Nella seconda metą degli anni Trenta la Breda acquisisce inoltre le Officine ferroviarie meridionali e le Industrie aeronautiche Romeo di Napoli, fuse nella Industrie meccaniche e aeronautiche meridionali (Imam), e avvia una rilevante attivitą di prospezione e estrazione mineraria. Da meno di 5.000 dipendenti negli anni Venti, si passa a 15.000 nel 1935, 18.000 nel 1936 21.000 del 1939, oltre 35.000 nel 1941 (13.000 dei quali occupati a Sesto San Giovanni- Niguarda-Cinisello).
Dal 1943 al 1945 i bombardamenti alleati, le asportazioni tedesche di materiale e le deportazioni nazifasciste di operai e tecnici colpiscono duramente la Breda. Il contributo dei suoi lavoratori alla lotta antifascista, gią testimoniato da decine di incarcerati e confinati durante il ventennio, assumerą toni epici - in particolare a Sesto San Giovanni - a partire dagli scioperi del marzo e del dicembre 1943 e, con centinaia di arrestati, 187 deportati nei lager nazisti e 114 caduti partigiani, la Breda assurgerą a simbolo della lotta partigiana.