Pittore, sfuggi all'eccidio di piazzale Loreto

E' morto a Milano Francesco Castelli

 

Partigiano, fu arrestato il 30 giugno del '44 e rinchiuso a San Vittore. Il suo nome nella lista degli ostaggi candidati alla rappresaglia nazista. La deportazione a Dachau.

E' deceduto a Milano il 5 luglio scorso, dopo una lunga e dolorosa malattia, il compagno Francesco Castelli.
Partigiano, fu arrestato il 30 giugno del '44 e rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore dove si trovava nei prinii giorni di agosto, quando le autorità di occupazione compilarono una lista di 26 ostaggi da fucilare in segno di rappresaglia dopo gli attacchi delle forze partigiane.
Tra gli ostaggi in mano ai tedeschi figurava anche una donna, Giuditta Muzzolon, nata il 18 agosto 1897, che venne "graziata" e "trasferita in un campo di concentramento", come annunciò un comunicato del comandante della sicurezza della piazza di Milano. Di lei, però, non si hanno ulteriori notizie. Quindici ostaggi furono fucilati in piazzale Loreto il 10 agosto '44.
Enrico Castelli con altri 9 fu invece inviato in Germania. Lasciato il carcere di San Vittore, il gruppo arrivò con altri arrestati politici a Bolzano il 17 agosto, una settimana soltanto dopo l'eccidio dei 15 Martiri milanesi.
Il 7 settembre arrivò a Flossenburg (matricola 21.516), e di qui fu trasferito a Dachau (matricola 116.347) per essere infine destin all'Ausenkommando di Kot-tern. Liberato alla fine della guerra, rientrò in Italia giugno '45.
Negli ultimi mesi la malattia gli impedi di dipingere, privandolo della consolazione di una delle grandi passioni della sua vita.
Ai funerali del caro Castelli era presente una folta delegazione dell'Aned, guidata dal presidente Gianfranco Maris. Tra i presenti anche il compagno Eugenio Esposito che condivise con Castelli l'intero percorso, dalle liste degli ostaggi di piazzale Loreto fino a Dachau.