Un seminario nell'aprile scorso

Università di Pavia In cattedra il "professor" Belli

 

Chiamato a raccontare agli studenti la sua esperienza di deportato, egli è riuscito a realizzare molto di più: ha narrato con precisione, corredandola di dettagliati particolari, la sua vicenda umana e storica di deportato politico; ha mostrato, con l'ausilio delle diapositive, la ferocia e la bestialità delle condizioni in cui fu costretto a vivere nei campi di concentramento di cui fu "ospite".
Arrestato l'8 gennaio '44 e denunciato al Tribunale speciale di Torino, Ferruccio Belli venne infatti trasferito in luglio a San Vittore, in agosto inviato a Bolzano e di lì a Flossenburg e poi a Dachau, dove venne assegnato ai lavori forzati al Kommando di Kottern bei Kempten. Belli ha parlato ad un pubblico di studenti attenti ed interessati, che hanno colto l'importanza dell'occasione che veniva loro offerta e che al termine della lezione, hanno rivolto alcune domande, per capire e per approfondire gli argomenti.
Belli non è nuovo a questi incontri con gli studenti di scuole di ogni ordine e grado: l'accesso alla memoria diretta dei testimoni di quella irripetibile esperienza è un'opportunità che deve essere sfruttata al massimo; è davvero un privilegio poter stabilire un rapporto diretto con un "pezzo di storia", spesso estraneo ai ragazzi di oggi, attraverso la viva voce dei protagonisti e crediamo che i dolorosi e lucidi ricordi di Ferruccio Belli e di tutti i deportati sopravvissuti siano un contributo all'elaborazione e alla trasmissione di un sapere capace di dare un significativo apporto nella formazione di una responsabilità civile e di una coscienza collettiva.

Prof. Alessandra Fiori