INTERVENTI BREVI |
Adriano Grollisindaco di Salsomaggiore"Alcuni-specialmente coloro che non hanno vissuto la tragedia della guerra-si chiedono quando vengono a conoscienza di incontri come questo perchè si continua a parlare di orrori, perchè si prolunga ancora ada oggi la storia di queste aberrazioni. Io vorrei rispondere loro molto semplicemente: ricordare significa dare speranza al futuro. Il futuro nostro e quello dei nostri figli infatti ci apparterrà nella sua completezzasolamente se ricorderemo questi anni in cui è stato tolto un futuro a milioni di persone, se terremo a mente senza infingimenti il baratro di barbarie che percorse l'Europa in quel periodo." |
Ai reduci dei Lager nazisti1943-1945Catturati deportati percossi affamati umiliatiVestiti di cenciMartoriati nella carne nello spiritoRidotti a larveFantasmi errantiIn un campo doppiamente recinto di spineInvaso dal fetore di carne bruciata(Poesia del partigiano Vasco)Gaia GombiStudentessa di Salsomaggiore |
Ennio Berselliniconsigliere provinciale
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Giovanni Zucchellipreside"Voglio sottolineare l'apprezzamento di tutto l'ufficio scolastico provinciale per questa iniziativa ed auspicare che la vostra esperienza e la vostra testimonianza possano raggiungere le giovani generazioni rappresentate qui oggi da un gruppo di studenti di Salsomaggiore" |
Leonardo TarantiniAnpi"Per noi i deportati sono un punto eminente della resistenza contro il nazifascismo. Ad essi va la nostra ammirazione e la nostra stima, la stima di tutti i partigiani verso chi ha saputo nobilitare e trasferire su un alto piano etico i significati e i valori trascendenti dell'umanità, assumendo come gloriosa divisa la sofferenza e il sacrificio sopportati ora dopo ora, per giorni interminabili di pene e di umiliazioni, nel segno dei grandi ideali di uguaglianza, di democrazia e di giustizia che soli fanno di un uomo un uomo vero".
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Pietro AmendolaAnppia"Non possiamo limitarci ad una difesa contro l'avanzare del revisionismo. Bisogna porre un punto fermo, un argine. La migliore difesa è l'offesa; dobbiamo passare alla controffensiva. Ma non una controffensiva fondata su miti o su sacrosante parole di sdegno. Dobbiamo fondare la nostra iniziativa sulla base di fatti provati, inequivocabili, incontrovertibili. Noi abbiamo aperto l'animo ad una grande speranza di recente avendo letto che è stata costituita a Roma da un gruppo di storici veramente di chiara fama, tra i quali c'è anche l'amico Collotti, un'Associazione per la memoria della Repubblica, della Resistenza e dell'antifascismo". |
Licinio SolianiFivl"I mezzi di comunicazione di cui voi e noi disponiamo non sono stati finora sufficienti a far entrare nella coscienza dei giovani il sacrificio, il terribile sacrificio che voi avete sopportato e soprattutto quello di coloro che non sono più tornati e non sono qui oggi con voi e con noi". |
Francesco Berti ArnoaldiFiap"La nostra generazione, la generazione della Resistenza, farà il suo tempo ad un certo momento (il più tardi possibile...). Con noi ci porteremo dietro i nostri ricordi personali, e guai se non saremo riusciti a trasformare questi ricordi personali in memoria storica. Sarà questa memoria storica la condizione per assicurare il senso di appartenenza e il criterio di identità di una patria civile e libera; di quella patria che è cominciata a nascere proprio con la Resistenza europea". |
Ilde Bottoliconsigliere provinciale
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Carlo SlamaEx deportato a Dora"Io ho chiesto la parola ieri mattina
dopo il discorso del professor Collotti che mi è piaciuto. La
polemica non mi piace, ma lui non ha fatto il Lager, si sente; e ha
letto molti libri di gente che non ha fatto il Lager; non ha mai provato
la fame perpetua 200, 300, 400, 500 giorni di fame. Ti svegli la mattina
con la fame, ti svegli di notte e hai fame, hai fame, hai fame...
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Lino MonchieriAnei"Sulla vicenda dell'internamento di centinaia di migliaia di militari italiani in Germania scese fin dall'immediato dopoguerra un tacito colpevole silenzio che dagli ambienti ufficiali di vertice contagiò ingiustificatamente l'opinione pubblica, la stampa, la pubblicistica, l'editoria per tacere della scuola che adottò l'oblio come metodo di intelligenza passiva e di reticenza. Nei testi scolastici si rinunciò deliberatamente a far conoscere e a far capire le ragioni dell'altra Resistenza, quella dei Lager. Una resistenza eroica senz'armi ma di straordinario valore etico e politico in quanto coloro che dissero 'no' al Reich e alla Repubblica Sociale di Mussolini dissero 'no' alla guerra delle dittature. Una scelta di grandissimo valore, tanto più che ad assumerla furono giovani cresciuti nel regime fascista, giovani che rifiutavano il fascismo a prezzo della vita." |
Brunello MantelliUniversità di Torino
"Il problema è, credo, come far sì
che questi dibattiti si articolino e arrivino a far parte del patrimonio
collettivo di conoscenza, del senso comune degli italiani, di tutti
gli italiani, e oggi direi in particolare dei giovani.
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