In vista della pubblicazione di una storia della Resistenza attraverso la voce diretta dei protagonisti

 

Cercano lettere di deportati e resistenti

 

Alcuni ricercatori di Roma, che hanno pubblicato diversi saggi sulla Resistenza in Italia e sulla storia degli ebrei, stanno raccogliendo scritti di qualsiasi tipo (lettere, cartoline, biglietti) inviati da partigiani o da deportati militari, politici o ebrei (caduti e sopravvissuti) dalle carceri, dai campi di raccolta o dai lager o prima della fucilazione, per pubblicarli in due volumi sulla storia epistolare della Resistenza e della deportazione. Una simile raccolta, che avrebbe tra l'altro il merito di ricordare nomi e storie che rischiano di essere dimenticati, si può effettuare esclusivamente con la collaborazione delle famiglie o delle persone che conservano gli scritti dei loro parenti o amici. Coloro che forniranno copia o semplicemente i testi di tali scritti e notizie biografiche sugli autori saranno citati e ringraziati all'interno del volume.
Chi pensi di possedere materiale utile può contattare:

Mario Avagliano (nel caso di partigiani, deportati militari e civili), Viale Somalia 110 - 00199 Roma - Tel. 0335/5301261;

Stefano Caviglia (nel caso di ebrei), via dei Giubbonari 47 - 00186 Roma - Tel. 06/6896488 - 0335/8423652.


Obiettivo della ricerca

Lo scopo di questa ricerca è di raccogliere le lettere dei partigiani e dei deportati italiani ai familiari e/o amici (che andrebbero su un Cd Rom e costituirebbero una specie di archivio per gli studiosi della Resistenza) per poi compiere una selezione ragionata dei messaggi, a seconda dei temi (da pubblicare nel libro). Alla fine il risultato sarà una sorta di storia umana della Resistenza, attraverso la viva voce dei protagonisti, sia quelli caduti che quelli sopravvissuti.
La raccolta si dovrebbe articolare in sette sezioni, cosi provvisoriamente intitolate:
I. La tragedia dell'8 settembre (un esercito allo sbando nella corrispondenza dei militari che scelgono la Resistenza ai tedeschi);
2. La scelta della montagna (le motivazioni della scelta resistenziale nelle lettere ai familiari o agli amici);
3. Soffia il vento infuria la bufera (speranze, paure, affetti familiari, battaglie e atti eroici nella corrispondenza dei partigiani);
4. La Resistenza in carcere (la corrispondenza dei partigiani dalle carceri);
5. La deportazione (la corrispondenza dei partigiani, dei militari e degli ebrei dalle carceri, dai campi di raccolta e dai Lager);
6. I testamenti spirituali (le lettere ai familiari o agli amici in previsione dIela morte in combattimento);
7. Le ultime lettere dei fucilati.

 

Qualcuno ha conosciuto a Mathausen questo ragazzo?

Si chiamava Bruno Sbriz - Era nato a San Vito al Tagliamento il 16 settembre 1923. Partigiano nella XIV Brigata Osoppo Friuli (nome "Toni"), fu arrestato il 6 gennaio 1945 e detenuto nelle Carceri di Udine. Deportato a Mauthausen il 7 febbraio 1945 numero di Matricola 126874. E' stata segnalata la sua presenza anche nel campo di Gusen. E' morto a Mauthausen il 6 marzo 1945.
Chiunque avesse informazioni è pregato di rivolgersi a: Emilio Carozzi Tel. 02/463978 oppure 0347/8160119.

Bruno Sbriz

 

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