la memoria i processi ai criminali nazisti
Micha Seifert,
la "belva" del lager
di Bolzano, condannato all'ergastolo


Il lager di Bolzano (agosto 1944-aprile 1945)

Apertosi il 23 giugno 2000, il procedimento penale a carico dell'ex SS Michail Seifert si è concluso il 24 novembre 2000 con la sua condanna all'ergastolo.

La Corte, presieduta dal dott. Giovanni Pagliarulo, ha riconosciuto l'allora giovanissimo graduato delle SS colpevole del reato di "concorso in violenza con omicidio contro privati nemici, aggravata e continuata" per nove dei quindici gravissimi capi d'imputazione ascrittigli e colpevole dell'assassinio di almeno 18 persone detenute nel lager di Bolzano.

Seifert, mai presentatosi al processo, è stato anche condannato al pagamento di 100 milioni di lire a favore dell'ANPI e dell'ANED, ammesse come parti civili unitamente al Comune di Bolzano,alla Comunità ebraica di Merano e all'Unione delle Comunità ebraiche.

Alla sentenza seguirà l'inoltro della richiesta d'estradizione alle autorità canadesi (Seifert vive dal 1951 a Vancouver) le quali hanno recentemente dichiarato che il Canada non intende essere un paradiso per riconosciuti criminali di guerra nazisti e, a dimostrazione dell'attenzione da loro prestata al caso Seifert, hanno inviato a Verona a seguire l'intera fase dibattimentale Maddalena Schwarz, direttore della sezione crimini di guerra della procura di Ottawa.

Le prove delle efferatezze commesse da Seifert sono state così schiaccianti che i due difensori d'ufficio, avvocati Giulio Oppi e Massimo Ruffo, si sono astenuti dall'avanzare una pure rituale richiesta d'assoluzione per il loro assistito: "Sarebbe delittuoso - hanno dichiarato - e ripugnerebbe alle nostre coscienze".

Il 1 maggio 2002 Micha Seifert è stato arrestato dalle autorità canadesi per i crimini perpetrati nel lager di Bolzano.

Cliccando qui sotto accederete alle pagine contenenti alcune brevi note sul lager di Bolzano - e sulle vicende giudiziarie del suo comandante -, e i capi di imputazione a carico di Seifert.