Roma ha ricordato l'occupazione nazista e
l'inizio della lotta per la sua liberazione e per la sconfitta del nazifascismo,
recuperando la memoria di due fatti tanto salienti quanto poco conosciuti
della storia della città in quegli anni: l'assassinio di dieci
donne a Ponte di Ferro e il rastrellamento del Quadraro.
Nella primavera del 1944 molte donne diedero
l'assalto, per procurarsi del pane per i loro figli e congiunti, a un
deposito di viveri a Ponte di Ferro (oggi Ponte dell'Industria) lungo
la via di Porto Fluviale, sulle rive del Tevere.
Dieci di loro, catturate, vennero lì fucilate. 1 loro nomi: Clorinda
Falsetti, Italia Ferracci, Elvira Ferrante, Eulalia Fiorentino, Elettra
Maria Ciardini, Assunta Maria Izzi, Silvia Loggreolo, Esperia Pellegrini,
Concetta Piazza, Arialda Pistolesi. Assassinate per un pezzo di pane,
abbandonate lungo una strada con un disprezzo pari alla viltà
degli assassini.
Oggi una lapide le ricorda nel luogo del loro sacrificio, una lapide
che solo a pochi giorni dall'essere stata scoperta, gli squallidi epigoni
degli assassini hanno provveduto a lordare con simboli e scritte nazifasciste.
Alle dieci martiri l'Aned ha portato la testimonianza di fedeltà
e di profondo omaggio con la presenza di una delegazione e con la propria
bandiera. L'8 settembre, poi, al Quadraro, quartiere operaio, base e
rifugio dei partigiani, i nazifascisti operarono uno dei più
duri rastrellamenti, teso a scompaginare la Resistenza romana. Circa
duemila gli arrestati, di cui un migliaio presero la via dei campi di
concentramento in Germania.
Non molti tornarono alle loro case. A ricordare la popolazione del Quadraro,
il sindaco Rutelli, il presidente della Provincia Fregosi e quello della
Regione, Badaloni, nonché la più qualificata presenza
delle associazioni dell'Antifascismo, della Resistenza, della Deportazione.
Per l'Aned hanno portato il saluto e la testimonianza Vera Michelin
e Settimia Spizzichino. La bandiera dell'Aned si è inchinata
al ricordo delle vittime, quando è stata deposta una corona d'alloro
alla lapide dei partigiani caduti. La cerimonia è stata chiusa
dall'intervento del presidente Nilde Jotti che, rivendicando Fattualità
dei valori della Resistenza, ha sottolineato quanto l'impegno delle
donne sia stato essenziale alla vittoria dell'antifascismo e alla affermazione
della democrazia nel nostro Paese.
Aldo Pavia
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