Gli eccezionali risultati di una ricerca guidata da Giuseppe Valota

Un paio di anni fa si conosceva solo la storia di 262 sestesi deportati nei campi in Germania, Austria e Polonia. Restano senza nome decine di operai arrestati alla Pirelli nel novembre del '44. La grande maggioranza prelevati in casa, di notte.

Nell'elenco delle fabbriche e dei mestieri la fotograria di un centro produttivo e di un lavoro operaio che non esistono più. Nella lista 12 donne e molti ragazzi. Tra gli altri, 7 ingegneri, 13 capisquadra, 5 artigiani, 3 ferrovieri e anche 2 guardie.

Sciopero, marzo1944

Marzo 1944. Sul piazzale dell'Istituto Scientifico della Breda gli operai in sciopero ascoltano il plenipontenziario tedesco Funck che intima loro di riprendere il lavoro

 

 
Arresto indiscriminato degli scioperanti
Per rappresaglia alle azioni partigiane i nazifascisti arrestarono indiscriminatamente inviando i prigionieri nei campi di concentramento e di sterminio ove moltissimi perirono.
 

Uno scritto di Julius Fucik

"Non esistono eroi anonimi"

"Vi chiedo una sola cosa: se sopravvivete a questa epoca non dimenticate. Non dimenticate né i buoni né i cattivi. Raccogliete con pazienza le testimonianze di quanti sono caduti per loro e per voi. Un bel giorno oggi sarà il passato e si parlerà di una grande epoca e degli eroi anonimi che hanno creato la storia. Vorrei che tutti sapessero che non esistono eroi anonimi. Erano persone, con un nome, un volto, desideri e speranze, e il dolore dell'ultimo fra gli ultimi non era meno grande di quello del primo il cui nome resterà. Vorrei che tutti costoro vi fossero sempre vicini come persone che abbiate conosciuto, come membri della vostra famiglia, come voi stessi."

Julius Fucik, Scritto sotto la forca, Roma, Editori Riuniti.
(Julius Fucik fu eroe e dirigente della Resistenza cecoslovacca, impiccato a Berlino l'8 settembre 1943).
Manifesto scioperi
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