ci abbia pensato...

Ma ascolta che non sono stato io a cercarlo questo Micino!

Capisci e ascolta – che c'è stato un fatto assolutamente incredibile!

Lascia che ti racconti Mamma – e capirai anche tu – che non potevo non prenderlo e portarlo a casa "!

E così anche un po' incuriosita – mi disposi ad ascoltare quale mai fosse stato questo – "fatto incredibile"!

Sicché in breve – venne fuori a spiegare – come fossero andate le cose – tanto che veramente sembrava una favola.

Allorquando vieppiù – Massimo prese proseguire nel raccontare – che trovandosi in Chiesa presso l'Altare – per le "Sacre Letture".

Venne ad un tratto rubargli l'attenzione – un qual sorta di improbabile nuvoletta bianca; che si muoveva in avanti – nella corsia stretta, a fianco della filata dei banchi devozionali.

Ma eppoi che rialzato lo sguardo non ebbe più scorgere nulla – pensò che fosse stato solo un miraggio ottico – o chissà quale scherzo dell'immaginazione.

Mentre invece – improvvisamente a conferma – sentì un leggero solletico rampante sulla gamba.

Tantocché a scalata dei jeans – gli ebbe venire quasi in mano – uno strano "qualcosa".

Che era appunto questo micino bianco – che, guarda caso, aveva scelto proprio lui.

E date le insolite circostanze – Massimo venne chiarire – che non avrebbe certo potuto riabbandonare soletto in Chiesa questo smarrito micino.

O men che meno consentire – che lo prendessero altri – come pure non erano stati pochi ad offrirsi.

Avendo inteso più che eloquente, "Segnone di Dio" – come ebbe suggerirgli e commentargli – un anziano Religioso che conosceva dai tempi del Collegio.

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CIOPPER E "FUFFI"

AMORE AL PRIMO INCONTRO

Orbene che un simile, veritiero racconto di Massimo – non avrebbe certo potuto lasciare – o lasciarmi indifferente!

Tuttavia rimanendo l'incognita di come Ciopper si sarebbe comportato – trovandosi lì per lì questo estraneo compagnino – di solitamente avversa razza micina.

Del quale "intrusino" – pareva che Ciopper già avesse fiutato inquietante la presenza.

Essendo che continuava a girondare e balzare insolente – d'attorno e addosso a Massimo – come se volesse dire la sua; con certe ringhiatine non tanto tranquillizzanti.

Sicché, ormai visto e considerato, che era cosa fatta – parve solo il caso di tentare con estrema cautela – l'inserimento domestico di questo sorprendente "miaolino".

Che subito venne battezzato "Fuffi" – "Fuffino" – per il senso di soffice bianco candore, che suscitava al vederlo.

Così che infine accettato – Massimo lo estrasse del tutto dal giubbotto – calandolo protetto sottomano – proprio sul divano di Ciopper, dove si era seduto.

Ma nemmeno fatto in tempo di posarlo, che Ciopper ebbe lestissimo – ad abbrancarlo d'un balzo per il collo – e via a scorazzare per la casa.

Quasi sembrando che volesse cercare un adatto angoletto appartato; per meglio sbranare voracemente quella minuscola preda "micina".

Tantocché di conseguenza furono davvero momenti di intenso batticuore – dovendo temere che Ciopper non avrebbe tardato a crassciarlo tra i denti; per gustarselo immantinente, come pranzo di festa – questo avventuroso, malcapitato "Fuffino"!

Ma invece, quale fu stragrande e toccante stupore – quando visto che Ciopper ebbe posare delicatamente "Fuffino" nell'angolo del soggiorno – dove era una mucchietta di riviste scartate.

Mentre tutt'altro che addentarlo per mangiarselo – come si temeva – prese invece a leccarlo così amorevole e tenero.

Come sono solite fare soltanto le Micie, o altre " Animale " responsabilmente madri – non appena partorito i loro cuccioli.

Sicché in più che tirare un sospiro di sollievo – ebbimo rimanere tutti alquanto esterrefatti e mortificati – per avere tanto pregiudizialmente dubitato e mal pensato...

D'altronde che ancora non sapevamo abbastanza vero – che Animali adulti, ben difficilmente aggrediscono i piccoli – nulla importando che sieno cuccioli di qualsiasi altra razza.

Dandosi piuttosto il contrario – che tantopiù in circostanze di emergenza – ( e specie tra Animali adulti e Cucciolissimi ) – vengono superarsi persino le più ataviche e ostili incompatibilità.

Fino all’inverosimile risveglio "lattante" per istinto di Amore – protettivo e materno, che all’occorrenza – viene persino attivarsi in soggetti maschi.

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CIOPPER E "FUFFINO"

IN COMPLICITÀ MALANDRINA

E dunque che d'allora in poi – ebbi (ed ebbimo) persino sbalordire e mai finire di commuoverci – per le tenerezze e attenzioni più che materne, che il robustone Ciopper dedicava a "Fuffino" – ormai diventato il suo affiliato amichetto del cuore.

E così, giorno per giorno insieme "pappa e nanna" – anche "Fuffino" ebbe crescere al pieno di sue prerogative – di bel Gattone in età adulta.

Sicché – venne infatti che talvolta fosse lui "Fuffi" a meglio governare la situazione domestica; potendo più agilmente balzare oltre limite del proibito – fin su in alto al frigorifero o sulla tavola.

E di conseguenza facilitare azioncelle di

complicità malandrina – che "Fuffi" agiva zampettando giù a Ciopper – almeno sempre un assaggio – delle prelibate cose mangerecce: che il furbetto matricolato, riusciva a mettere al fiuto – ancor prima che sotto zampa.

Ma ancora, che in seguito – quando ormai "Fuffi" non necessitava più tanto di dormire protetto nell'incavo pancia del suo Ciopper; c'era da rimanere estasiati per le coccole struscianti – e le leccatine affettuose che si scambiavano.

E specie all’inizio del giorno – facendo insieme quasi rituali girandoline di testa coda; in ritmate, allegre mugolatine dell'uno – e certamente gioiosi "ronron" dell'altro.

Quasi fosse di convenuto accordo – per salutare il nuovo spuntar del sole nel mondo.

Non parliamone poi – di quando lui e lui si rincontravano – dopo qualche tempo senza vedersi; che poco mancava che si mettessero zampe al collo – come suole abbracciarsi tra di noi gente !

Tali e tante erano reciproche effusioni, figurate in giostra di balletti all'impiedi – sulle zampe posteriori; e così tenere moine "muso a muso", come e più che si baciassero alla russa o alla cinese.

E quasi sembrando che volessero oltre e oltre dirsi e significarsi – l'un l'altro e per tutti:

"Oh caro amico mio, dove sei stato!?

Quale gioia anche per me di ritrovarti!

Quanto mi sei mancato, caro amico mio!"

Senza contare di come "Fuffi" – venne ben presto imparare a seguire disinvoltamente Ciopper con noi – persino in ascensore e fuori in strada a passeggio.

Dove ognuno pareva sguinzagliarsi intento ai fatti propri.

Tranne che non appena veniva capirsi di essersi persi di vista – era lui, Ciopper (tacito comandante) che prendeva a mugulare impensierito con le orecchie alzate – solo preoccupato di rintracciare il suo "Fuffi".

E "Fuffi" sempre in sintonia – che subito spuntava fuori con un "mmrrm ..." ormai convenuto – balzando avanti sui muretti o rampicando su un albero – a seconda della situazione.

Ma talsempre lasciando capire – che fosse "Fuffi" a stargli dietro – anche quando Ciopper lo precedeva.

Veramente che questi loro giochi di affetto e di tacita intesa – non finivano mai di sorprendere; facendomi vivere così dolci e forti emozioni – che rimarranno sempre, tra le più memorabili della mia vita.

Ma oltreppiù dovendo un immenso Grazie! Non soltanto a Ciopper e "Fuffi" ma anche alla buona sorte che me li ebbe portare nella mia realtà affettiva.

Acciocché avermi privilegiata di capire e imparare – cosa sia il "bene e il bello", di semplici e puri istinti: in complice convivenza di vera e soccorrevole amicizia.

Dunque nulla importando di certe malevoli critiche – che dicono essere "offesa al genere Umano" – certe particolari attenzioni e sensibilità protezioniste – che vieppiù vengono affinarsi in Amore e rispetto per gli animali.

Peraltro subito intendere, ma rigettare, qual sempre stesso qualunquistico ritornello: che già c'è troppo bisogno di aiuto e di sensibile comprensione – tra le persone del nostro Prossimo.

Senza che vengono così enfatizzarsi gesta e storie di Animali!

E che ancora si farebbe bene ad usare più sensibilità e soccorrevoli mani – a cominciare dalla concreta solidarietà – con nostri simili umani...

Tranne forse, costoro ignorare – (o non voler ammettere) – che chi abbia civili e amorevoli comportamenti con gli Animali; non potrebbero mai e poi mai – non avere tanto più riguardosi, attenti e confacenti comportamenti con gli esseri umani.

Ma quantomeno ancor più prodigarsi compresi e sensibilizzati – specie con bambini e Anziani – che sono i soggetti più fragili e indifesi della Società Umana.

Proprio come certi Animali – ( più condizionati dalla convivenza domestica ) – che sono e rimarranno sempre alla stregua di bambini che non crescono mai.

O come vecchietti sprovveduti – così deprivati dagli anni e dagli affanni; che per loro residue risorse – possono soltanto amare, o lasciarsi amare. Essi in quanto solo bisognosi di Amore e di cure – ormai non sapendo badare né bastare a se stessi.

Tuttavia nemmeno potendo escludere o non rendere noto – che esistano Individui "fuori serie" – tanto esageratamente prodighi e affettivamente esorbitanti con gli Animali; ma per contro – pessimi, egoisti, oltre che maldicenti, cattivacci, maldisposti e aggressivi nei confronti dei propri simili.

Ma questi sono casi limite – assoluta mente fuori bussola – che davvero necessiterebbero ben più evoluto senso etico, e soccorrevole comprensione; piuttosto che troppo scandalizzate reazioni – in eccessiva e sconveniente, severità di giudizio.

Infatti trattandosi di qual sorta di "vittime" ignare e soggiacenti – a tremende piaghe dell’Anima – che rientrano nelle più penose e sorniose devianze.

Per indubbia "causa–effetto" – di una Società buia, crudele e senza Amore – che sta morendo nello Spirito e nella ragione.

E la cui difficile via di uscita – potrebbe forse trovarsi – attraverso una più intenta e profonda conoscenza della nobile (e ancor misterica) natura degli animali.

Bastando amarli per essi stessi – di vero Amore: come mai potrebbe chi si volga di ripiego affettivo agli animali – quasi per "mesbigliada" abiura dei propri simili.

Specie dippoi iniziati capire – che si può veramente amare – solo nella misura in cui si arrivi conoscere – la più intima realtà dell’essere o del soggetto amato.

Conseguendone che chi più sa – per vissuta e illuminata esperienza – non potrebbe che incolparsi – di avere disatteso proprio preciso dovere di consapevolizzare.

Piuttosto che come solito – rivalersi nel denunciare e scandalizzarsi – di facilmente accusabili estrosi o cattivi comportamenti.

Senza riflettere – quanto sia talvolta – solo apparentemente criticabile – l’altrui errare o malportarsi.

Stante sivvero – che niuno potrebbe mai "lanciare la prima pietra" – tranne che non sia fiore di innocenza e Verità incarnata.

E forse infine dovendo e riuscendo – Spiritualmente capire che: Dio è nell’uomo – e l’uomo in Dio. Come sempre e soltanto Dio – in ogni essere e palpito della Natura !

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MEMORICHE RIFLESSIONI

SU CIOPPER

A parte che un po' soffrire reumatismi alle articolazioni – in quanto evidente che lui pure risentisse molto di sbalzi termici e di cambiamenti stagionali; stesso che noi spesso tocca patire – come individui più climaticamente sensibili.

A parte questi fastidiosi – ma passeggeri non gravi disturbi – Ciopper ebbe tuttostante gratificarmi di stare abbastanza benone di salute.

Ma ben inteso, che solo dopo aver superato quali crisi di adattamento – che furono non poco preoccupanti – e fastidiose finoltre la prima infanzia.

E quì, non certo per farmi vanto – ma unicamente per non mancare qualche utile indicazione – a coloro che per caso possedessero o ambissero adottare un BullDog – (o comunque un simile Cane da compagnìa).

Vale piuttosto dire – che forse fu un po' anche merito mio – se Ciopper venne infine crescere e stabilizzarsi robustone adulto – in abbastanza buona salute fisica.

Ma tutt’insieme anche psicologicamente molto appagato e sereno – avendolo sempre amato non già per mio diletto o per sfogo emotivo – ma lui per lui soprattutto.

Sicché quasi immedesimandomi – da "essere a essere" – in quella nobile, paziente, e disinteressata creatura "Canina" – che tutto donava di ogni sua risorsa: emozionale, sensoriale, e illimitatamente affettiva.

Senza mai e poi mai – nulla rivendicare in cambio di tanto e tutto dare di sé ...

Tranne che di venire accettato così com'era – e come più o meno – mai avrebbe potuto essere diversamente.

Per fortissime, ma condizionate prerogative di propria Specie.

Ancorché dover ammettere – che per me fu assai facile adattare a Ciopper un giusto, commisurato comportamento – essendo che non ero stata io a volerlo.

Conseguendone di sentirmi più che responsabilizzata, ma anche ispirata – nella continua ricerca – del massimo , ogni meglio per Ciopper. Il quale, pure nel gran bene che gli volevo (e che gli volevamo) – sentivo e soffrivo quanto fosse solo; come lo sarebbe nella giungla un individuo umano – attorniato di pur tante, ma diverse speci viventi.

E quindi facile intendere quanto mi trovassi accorta e impegnata – non soltanto nel puntualizzargli la più adatta dieta alimentare – (misto vegetariana).

Appunto suggerita e basata – sui più avanzati criteri di apporto integrativo di tutte le sostanze nobili – che abbisogna qualsiasi organismo fisico. Quali compreso: Fosforo, Calcio, Ferro e altri Minerali – non meno indispensabili di Vitamine e Proteine nobili.

Ma oltre questo – anche dire che per amore di Ciopper per Ciopper – io ebbi pensare e favorire in perfetta armonia, anche il suo miglior stato di "esistere".

Sia in senso psicologico – che in relativo al mantenimento fisico – e allo sviluppo armonico delle sue più prestanti attività muscolari.

Sino a rendermi conto – che non sarebbe stato un bene per la Bestiola – che troppo si affezionasse a me soltanto.

Per cui disporre – che fossero anche altri giovani amici ad occuparsi di lui – in modo che potesse meglio socializzare con tutti.

E così mantenersi e accrescersi – anche emozionalmente libero e indipendente – come stesso varrebbe per tutti gli individui umani.

Ma quindi anche non mancando di provvedere in casa – un divano tutto per Ciopper – sul quale lui potesse balzare e scendere, a libero istinto e piacimento.

Così favorendogli un qual simile attrezzo di palestra – su cui agilitare i suoi possenti muscoli – una e cento volte al giorno.

Quindi sapendo – ma non condividendo affatto; che un Cane (specie se di compagnìa) si debba e possa disciplinare a dormire e stare a cuccia – sempre sul pavimento o ai piedi del "Padrone".

In classica avvilente e subente sudditanza – come da schiavo a sovrano; ignorando qual vera realtà dell’essere e dello Spirito – che è persino negli animali.

Sicché avvenne – che questo mio ostinato rifiuto di rilegare Ciopper in ubbidiente sottomissione; come alle solite egoistiche esigenze di "sconsiderato sfruttamento emotivo dell'Animale" – col minimo incomodo nell’ospitarlo.

Venne non mancare di compensarmi finoltre il pensabile.

Non solo per la serenità che Ciopper mi infondeva e regalava – nel sentire che si sentiva Amato a pieno suo agio – con me eguale che con altri fuori di casa.

Ma di certo, non meno a motivo – che questa totale libertà di azione – (che in fiducia, ebbi conferire a Ciopper) – venne vieppiù promuovere, affiorare e farmi conoscere – quali sorprendenti estrosità e qualità creative – della sua vera natura.

Di indubbia indole compiacentemente devota – più che non mai potersi attendere.

Ma assolutamente ribelle a qualsiasi costringente disciplina – che lo volesse illiberalmente condizionare.

D’altronde che mai e poi mai, sarebbe venuta manifestarsi il suo "Vero" – se Ciopper fosse stato come suol dirsi "ben addestrato" – nell'agire e obbedire a bacchetta.

Così che per assolutamente insperato super compenso – venni privilegiata di conoscere – e far conoscere: quali ben eccezionali caratteri e virtualità evolutive – che ancor giacciono nel profondo mistero dell'Animale e degli Animali.

Sempre in attesa che sia – la più progredita Coscienza d'Amore del "Primate Umano" – a consentire e sollecitarne, il Risveglio nel segno dell’Evoluzione.

Sicché in pratica conoscitiva – di queste più avanzate cognizioni, mi venne facile e sempre più di dovuto rigore – il continuare la "liberazione di Ciopper"; non mai soggiogandolo con autoritarie ordinanza.

Ben piuttosto tenendomi con lui sinceramente da pari a pari – cercando di umilmente comprendere tutto di Ciopper.

Ma s’intende stando soprattutto – alla men confutabile verità delle Percezioni.

E fu così che venni senz’altro intuire – che qualcosa non andava nella salute di Ciopper – ben prima che esami del caso – venissero evidenziare dei fondati sospetti di malattia.

Che purtroppo vennero acutizzarsi e ben presto esplodere – in strana concomitanza – che mio figlio Leonardo ebbe sognare; dove con lui era Ciopper che gli parlava di sue sofferenze di salute.

Tanto che preoccupato ebbe telefonare per dirmelo, preoccupato, all’alba del mattino seguente) :

"Leonardo, soffro, aiutami, sto male.

Tutti mi vogliono bene, ma non sanno ...

Tu sei forte, capisci, fammi curare"!

E questo, quando ancora si pensava che non fosse che un minimo disturbo di infiammazione passeggera – quel vedere Ciopper che invece di alzare allegramente la zampa – si accucciava penosamente stentando a fare pipì.

Davvero stragrandi misteri – che ancora si celano nella realtà dell’uomo e della Vita!

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SINTOMI E REGRESSIONE

DI SUBDOLA MALATTIA

DI CIOPPER

E subito riportato Ciopper dal solito Veterinario – vennimo tranquillizzati che si trattava di non grave cistite – che si sarebbe senz'altro presto risolta con le cure prescritte.

Ma visto che i già lamentati sintomi non accennavano a sparire – (ma che anzi andavano peggiorando) – pensammo indispensabile e urgente – portare Ciopper in più reputato Centro Veterinario di Milano – che ci venne indicato tra i più seri e attrezzati, anche come Laboratorio di Analisi.

Sicché poi di avere proceduto a visita esplorativa – convalidata da radiografie e analisi varie – l'emerito dottor Tale ... ebbe diagnosticare una prostatite acuta, di già vasta implicazione anche di altri organi.

Peraltro avvedendosi e dichiarandosi alquanto stupito – che Ciopper soffrisse di questa strana subdola prostatite – a meno di quattro anni.

Essendo che questo tal genere di patologìa – (abbastanza comune anche tra i maschi umani) – colpisce di solito, per atrofizzazione funzionale nell’età avanzata.

Tranne che non venga causata da occasionali traumi d'urto – che producono lesioni interne – e di conseguenza il facile insorgere di fibrosità degenerative e di correlate alterazioni.

E lì che vennero senz’altro prescritte altre cure – dapprima saggiamente moderate a base di Sulfamidici – per salvaguardare le difese immunitarie dell'Animale.

(D’altronde come stesso dovrebbe sempre tenersi conto anche nell’interesse degli organi vitali di pazienti umani; con forse probabile che sarebbero molto meno coloro che finiscono rilegati in dialisi).

Ma eppoi riscontrato che Ciopper non reagiva, dovendo necessariamente passare a terapìe antibiotiche; in posologìa specifica, ma anche di più vasto spettro – nel dubbio non si sa mai ...

E dunque visto che grazie alla scrupolosa somministrazione di questi farmaci (e di giusti coadiuvanti non solo alimentari) Ciopper sembrava alquanto normalizzato.

Vennimo ottimisticamente sperare, che il peggio fosse davvero superato.

Sicché – ancor più contandoci che Ciopper si sarebbe ben presto – definitiva mente ristabilito portandolo al mare.

Specie avendo appreso (non da profani) che opportuni bagni di mare e respirazione iodica, vengono solitamente agire massimo beneficio – specie in casi di scadimento endocrino.

E quindi non meno – anche nello specifico di precoce atrofizzazione – o gonfiamento della ghiandola "Prostatica".

Infatti come fu mio e nostro felice riscontro – che dopo soli dieci giorni di bagni all'alba – e passeggiate iodiche sul mare; Ciopper venne notevolmente rinvigorirsi – e quasi del tutto normalizzarsi al pieno di sue funzionalità fisiologiche.

Dandone più che conferma anche nella ripresa della sua voglia di rosicchiare l’osso e di giocare – quanto pure nel riprendere a russeggiare rilassato quando dormiva.

Come non faceva più da quando ebbe cominciare a soffrire di questi fastidiosi disturbi.

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BREVE CONSOLANTE RIPRESA

E AGGRAVAMENTO DI CIOPPER

Infatti che proprio per merito di Ciopper che tutt’infretta – pareva tornato in normalità di salute – anche noi ebbimo insieme trascorrere più che liete e speranzose vacanze al mare.

Specie dovendo ringraziare per lo scampato rischio – doverlo fare operare – come già consigliato e sconsigliato...

Ma purtroppo – che non appena rientrati a Milano e poi sul Lago – Ciopper ebbe ricadere peggio di prima; con sintomi di ormai non dubbia aggravata malattia – per quanto ormai troppo soffriva.

Dandosi sempre più frequente – qual pena di vederlo sul terrazzo in stimolo di urinare sui giornali – ma proprio che non vi riusciva.

Tanto che la povera bestiola – pareva scusarsi e significare il suo strazio; con occhioni che chiedevano indulgenza – anche per come ormai spesso, sgocciolava pipì un po' dappertutto.

Dunque, già scartata la soluzione chirurgica – come vennimo in seguito onestamente informati – che non soltanto presentava delle incognite...

Ma che comunque – nella migliore delle riuscite – non avrebbe evitato postumi cronici di incontinenza.

Di conseguenza ebbimo peraltro non tardare – di portare Ciopper in Visita e Consulto – anche presso altri Veterinari.

Tra quali venne senz’altro preferirsi – una giovane Dottoressa Veterinaria – di propensione Omeopatica e Alternativa.

La quale non soltanto ebbe visitare attentamente Ciopper – (da Lei portato già in aggravate condizioni) – per cateterizzarlo.

Ma che gentilmente e amorevolmente venne disporsi – ad accompagnarci – presso più attrezzato Centro Specialistico per non mancare ulteriori esami.

Sicché venendosi riscontrare una iniziale paresi degli arti posteriori di Ciopper – che ebbimo subito intendere di progressione irreversibile.

Ma tuttostante – Ciopper venne senz’altro riportato a casa (come si capiva che lui implorava).

Stesso che noi ben d’accordo di non lasciarlo lì in degenza – ben sapendo che avrebbe troppo, troppo sofferto – senza rassicurante nostra presenza.

Null'altro rimando che assisterlo e curarlo a casa – come ebbimo fare fin oltre il possibile – con prestanze e attenzioni di affetto – oltreppoi che con cure Mediche.

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ULTIMO FILO DI SPERANZA

MA INUTILI CURE PER CIOPPER

Come di sabato 14 Agosto – ebbimo riportare a casa Ciopper – (in stretta osservanza di ulteriori Terapìe che venivano prescritte) – per noi tutti di Famiglia, furono giorni veramente di strazio.

Anche solo nel dover assistere quanto soffrisse il nostro caro Ciopper – senza ormai speranza che potesse trarsi fuori – da questa strana e aggressiva batosta, che lo colpiva.

Sicché noi pure – non solamente ebbimo seguitare a somministrare a Ciopper cure prescritte; ma oltreciò prodigargli inventive cure di affetto – che mi venivano ispirate come in parole all’orecchio.

Come furono ad esempio massaggi di spugnature calde e fredde su tutto il corpo; che Ciopper mostrava gradire e che parevano un po' revitalizzarlo.

E come infatti ebbero quantomeno giovare – nel prolungare la vita di Ciopper – sino al giusto giorno e alla giusta ora del suo Spegnimento.

Ovvero sino a quando non fossimo stati lì presenti (non tanto casualmente) – quasi noi tutti di famiglia – compreso il suo più caro amico "Fuffi". Che veramente straziava il cuore nel vedere quanto capisse e penasse ...

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ULTERIORE AGGRAVAMENTO

E SEMI–COMA DI CIOPPER

Forse a causa di implicante estensione della già paresi agli arti posteriori – erano giorni che Ciopper si trascinava a stento – del tutto bloccato anche di evacuazione intestinale.

Eppure che poco o meno non rifiutasse di mangiare qualcosa. Ma forse solo per non deludere le nostre premure – nel ricercargli e porgergli qualche più gustoso boccone – che sapevamo di suo gradimento.

Sicché venni facilmente persuasa – che occorresse senz'altro non tardare di fare a Ciopper una "peretta" – per liberargli l'intestino.

Pensando che avrebbe potuto alleggerire la tensione addominale – e sicuramente un po' giovargli a tutti gli effetti...

Siddunque già avendo programmato – che avrei mandato ad acquistare l'apposito aggeggio – non appena fosse arrivato da Milano, mio figlio Alessandro.

Ma eppoi che aveva tardato fino a notte inoltrata – per il rallentamento dovuto ad un incidente stradale; non volli profittare di chiedergli di uscire di nuovo – in cerca di una Farmacia di turno.

Tanto che si sapeva essere anche a distanza di molti kilometri nel fuori zona.

Così venni tacere e rimandare tutto all'indomani – pensando che ogni sempre "Dio sa Dio" – specie quando a Lui ci si affida con la Preghiera.

Ma ancora noi, sempre continuando a pregare – d’accordo nell’intenzione che se il nostro Ciopper non avesse potuto guarire; che almeno gli fosse stato evitato di soffrire troppo a lungo.

E qui ancora rammentare – come già Ciopper versasse in stato di semi–coma; ormai assolutamente impossibilitato – di muoversi autonomamente.

Per cui ebbi disporgli un molleggio di cuscini a terra del suo divano: nel timore che potesse cadere a peso morto sul pavimento.

Quindi, inutile dire – quanto ebbi scoppiare commossa nel constatare (la mattina seguente) che tuttostante – Ciopper aveva fatto i suoi "bisogni" nell’angolo di giornali sul terrazzo.

Dopo di che (e chissà come) riuscito a di nuovo trascinarsi indietro sui cuscini in basso al divano; dove ebbi trovarlo che mi guardava con un guizzo di penante soddisfazione – in quei suoi occhioni più che espressivamente umani !

E questo fu un fatto così indicibilmente commovente e significativo – di come Ciopper avesse voluto non mancare fino all'ultimo – le più affettive dimostrazioni di coraggio e di generosità.

Come voler dire: – "Vedi e vedete, come riesco fare persino l'impossibile – pur di non darvi troppo disturbo per il bene stragrande che vi voglio "!?

Come voler dire: –

" Presto non sarò più con voi – ma voglio che di me abbiate sempre dei ricordi belli che contano .... "

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ULTIME ORE – E IMPROVVISO

SPEGNIMENTO DI CIOPPER

E dunque che all’infuori di mio figlio Leonardo – che si trovava in Sicilia per le Vacanze – venne abbastanza casualmente che ci trovassimo tutti riuniti per il Ferragosto nella casa sul Lago.

Dove anche dire – che ebbe non poco stupirmi una così concitata telefonata – (da parte di Leonardo, insolitamente allarmato) – che mi chiedeva notizie sulle condizioni di Ciopper.

Tra l’altro esortandomi a non tralasciare nulla (non importando la spesa) – finché Ciopper venisse curato – ovunque e comunque al meglio possibile.

(Solo dippoi al suo rientro – venendo informata – di come avesse ancora visto in sogno – della grave malattia e del rischio di morte per Ciopper) che sentiva, quanto troppo soffrisse.

Ma intanto lì noi angosciati – che il nostro Ciopper stava agonizzando – senza poter fare altro per lui.

Sapendo... ma non volendo accettare che il nostro amato Ciopper – andasse ineluttabilmente verso la fine – della sua giovane, nobile, indimenticabile vita.

Così che pure io mal ridotta, dalla estenuante stanchezza – per notti insonni e giornate stressanti – nel fare quanto di meglio per accudire amorevolmente Ciopper.

Quel pomeriggio del 21 Agosto – venni presa da tale spossamento di forze – da assolutamente necessitare di appartarmi per tentare di un po' riprendermi con un relax.

Ma non prima di avere chiesto – e avuta rassicurazione – che qualcuno sarebbe rimasto lì a vegliare Ciopper – che si capiva stesse male più di quanto mostrasse.

E quindi che in meno di un'ora – ero di nuovo presente – mi avvidi che Ciopper aveva ormai perso ogni controllo fisico; tanto che giaceva imbrattato – essendosi fatto tutto addosso.

Così ebbi subito intervenire con catino e lavette per ripulirlo.

Eppoiché provveduto a cambiare l'acqua, (con aggiunta di soluzioni riattivanti) – venni procedere a spugnare il corpo di Ciopper dall'ingiù verso il dorso.

Tranne che quando arrivata alla testa – vidi che Ciopper quasi mi avvolgeva – con un ultimo disperato sguardo.

E con tali occhioni blu liquidi come trasfigurati in "Specchio di Cielo"!

Lui ancora tentando di sollevare il testone – venne infine borbottare ripetuta mente qualcosa – impossibile da decifrare.

E io, che soffocata dall’emozione – presi a chiamarlo intensamente: –

"Ciopper – Ciopper"!

Dopo di che, la Creatura – venne ripiombare esanime il capo sul cuscino – e andarsene dalla vita e da noi – con un ultimo espiro d'Amore.

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CIOPPER È MORTO – E ADESSO,

COSA FACCIAMO ?!

E lì eravamo con questa salmetta di Ciopper – e più che angosciati – anche incasinati di non avere idea sul come e dove tumularla.

Sicché subito preso a telefonare – ai pochi rintracciabili Specialisti che lo ebbero in cura (ma dato il periodo di Ferie) non ebbimo ricevere altro consiglio – se non quello di portarlo da loro, eventualmente da utilizzare per autopsia conoscitiva.

Altrimenti non rimanendo che metterlo in un sacco di plastica e portarlo al bruciatore – oppure a decomporsi in chissà quale discarica ....

Peraltro, senza che nessuno potesse capire quanto Ciopper fosse stato importante per noi.

E quanto rimanesse – stessamente importante – come una persona intima di Famiglia – cui dare degna sepoltura.

Quindi trovandoci del tutto soli – a semmai decidere diversamente; stando soltanto a nostra ispirazione – del momento – cosaltro poter scegliere.

Sicché venni involgere il corpicino spento di Ciopper nel telo rosa – sul quale aveva tanto giocato con il suo "Fuffi" – e che sapevamo del colore che tanto gli piaceva.

E unita sua Foto e breve Scritto che gli avrebbe connotato identità – anche in tempi a venire; ebbimo andare verso la montagna – in cerca del più adatto posto di sepoltura.

Che io pensavo dovesse essere già segnato. Come infatti non tardammo a individuarlo – quasi che il luogo sapesse – e fosse in attesa...

E lì che a turno (anche con altri più amici di Ciopper) si ebbe a stento – scavare una fossetta di giusta misura, spezzando radici. Laddove venne deporvisi l’involucro con il corpicino di Ciopper – sippoi mestamente ricoperto – e affidato al grembo della terra ...

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FINE DI CIOPPER E DINTORNI...

E da quando Ciopper ebbe non esserci più fisicamente – vennero però affollarsi nella mia testa ben forti e strani pensieri!

Pensieri di scrupolo e di riflessione sulla vita e sulla morte – che continuavano ad agitarsi – in attesa di venire più attentamente considerati, discussi e risolti.

Prima di rientrare in buon ordine negli archivi della memoria.

Come del resto sempre mi capita di dover penare il transito – connesso ad ogni più cruda esperienza della vita; per mia intima esigentissima necessità – di mai lasciare dubbi o situazioni morali in sospeso.

Ben certa di poter sempre trovare qual " Superiore giustificazione " – specie nei dintorni – dei più dolorosi e incomprensibili accadimenti.

Altrimenti che al buio – saremmo tutti dei morti di dentro e dei fuori di senno; per certi colpi squassanti – che (prima o poi) la vita non risparmia a nessun nato.

Ebbene che relativamente a Ciopper – venni poter cacciare dalla mente e dal Cuore ogni possibile scrupolo.

Potendo coscienziosamente convenire che: – "Sì, Ciopper era stato curato e assistito al meglio che si potesse".

Ma soprattutto tanto amato!

E amato al giusto – senza mai eccessi di smancerie – che quanto spesso, pur finiscono col mosciare il carattere dell'Animale; ancorché ridurlo svirilito e troppo condizionato psicologicamente.

Eppure che nemmeno questo "niente da rimproverarmi" – (al di là di scrupoli che non potevo avere) – pareva riuscire a placare una così ossessiva angoscia che provavo per la perdita di Ciopper.

Già, perché la Morte è un repentino strappo di presenza e di rapporti – che mette le ali a chi sguscia via dalla vita – ma che imprigiona nello sconsolato dolore chi rimane.

Ah quanto saremmo più indulgenti e benevoli gli uni con gli altri – se ci fermassimo un po' spesso a meditare – sull'ineluttabile momento della separazione!

E io li, che razionalmente non lo accettavo – ma che non potevo sfuggire a questo aggressivo, asfissiante dispiacere – per la scomparsa di Ciopper!

Che per di più mi metteva in serio conflitto con me stessa – fino a quasi farmi vergognare – di provare tanto squasso interiore – per la morte di un "Cane".

Ma infine trovandomi da sola – la mitigante spiegazione; che io non avevo che questo modo totale di soffrire – la scomparsa di una Creatura amata: quale che fosse di genere Umano o Animale.

Un sempre dramma – che mi causa come il crepitare di uno straziante braciere di sentimenti dentro di me; fintanto che il dolore della perdita – non venga commutarsi in permanente contatto Spirituale.

E frattanto dovendo ringraziare che un grande aiuto della Provvidenza – ebbe venirmi anche attraverso i miei ragazzi.

I quali, evidentemente per cercare di consolarmi – vennero così indurmi a ragionare: –

"Ma ci pensi mamma, che così ammalato com’era, Ciopper non avrebbe potuto continuare a vivere ?!

E che dovresti ragionare – che se non fosse presto arrivato alla fine – avremmo per forza dovuto deciderci noi di farlo spegnere – per non farlo soffrire in quel modo ?!

Ma dunque ci pensi mamma – quanto sarebbe stato ben peggio – se avessimo dovuto prendere noi – questa pietosa decisione ?!

Lo sai mamma, che Ciopper capiva anche solo il pensiero ...E immagini cosa avresti provato nel sentire – che lui; capiva e sapeva – che si stava prendendo una decisione del genere?!

Sì, anche vero che Ciopper avrebbe sicuramente giustificato se l’avessimo fatto spegnere per non lasciarlo così troppo soffrire.

Ma sei sicura mamma che per te (e per noi) – non sarebbe stato – anche più tremendo dolore nel dolore – ben più difficile da superare ?! "

Sì, era davvero così! E fu come se improvvisamente venissero dissiparsi nebbie maligne che mi impedivano di ragionare e di comprendere: che in fondo sarebbe potuto andare anche molto peggio.

E che invece quella morte rapida e con noi a casa, del nostro Ciopper – doveva intendersi veramente una Grazia !

Così dovendo e potendo riflettere – di quanto spesso ci troviamo piangere su "certe disgrazie": senza pensare che talvolta potrebbero rappresentare persino un miracolo – rispetto al ben peggio che sarebbe potuto capitare.

Stante che come individui umani – non sempre si riesce avere – vista lunga ...

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ADESSO CHE CIOPPER

NON C'È PIÙ ...

Decisamente non si vive di sola vita biologica

E mai si muore del tutto nella morte – tranne che non sia chi rimane, a spegnere nella dimenticanza – quali valenze Spirituali e comunicative che sempre permangono.

E dunque Ciopper continuerà a vivere nella memoria di affetto e attraverso la sua Storia, per aiutare a meglio capire: quale ancora inconosciuta – meravigliosa e stupefacente natura che è di tutti gli Animali.

Ma soprattutto di quelli "Psichizzati" dalla convivenza domestica – e attivati dagli affetti – in forte sentimento d'Amore: così sempre puro, devoto, fedele, soccorrevole e coraggioso Amore – più che ben sia, persino dei migliori esponenti umani!

Essi Animali, che sono davvero un grande dono del Cielo: non soltanto per la gioia di averli e conoscerli – ma forse proprio per insegnare ad Amare. E talvolta anche fare un po' arrossire – perché ben lungi dalla loro sconfinata bontà e generosità.

Di quì, il devoto mio pegno di raccontare la " Vera Storia di Ciopper " – finché mai più alcun Animale – venga fatto soffrire, per maltrattamenti o abbandono.

E questo in responsabilità di avanzate conoscenze: di sguardo a più alte concezioni Spirituali e più evoluta Civiltà del vivere e della Vita.

Fine – mai fine ...

 

 

MESSAGGIO DELL’AUTORE

Servono ma non bastano – commoventi appelli o innamoramenti emotivi – per accrescere e garantire nel tempo, effettivi sentimenti di Amore e rispetto per "Micini" e "Canini" che entrano in convivenza domestica.

(Come in genere per tutti gli animali).

Infatti che soltanto animi cinici e rudi potrebbero non venire subitamente affascinati da così teneri animalini appena svezzati.

Ma si sa che i Cuccioli crescono!

Tanto che a seconda di loro specie – tal volta vengono trasformarsi in "bestioloni" – sgraziati e invadenti – quasi irriconoscibili rispetto a quali erano; piccoli e carezzevoli rubacuori.

Ed è allora che viene alla prova la nostra più matura e responsabile capacità di amare!

Altrimenti, non conoscendo – potrebbe persino intervenire un ribaltone di indifferenza e fastidio – fino al tragico di volersene sbarazzare...

E spesso forse nemmeno avvedendosi di causare atroci patimenti – da distacco affettivo – in tante misere, indifese Bestiole.

Che invece da parte loro, porteranno per sempre negli occhi e nelle percezioni – memoria e struggimento per l’amore e la gioia che ebbero provare per noi e con noi.

Persino nel caso che in seguito vengono felicemente adottati da altri.

 

 

 

APPELLO DI PARTECIPAZIONE

 

Chi avesse da raccontare – interessanti storie che testimoniano eccezionali doti di percezione e fatti di coraggioso Amore – da parte degli Animali – è pregato di inviare breve sunto.

Che verranno opportunamente sviluppate, per la composizione di un nuovo Libro di "Storie Vere" – che aiutino a comprendere quale grande mistero di Anima e di Amore – che ancora rimane ben poco conosciuto, nella realtà degli Animali.

Si prega indirizzare a 
Vittoria Sanvito
“Club World Italia” 
Via Adda 11 – 20124 Milano
 
Di stesso Autore informiamo 
la Novità Editoriale del Cd
Trovabile in Milano
alla Libreria Hoepli
e altre librerie del Centro

 



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DATA

Spiritologia : " Logos - La Voce del Mistero"
17 Feb. 2001

Vittoria Sanvito
Nota introduttiva

Spiritologia: ''Ciopper''
Il cucciolo BullDog che le ha salvato la vita

17 Feb. 2001

Spiritologia:
AMORE e RAGIONE INTORNO alla VITA
FORMATO ZIP
FORMATO HTM

03 Mar. 2001