L'originale iniziativa presa a Dachau

Cinque regole d'oro per chi accompagna le visite ai Lager

 

Per garantire un'adeguata assistenza ai visitatori dell'ex campo di Dachau, si è costituita una cooperativa fra superstiti disponibili a questo tipo di collaborazione e giovani della vicina cittą omonima, sensibili alla necessità di spiegare come e perché in quel luogo e in quei tempi migliaia di avversari del nazismo sono stati deportati, maltrattati e assassinati. A conclusione di un ciclo di attività, riuniti in assemblea, essi hanno compiuto un esame corale delle loro esperienze riassumendo in un documento, che traduciamo e trascriviamo, le loro raccomandazioni per il miglior approccio con i giovani e i meno giovani che varcano i cancelli del Memorial Dachau. Eccolo:

1. Iniziate sempre da zero. Non fidatevi che soprattutto i giovani sappiano veramente quello che i loro insegnanti hanno o avrebbero dovuto spiegare prima della visita.
2. Non sovraccaricate i visitatori con i vostri discorsi. Non entrate in troppi dettagli. Non siate prolissi e non date l'impressione di essere l'enciclopedia della storia della deportazione.
3. Spiegate le correlazioni gli avvenimenti e non singoli fatti e racconti dell'orrore. Preferite passare per superficiali quando parlate della storia dal 1918 in poi e non cercate di impressionare i visitatori con i vostri discorsi.
4. Molti sanno come è andata a finire, ma pochi sanno come è cominciato. Dachau è luogo particolarmente importante perché qui si focalizza l'antefatto del nazismo e prende consistenza la sua teoria. Spiegatelo, anche se non tutti se l'aspettano.
5. Di grande importanza sono i colloqui durante e dopo la visita. Essi sono molto più efficaci di ogni monologo. Provocare domande soprattutto collettive è. più importante che illudersi d'aver spiegato tutto in due ore.

Ci sembra un'esperienza importante della quale ognuno di noi dovrebbe approfittare.

 

Successo di un convegno sulla Resistenza e il razzismo ieri e oggi

Arrivederci a Noto

In una stupenda mattinata siciliana, a Noto, nelle sale di Palazzo Trigona, tornato allo splendore originale grazie all'intervento dell'amministrazione comunale, lo scorso 10 maggio ha avuto luogo l'incontro-dibattito sugli eccidi da via Rasella a Marzabotto, la Resistenza e il razzismo ieri e oggi, organizzato dalla Scuola Media "G. Melodia" e dall'assessorato alla Pubblica istruzione della città di Noto.
Dopo il saluto del sindaco, Raffaele Leone e dell'assessore Corrado Salemi, del provveditore e del preside Corrado Rinaldi, i relatori Bruno Sidoli (progetto Monte Sole), Angelo Bandinelli (giornalista), il professor Campitelli (Anfim) e Aldo Pavia (Aned) affrontavano il tema, ampio e complesso, del dibattito. Di particolare rilevanza la testimonianza del nostro compagno Nunzio Di Francesco, superstite di Mauthausen, che con un umanissimo breve racconto della sua vicenda di partigiano e di deportato catturava la più attenta e intensa partecipazione, soprattutto dei giovani. Questo incontro -dibattito concludeva una iniziativa di ampio respiro che a Noto ha visto coinvolti tutti gli studenti, in particolare quelli delle terze classi delle medie che, partendo da una profonda riflessione sul razzismo ieri e oggi, li ha portati alla realizzazione di una mostra e lettura della stampa nel periodo 1936-1945 e alla visione ragionata di film di particolare significato, tra i quali Jona che visse nella balena, Roma città aperta e Schindler's list. Per concludersi con una visita alle Fosse Ardeatine a Roma.
Ospiti della città di Noto, famosa per l'ineguagliabile architettura barocca, i relatori concludevano la giornata, ricca di intense emozioni assistendo a un concerto nel rinnovato Teatro Comunale, accolti dalle note di "Bella ciao". Dall'Aned un caloroso ringraziamento al professor Ambrogio e un fraterno: arrivederci a presto.