Lo straordinario successo dell'ultimo film di Roberto Benigni

La vita è bella

Una scena del film La vita è bella

Anche in un Lager?

 

Con Benigni è il piccolo Giorgio Cantarini

 

La scommessa dell'attore toscano:
raccontare
una favola intensa e grottesca
che parli
dello sterminio
degli ebrei
nei campi nazisti.

Un film
che fa ridere
e piangere.

E soprattutto
discutere.

 


Ho visto il film, non mi ha convinto

Si possono scrivere favole su Auschwitz?

A sinistra: Shlomo Venezia, ebreo, ex deportato ad Auschwitz, unico superstite italiano fra i «Sonderkommando», i deportati che introducevano le vittime nelle camere a gas: ha aiutato Benigni a ricostruire gli ambienti.

 
A destra: Marcello Pezzetti, del centro di documentazione ebraica, uno dei massimi studiosi di Auschwitz: ha fornito a Benigni un imponente materiale storico.

 


Non si può descrivere l'indescrivibile

Non andrò neppure a vedere questo film