Notizie
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Vincenzo Pappalettera lo
ha incontrato
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Cinquantranni fa fu tra
i liberatori di Mauthausen
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Il caloroso incontro a Dachau
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Si sono ritrovati dopo oltre 50
anni. Da una parte Vincenzo Pappalettera, ex deportato
a Mauthausen, autore di numerosi libri sulla deportazione,
dal famosissimo "Tu passerai per il camino" fino all'ultimo,
"Nazismo e Olocausto", uscito nei mesi scorsi; dall'altra
Raymond S. Buch, ufficiale dell'Armata americana che nel
maggio del '45 liberò Mauthausen e i campi satelliti,
gli ultimi ancora in mano agli aguzzini nazisti.
L'incontro,
nella primavera scorsa, è avvenuto a Mauthausen,
nei luoghi dove l'allora sergente Buch scoprì
tutto l'orrore dei Lager, prodigandosi (fino al 16 maggio
del '45) a favore dei superstiti allo sterminio, contribuendo
cosi a salvare molte vite e guadagnandosi l'imperitura
riconoscenza di tutti i deportati. Una riconoscenza
che vive ancora, e che gli è stata confermata
nei molti incontri con gli ex deportati e con le comunità
locali di Gusen e di Mauthausen.
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Medaglia di benemerenza
della Provincia di Milano a Goti Batier e Belgiojoso
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La Provincia
di Milano ha assegnato - come ogni anno ormai da 43
anni - alcune medaglie di benernerenza a cittadini della
provincia che si siano distinti particolarmente con
la propria attività, portando lustro alla loro
città. Tra i premiati, quest'anno, anche Goti
Herskowitz Bauer, ex deportata ad Auschwitz, e Lodovico
Barbiano di Belgiojoso, insigne architetto, ex deportato
a Mauthausen, dirigente nazionale dell'Aned.
A entrambi le più vive
felicitazioni di tutta l'Aned.
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Consegnate lo scorso 6
ottobre
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L'omaggio dell'Aned ai feltrini
caduti nei Lager
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Dagli ex deportati
due borse di studio a studenti feltrini
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"Non dimenticare",
questo è il messaggio che i deportati feltrini
nei Lager nazisti hanno proposto il 2 ottobre scorso
agli studenti delle scuole superiori per tener accesa
la fiaccola del ricordo delle vittime della tirannide
nazì-fascista. La
cerimonia iniziata con la deposizione di una corona
d'alloro al monumento dei sei feltrini morti nei campi
di Mauthausen, Flossenburg e Gusen è proseguita
poi con la celebrazione di una Santa Messa durante la
quale sono stati presentati all'altare un fornellino
elettrico, candele, generi di conforto, fazzoletti ed
una copia del libro "Ribelli per la Libertà"
testimonianze sul Lager di Bolzano. I doni erano i simboli
ricavati dalla lettura del libro-dìario scritto
da una decina di internati feltrini rastrellati il 3
ottobre 1944, che avevano trascorso oltre sette mesi
nel famigerato Lager bolzanino. Poi
la cerimonia di premiazione di due studenti delle scuole
superiori che hanno ottenuto una borsa di studio di
un milione di lire ciascuna, derivante dai proventi
della vendita del libro curato dall'internato Gianni
Faronato ed edito da Castaldi Edìtore di Feltre.
Gianna Zanon, Presidente
della Sezione di Schio e membro de Consiglio Nazionale
dell'Associazione ex deportati, ha sottolineato gli
ideali di libertà e di solidarietà per
i quali 53 anni fa morirono molti giovani. Proprio a
questi ha consegnato il testimone "per non dimenticare"
affinché quella tragedia, non tanto remota, non
cada nell'oblío, con il rischio che possa ancora
rípetersi. Giancarlo
Zadra, Presidente dell'ANPI di Feltre, che ha tenuto
il discorso ufficiale, ha rievocato la disumana realtà
dei campi di concentramento in Germania dal 1933 in
poi, dove accanto ai deportati politici patirono circa
600 mila militari italiani, dei quali molti morirono.
Le due borse di studio
sono state assegnate ad Antonella Mores, diplomatasi
in ragioneria all'Istituto Colotti e Roberto Antole,
neo perito informatico dell'ITI di Feltre.
L'omaggio dell'Aned ai feltrini
caduti nei Lager |
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Dopo un incontro con il
nostro Roberto Camerani
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Ventítré abbonamenti
al Triangolo Rosso da una scuola di Saronno
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Per la prima volta da quando
esiste l'Istituto tecnico commerciale "Zappa" di Saronno
e in virtù dell'impegno della professoressa Biancamaria
Pace, un ex deportato - Roberto
Camerani - ha parlato,
la mattina del 16 novembre scorso, in due riprese, a 180
studenti delle ultime classi.
La testimonianza
è stata viva e appassionata, il dibattito interessante,
la commozione profonda. Abbiamo lasciato un "segno"
e trasmesso un messaggio che, difficilmente, sarà
dimenticato.
Senza sollecitazione
alcuna da parte nostra i ragazzi hanno raccolto 280.000
lire, da trasformare in 23 abbonamenti al "Triangolo
rosso". Successivamente hanno acquistato 81 copie del
libro di Camerani "Il viaggio" ed, infine, è
stata richiesta, di nuovo, la presenza del nostro compagno
per un incontro con le 4e classi.
G.C.B.
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Una trasmissione con i
ragazzi delle medie di Nova Milanese
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Dal satellite Rai le testimonianze
"per non dimenticare"
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La Rai ha invitato
una rappresentanza della III D della scuola media Giovanni
XXIII di Nova Milanese a vivere da protagonisti il programma
dal titolo «... per non dimenticare e per fare
che gli altri non dimentichino», sul tema della
deportazione politica italiana durante il periodo nazista.
La trasmissione collegata al Progetto Istruzione Comunicazione
Orientamento, detto Pico, è stata registrata
a fine novembre ed è andata in onda il 17 dicembre,
in diretta sul canale telematico satellitare Eutelsat
II.
Mirko Pogliani,
Giuseppina Di Michele, Alberto D'Agostino, Andrea Maringoni
e Gianluca Sanpaolo, scelti casualmente tra gli altri
compagni, hanno recitato ciascuno una delle poesie scritte
da ragazzi come loro, rinchiusi per tre anni nel ghetto
di Terezin. Pensieri e riflessioni sulle quali la III
D sta lavorando sotto la guida dell'insegnante di lettere
Rosa Viola anch'essa presente in trasmissione. Ad Elena
Fondrini della stessa classe, è toccato il compito
di introdurre l'argomento. Quindi è stata la
volta della testimonianza diretta di tre ex deportati:
Elvia Bergamasco, Antonio Scollo ed Elia Mondelli. Non
potevano mancare inoltre Giuseppe Paleari (Pucci), responsabile
della biblioteca di Nova ed Achille Quarello, assessore
alla cultura, affiancati da Carla Giacomozzi responsabile
dell'archivio storico del comune di Bolzano. Nova e
Bolzano stanno collaborando
al progetto «Storia e Memoria: il Lager di Bolzano»,e
«Per non dimenticare» oltre che all'iniziativa
«La memoria in rassegna». La biblioteca
civica di Nova Milanese che è da tempo impegnata
nello studio e nella raccolta di testimonianze relative
alla deportazione e alla realtà dei campi di
concentramento, da quest'anno ha proposto questo tema
alle scuole. Le terze di via Biondi lo hanno fatto proprio:
è nato così il progetto «conoscere
i Lager». Dopo la registrazione della trasmissione
è stato organizzato un incontro con Elvia Bergamasco.
I ragazzi hanno così avuto modo di confrontarsi
direttamente con chi ha vissuto sulla propria pelle
l'esperienza del Lager.
Tra le numerose
iniziative legate al progetto è previsto in primavera,
agli inizi di maggio, un viaggio di studio ed istruzione
con visite ai campi di sterminio nazisti.
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Inaugurata a Pordenone
una nuova sede Aned
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Nelle foto:
la cerimonia dell'inaugurazione
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Il 9 dicembre scorso è
stata inaugurata a Pordenone la nuova sede della nostra
Associazione, alla presenza di autorità cittadine,
del parroco della diocesi, del presidente della Sezione
Pietro Maieron, di ex deportati e familiari.
La Sezione
è stata intitolata ai fratelli Flavio e Gedeone
Corrà, morti nella primavera del '45 nel campo
di Flossenburg.
I locali sono
stati offerti all'Aned dalla Provincia di Pordenone,
alla quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.
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Qualcuno ricorda
Giovanni?
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Evelino Casanova Borca, ex di
Flossenburg (matr. 43559) abitante a Costalta di Cadore
cerca notizie di un giovane piernontese di nome Giovanni
che il 4 Luglio 1944 si trovata al campo di Bolzano, aveva
17 anni. Poi fu deportato a Flossenburg e a Ulsen, in
campo c'era anche Guido Pradetto che fumava la pipa e
Giovanni chiamava Zio. C'è qualcuno che ricorda
questo ragazzo? |
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Per la regia di Francesco
Rosi
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Diventa un film "La
tregua" di Primo Levi
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Arriverà
in primavera nelle sale italiane l'ultima opera di Francesco
Rosi, un regista che già in diverse occasioni si
è cimentato con la trasposizione in linguaggio
cinematografico di opere letterarie (ricordiamo per tutte
le pellicole tratte da "Cristo si è fermato a Eboli"
e da "Cronaca di una morte annunciata"). Questa volta
il film porta sullo schermo la vicenda raccontata da Primo
Levi nel suo "La tregua", racconto dei lunghi mesi trascorsi
girovagando per mezza Europa dopo la liberazione dai Lager
e prima di riuscire finalmente a rimettere piede a casa.
Protagonisti
del film sono tra gli altri l'attore americano John
Turturro nella parte di Primo Levi, e gli italiani Stefano
Dionisi e Massimo Ghini.
La pellicola
uscirà in Italia in coincidenza con il decimo
anniversario della tragica scomparsa di Primo Levi.
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