La testimonianza dei ragazzi dell'Itis di Grugliasco dopo Dachau e Leitenberg

"...E pensare che camminavo dove migliaia erano morti"

Cinque classi dell'Istituto tecnico industriale "E. Majorana" hanno visitato i campi di concentramento di Dachau, Leitenberg e Ulm, dal 26 al 31 marzo. L'iniziativa era patrocinata dell'assessorato all'istruzione della Provinciadi Torino.


Il primo momento ha coinvolto l'Istituto psicopedagogico della città di Monaco. Qui gli studenti hanno esposto, alla presenza dell'assessore, frau Fiorenza Colonnella, le differenze e le analogie tra le leggi di Norimberga e quelle italiane del 1938 contro gli ebrei. E' stata un'occasione per conoscere il sistema scolastico educativo bavarese durante il nazionalsocialismo.
Lo scambio dei doni ha sancito l'amicizia tra le due scuole con l'impegno di un gemellaggio. Il secondo giorno è stato dedicato alla visita del campo di concentramento di Dachau. Gli studenti riflettono: - "Non appena ho messo piede in quel luogo diverse sensazioni sono scaturite dentro di me, sensazioni difficili da spiegare... E' un luogo in cui il silenzio e la tranquillità fanno da padrone... e in quel silenzio, guardando tutto intorno, sembra di sentire ancora le urla di dolore e di sofferenza di tutte le persone passate di là";
- "Pensare che dove io poggiavo i piedi erano morte migliaia di persone";
- "Vedere di cosa è stato capace l'uomo, sentire parlare, con le lacrime agli occhi, un ex deportato mi ha fatto immaginare tutti gli orrori che lì dentro sono stati compiuti";
- "Quando sono entrato nella baracca e ho visto le condizioni in cui i deportati erano costretti a vivere, mi sono sentito molto sconfortato, perché non posso credere che persone come me sono riuscite a commettere tali atrocità e tali bassezze";
- "La crudeltà dell'uomo nei confronti di un suo simile... è un pericolo che è accaduto e sta accadendo adesso proprio vicino al nostro paese".
La successiva visita al campo di concentramento di Leitenberg, dove sono sepolti oltre 7400 internati, è stata toccante sia per la preghiera e la deposizione dei fiori presso la Cappella italiana, sia per la raccolta di terra da portare in Italia in memoria di padre Girotti e di tutti i sacerdoti deportati e morti nei vari lager. Infine c'è stato l'incontro con l'ex internato del campo di concentramento di Oberer Kuhberg di Ulm, Herr Heigel, grazie alla collaborazione del sindacalista Josef Kaiser con S. Calleri. Scrivono alcuni studenti: "I corridoi stretti e molto bassi della fortezza suscitavano un senso di oppressione, soprattutto vedendo lo spazio piccolissimo delle celle semibuie dove si era buttati e picchiati, stando a digiuno per vari giorni consecutivi". Di Ulm è stata ricordata, insieme con la prof.ssa Heide Rau, la resistenza antinazista de "La Rosa Bianca", con la deposizione di una corona al monumento della città e la lettura del messaggio del presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Il viaggio ha assunto un carattere speciale grazie alla testimonianza di Beppe Berruto. Il suo messaggio è stato incentrato sull'amicizia e sulla solidarietà tra gli individui e tra i popoli, perché "aiutare o essere aiutati, scambiare una parola con un altro anche se di diversa nazionalità... dà la forza di continuare a vivere e di non essere un numero ma un uomo nella società di oggi".

Gli studenti dell'Itis
"E. Majorana"
Grugliasco (Torino).
7 giugno 1999