la memoria  

La scoperta dell'occultamento di centinaia di fascicoli processuali
a carico di criminali di guerra nazifascisti, operato per quasi cinquant'anni da più di un governo della Repubblica e dai vertici della Procura generale militare, ha rimesso in moto dal 1995 la macchina della giustizia contribuendo anche ad approfondire e a ricostruire dinamiche e responsabilità di alcuni episodi criminosi compiuti dall'occupante nazista e da appartenenti alla RSI.



16 settembre '43. Una rara immagine della
distruzione di Boves (fototeca ISEC)
Tra il 1998 e il 1999 il Tribunale militare di Torino, competente per i reati compiuti in Liguria, Lombardia e Piemonte, ha processato e condannato all'ergastolo gli ex ufficiali delle SS Theodor Saevecke e Siegfried Engel, rispettivamente comandanti la Sicherheitspolizei-SD operanti in Milano e Genova, e il 24 novembre 2000 il Tribunale militare di Verona ha comminato la stessa pena all'ex SS Michail Seifert (detto Micha), colpevole di efferati crimini commessi durante il suo servizio nel lager di Bolzano.

La lunga ombra della giustizia negata non ha però coperto soltanto i crimini del nazifascismo ma ha continuato a proiettarsi su accadimenti delittuosi e disegni eversivi che, in un intreccio di stragi, progetti golpisti e propositi autoritari, hanno segnato influenzato e condizionato il cammino della democrazia in Italia.

Milano, 12 dicembre 1969. Interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura dopo la bomba.
Scopo di queste pagine è pertanto fornire elementi di informazione e conoscenza non solo sui crimini commessi dai nazifascisti - e sulle relative iniziative della magistratura militare - ma anche su ciò che riguarda e ha riguardato gli attentati al sistema democratico repubblicano e la catena di fatti criminosi succedutisi a partire da piazza Fontana perché non può darsi elaborazione della memoria senza una concreta e rigorosa conoscenza di fatti, ruoli e responsabilità.