Il ricordo di Giandomenico Panizza in occasione dei funerali

Ciao Frattini,spirito libero

Carissimo Frattini, siamo qui a porgerti l'estremo saluto dopo tanti anni - oltre mezzo secolo - di vicende comuni nel lavoro, alla Caproni di Taliedo, nella Resistenza al nazifascismo, nell'arresto e nella deportazione a Mauthausen-Gusen, Loredana anche ad AuschwitzBirkenau: in tanti eravamo partiti, stipati nei vagoni piombati; in pochissimi siamo tornati, ancora alla Caproni, sino alla chiusura dello stabilimento, nel 1949. Allora le nostre strade si sono divise, ma abbiamo continuato ad incontrarci, anche per non dimenticare chi aveva perso la vita perché fossimo liberi. E tu, carissimo Giuseppe, eri uno spirito libero, critico, anticonformista,
indipendente: un "cane sciolto" ti autodefinivi con un po' di civetteria. Sapevi essere spiritoso, divertente, ma eri premuroso e partecipe delle sofferenze altrui, severo con gli altri, ma ancor più con te stesso.
Autodidatta, la tua cultura non era apparenza o infarinatura, ma sostanza; ci piaceva ascoltare i tuoi giudizi, le tue critiche, le tue opinioni. Con te abbiamo attraversato uno dei periodi più drammatici della storia: un periodo di sofferenze, di lutti, di delusioni, di speranze. Tu credevi veramente nei valori umani; senza retorica,
senza chiudere gli occhi di fronte alle realtà spiacevoli, ma senza abbandonare la strada maestra della tua integrità morale.
Nel maggio 1993 la perdita della tua carissima Angela ha segnato l'inizio di un declino psico-fisico, aggravato dalla scomparsa di tua sorella e dei tuoi fratelli. Hai dovuto affrontare disagi e malattie, subendo interventi chirurgici che non hanno potuto arrestare il male. Poche settimane fa avevi voluto rinnovare la tessera Aned per il prossimo anno, per essere in regola - come sempre - con i tuoi impegni. Ci avevi chiesto di presenziare con la nostra bandiera perché si ricordassero
tutti i nostri compagni di deportazione ormai scomparsi, quelli caduti nei Lager nazisti e quelli deceduti in seguito, in questi cinquant'anni e più di libertà. Noi ringraziamo voi tutti - parenti ed amici suoi -per essergli stati vicini per anni, assicurandogli la vostra presenza, le vostre premure, il vostro affetto. Abbiamo cercato insieme di attenuare il senso di solitudine che provava, conscio - com'era - che le proprie sofferenze e il proprio declino erano inesorabili. Ti ricorderemo, con affetto e con stima, carissimo Frattini.
Giandomenico Panizza