Necrologi


Uno fra tanti nella "processione di spettri"

Ercole Maranzana ci ha lasciati

Giovanni Melodia, nel suo libro più noto, in apertura al capitolo il cui titolo abbiamo ripreso per il nostro ricordo, ha scritto: "Vengono da Buchenwald, no da Flossenburg, da Kempten... Ma a noi i nomi non interessano. Guardiamo atterriti perché mai ci è accaduto di vederli così da vicino, in pieno giorno, gli uomini non più uomini, spettri spaventosi che, disperatamente, incredibilmente, cercano ancora di camminare e si trascinano, le braccia degli uni sulle spalle, sulle braccia degli altri nel tentativo folle, assurdo, di mantenere l'allineamento, retaggio di un indomabile terrore ( ... )
Guardo ( ... ), è verso il fondo della Lagerstrasse che li avviano, io sto frugando tra le ultime file, dove c'è qualcuno che ha un fardello, come una gerla, sulle spalle, il corpo inerte di un amico, un compagno, o di uno sconosciuto..."
Come Melodia apprenderà più tardi, uno dei fantasmi che avevano trascinato o si erano caricati sulle spalle un altro fantasma, era il veneto Ercole Maranzana che, per molti chilometri, aveva sostenuto e quasi trasportato il suo conterraneo Francesco Bortoluzzi, lui pure partigiano.
Ercole non aveva mai parlato di questo fatto. Lo ha raccontato il Bortoluzzi, mettendolo per iscritto, affinché un così meraviglioso comportamento non restasse ignorato. Questo il ricordo che tutti noi porteremo nel cuore, di Ercole, partigiano, combattente, deportato, compagno e fratello nella lunga storia dell'Aned, cui mai ha fatto mancare il suo prezioso contributo di testimonianza e di impegno.

Aldo Pavia

 


Lutto dell'antifascismo a Trieste

La scomparsa di Vladimir Kenda

 

E' morto uno dei più eminenti antifascisti del Friuli Venezia Giulia, lo sloveno Vladimir Kenda - Miro.
Nato a Idria nel 1915, fu condannato dal tribunale speciale fascista a 18 anni il 20 marzo del 1936, e rimase a Castelfranco Emilia fino al dicembre 1943. Uscito, entrò nel movimento partigiano, prima nella Brigata Garibaldi, come vice commissario politico; poi fu insegnante nella scuola allievi sottoufficiali per i partigiani italiani del VII Corpo d'armata sloveno; infine fu membro del comando della Brigata Fontanot.
Nel dopoguerra lavorò come giornalista al quotidiano comunista di Trieste "Lavoratore", poi in altri giornali e infine nel quotidiano sloveno "Primerski Dnevnik", dedicandosi soprattutto a commenti di carattere politico. Fu anche dirigente di associazioni della Resistenza e del Partito Comunista.
Era pluridecorato al valor militare.
Alle esequie nel cimitero di S. Anna di Trieste è stato salutato per l'ultima volta da una grande folla commossa.

 

 


 

Superstite di vari campi e di Auschwitz

Angelo Verzani

ha voluto esser cremato come ha visto fare lì. I compagni della Sezione Aned di Milano gli hanno reso l'ultimo saluto il 25 settembre scorso.


E' scomparso il 20 agosto scorso

Angelo Manzotti

ex deportato a Mauthausen (matricola 126.269) e a Gusen.


La sezione di Torino annuncia, con profondo cordoglio, la scomparsa di

Angela Pirone Salvetti

compagna del nostro compagno Renato Salvetti, ex deportato a Mauthausen.


La sezione di Schio ha perso due soci, iscritti da molti anni e con cordoglio ne annuncia la scomparsa:
L' 11 agosto è mancato

Lorenzo Griffani

partigiano antifascista, ex deportato a Munich-Bernau.
Il 29 agosto anche il socio

Giuseppe Nogarin

ex deportato a Bolzano (matricola 6.435) è "andato avanti"


Il 13 febbraio scorso è venuto a mancare

Luigi Sala

i 85 anni, deportato il 22 settembre 1944 a Buchenwald (matricola 57.527)


La sezione di Milano annuncia con dolore la scomparsa, avvenuta il 5 agosto 1997, del compagno

Mario Corna

di 78 anni, ex deportato a Mauthausen (dove fu registrato con la matricola 115.454) e a Gusen, iscritto alla nostra associazione fin dai primi anni del dopoguerra.


La sezione di Milano partecipa al cordoglio dei familiari per la scomparsa del compagno

Giordano Oldani

di 76 anni, partigiano, ex deportato a Bolzano, Flossenburg (matricola 21.503) e Kottern (matricola 116.344).


E' scomparsa il 28 maggio scorso la compagna

Teresa Pellicciari

nata in provincia di Rovigo 82 anni fa, e da tempo residente a Parigi. Arrestata nel marzo del 1944, detenuta a San Vittore prima e a Bergamo poi, fu deportata a Mauthausen nell'aprile dello stesso anno e poi, l'8 maggio, deportata ad Auschwitz (matricola 78.984). Rientrò in Italia, come molti superstiti del campo, solo nel settembre del 1945.


La sezione di Milano annunbia a quanti lo conobbero la scomparsa del compagno

Gino Fanzel

di 66 anni, figlio del compagno Antonio Fanzel, deportato a Mauthausen (matricola 61.630) e ucciso a Gusen Il il 20 agosto del 1944.