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cronologia dell'insurrezione a Milano
24-30 aprile 1945

venerdi 27 aprile 1945

arrivano le brigate
dell'Oltrepo pavese


Griante (Como). Il posto di blocco dove fu catturato Franco Colombo, comandante la famigerata legione Ettore Muti (fototeca ISEC)
  • ore 07:00 circa, zona Vittoria. Marò della X Mas tentano l'assalto al Palazzo di Giustizia ma vengono respinti. Si spara per un'ora circa. All'interno del Palazzo il Cln stabilisce le competenze delle diverse sezioni: I sezione: esercizio dell'azione penale (rinvio a giudizio, emissione dei mandati di cattura, archiviazione); II sezione: compiti di pubblica sicurezza (carcere, polizia e scorta armata); III sezione: istruzione sommaria. La I e II sezione sono affidate a un rappresentante del Pci; la III al consigliere Zoppi (Psi).
  • ore 08:00, zona Lambrate. Riprendono i combattimenti contro i tedeschi trincerati nel Collegio dei Martinitt in via Pitteri. Le sparatorie si succedono per tutto il giorno a intervalli.
  • zona Centro. Il Comando generale del Corpo volontari della libertà comunica al Comando piazza di Milano di essersi trasferito presso la ex sede del comando regionale dell'esercito della RSI in via del Carmine 4.
  • La situazione in Milano è sotto controllo ma forti contingenti di tedeschi sono ancora asserragliati nel collegio dei Martinitt in via Pitteri, nella Casa dello studente di viale Romagna, nel palazzo dell'aeronautica in piazza Italo Balbo (attuale piazza Novelli) e all'hôtel Regina di via Santa Margherita, sede del comando della Sicherheitspolizei-SD germanica. In alcuni punti della città si segnalano ancora sparatorie contro cecchini.
  • Riprende la sua attività la Comunità israelita. Prima riunione legale del Comitato federale del Pci.
  • ore 12:00. Riprende la circolazione tranviaria. Cesserà alle 18,00.
  • ora imprecisata, piazzale Baracca. Imponente manifestazione in onore di Eugenio Curiel, fondatore e dirigente comunista del Fronte della Gioventù, assassinato dai fascisti il 24 febbraio '45 nella vicina piazza Conciliazione.
  • ora imprecisata, via Marina. Il garibaldino Tullio Guzzi è ferito nel corso di una sparatoria con elementi fascisti.
  • viale Maino. Viene passato per le armi il maggiore De Biasi, comandante il famigerato «battaglione azzurro», già segnalato come responsabile di feroci sevizie ai partigiani catturati.
  • pomeriggio, zona Ticinese. Via Borgazzi 4, terzo piano. Sappisti della 116ª brigata Garibaldi Sap catturano Achille Starace, ex segretario del Partito nazionale fascista.
  • ore 17:00 circa, zona Ticinese. I primi seicento partigiani della divisione Garibaldi Gramsci arrivano dall'Oltrepò pavese alla Conca Fallata. A riceverli ci sono il generale Luigi Cadorna, comandante del Cvl, Luigi Longo, vicecomandante del Cvl e comandante generale delle brigate Garibaldi, Fabio Vergani, capo dello stato maggiore delle Garibaldi, e Alessandro Vaia, commissario politico del Comando piazza di Milano. I rinforzi giunti dall'Oltrepo circondano gli ultimi capisaldi nazisti.
  • ore 17:00 circa, Cernobbio. Il maresciallo Rodolfo Graziani si consegna al capitano Quentin Emilio Daddario, membro dell'Office strategic service statunitense, giunto dalla Svizzera per trovare e prendere in consegna Mussolini prima che sia catturato dai partigiani. Daddario decide di portare Graziani a Milano.
  • ore 20:00 circa, via Silvio Pellico. Ritenendolo l'unico luogo sicuro per l'incolumità del maresciallo fascista, Daddario conduce il Graziani all'albergo Regina, ancora occupato dal comando della Sicherheitspolizei-SD tedesca. Anche Daddario vi pernotta.
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