"Crematoirs d'Auschwitz" di Jean Claude Pressac
B. V. |
ANED di Torino
In occasione del quarantennale degli scioperi
del marzo 1944 l'ANED torinese pubblicò un volumetto della sua
collana storica in cui erano raccolti una breve sintesi della storia degli
scioperi a Torino, alcune testimonianze e un contributo di ricerca sui
deportati operai. li libretto andò rapidamente esaurito, tanto
che si pensò ad una ristampa.
La giornata di studio dedicata agli scioperi per ricordare il cinquantesimo,
tenutasi a Torino il 7 marzo scorso, sempre per iniziativa dell'ANED e
con l'appoggio delle organizzazioni sindacali, ha consentito di delineare
con più precisione la proposta da tempo tra i progetti dell'ANED,
come si può vedere dal programma presentato dall'ANED nel novembre
1993. Si tratta di un libro che
faccia il punto sui risultati della ricerca storiografica e che contenga
anche le testimonianze più significative che sono state raccolte
in tanti anni. La scala dell'indagine non sarebbe solo locale, ma riguarderebbe
l'Italia occupata. Si verrebbe così
a colmare una lacuna grave nella storiografia dei movimento di liberazione
italiano che non ha dedicato un lavoro specifico né alla ricostruzione
né all'interpretazione dello sciopero, non andando molto più
in là delle valutazioni espresse a conclusione della lotta dei
lavoratori italiani. Una pagina straordinaria della nostra storia è
rimasta così, se non ignorata, certamente non valorizzata e soprattutto
non conosciuta come sarebbe giusto che fosse.
L'attenzione che la stampa straniera democratica dedicò alla
prova dei lavoratori italiani e, per converso, l'intervento che lo stesso
Hìtler ritenne di compiere per punire i lavoratori ribelli, basterebbero
da soli a sottolineare la rilevanza dei passaggio dei marzo 1944. La disponibilità
di nuove fonti documentarie è una garanzia di un'originale esplorazione
di un passato che trova nel presente molte ragioni di una conoscenza non
approssimativa. Per l'attuazione
dei progetto, oltre che la rete nazionale ANED, si pensa di ricercare
la collaborazione degli istituti per la storia della resistenza italiana,
dei ricercatori che vi fanno riferimento, oltre che di singoli studiosi
che si sono occupati su più versanti delle tematiche collegate
agli scioperi. La struttura dei volume potrebbe essere la seguente:
l. un saggio introduttivo che faccia il punto sulla ricerca storiografica e da raccordo tra i saggi dedicati alle realtà specifiche. 2. Una serie di saggi sulle località in cui si manifesta lo sciopero, ma anche sull'assenza di alcune aree significative (Genova, Biellese, Litorale adriatico). 3. Raccolta di testimonianze (scioperanti, partigiani, deportati, militanti). 4. Dati sull'andamento degli scioperi e sulla repressione. 1 tempi di elaborazione dei volume, se l'approvazione del progetto sarà rapida, potrebbero consentire l'uscita del volume stesso per l'anniversario 1995 degli scioperi. |