Cartina di Orientamento: com'è fatta?
Ogni carta/cartina è composta da una testata, da una parte grafica e da una (eventuale) Legenda.
  • Testata: contiene il TITOLO della cartina, e altri dettagli descrittivi, quali:   
    • Autore, Anno, Società di stampa, ecc...
  • Grafica: è la 'cartina' vera e propria, cioè un disegno, una rappresentazione dell'area in esame, descritta secondo precise regole cartografiche riportate nella 'legenda'. Sulla mappa sono sovrimpresse delle linee guida, in genere di colore azzurro, parallele ai bordi laterali della carta: rappresentano immaginarie 'linee' del campo magnetico terrestre, dall'andamento Nord-Sud (quando la carta sarà stata orientata);
  • Legenda, che può comprendere:
    • Scala (es.: 1:10.000 - in cui ad ogni unità sulla carta corrispondono 10.000 unità reali (es.: 1 cm carta = 10.000 cm reali = 100 m; oppure 1:5.000 - in cui 1 cm corrisponde a 5.000 cm=50 m; ecc...)
    • Simbologia (se presente)
Situazioni, problemi e soluzioni:
In pre-partenza:

sarà molto utile arrivare in partenza con alcune informazioni preliminari importanti.
a) aver letto il Comunicato-gara che informa delle novità non riportate sul 'Volantino' di gara [esempi: Comunicato / Volantino ] e anche sul 'tipo di partenza': normale o svedese;
b) aver consultato una qualche 'bussola' per sapere da che parte si trova il Nord [ v. uso bussola ].
   
Al momento del 'VIA':
appena presa la cartina di gara della nostra categoria, occorre fare 3 cose in rapida successione (quando sarai bravo le farai correndo...) che sono:
  1. ORIENTARE la cartina cioè girare la parte con il titolo nella direzione NORD (v. nota qui sotto)
  2. CAPIRE: DOVE SONO?
    • se la partenza è normale, sulla cartina mi trovo sul punto individuato da un TRIANGOLO ROSSO;
    • se la partenza è di tipo svedese occorrerà partire seguendo la via obbligata fettucciata (o comunque il sentiero dove mi trovo) che ci porterà dopo qualche decina di m ad una lanterna senza punzone: quello è il punto in carta corrispondente al TRIANGOLO ROSSO;
  3. DA CHE PARTE DEVO ANDARE PER LA 1' LANTERNA? ALT !!  FERMATI UN ISTANTE E RIFLETTI !!
'Orientare' la cartina: che significa?
Semplicemente girare la cartina in modo da portare la testata rivolta verso il Nord, che dobbiamo già sapere dov'è (bussola)!!
A quel punto la Cartina ci dice che: il NORD è dalla parte della Testata; il lato opposto alla testata, è rivolto a SUD; il lato destro è rivolto a EST e quello a sinistra è rivolto a OVEST. Inoltre: ogni linea guida rappresenta la direzione NORD-SUD, quindi anche i bordi laterali della cartina. Quindi, in partenza (TRIANGOLO ROSSO) e dopo che ho orientato così la cartina, tenendola ferma e guardandomi intorno dovrei esser capace di riconoscere l'ambiente circostante e la corrispondente mappatura in cartina; in particolare:
- se sto facendo una gara di CENTRI STORICI: dovrei saper riconoscere le strade e le infrastrutture che si dipartono dal punto dove sono (strada, piazza, portico, giardino, monumento, ecc...)
- in una gara nel BOSCO: dovrei saper riconoscere i primi elementi della morfologia circostante: sentiero, traccia, strada sterrata, area aperta, steccato, ecc.
Riconosciuto l'ambiente circostante, e 'letta' la linea che mi collega alla mia prima lanterna (segnata in carta), decido il percorso e vado, ricordandomi la 'scala' (es.: al 10.000, se la distanza da coprire è di 3 cm in carta, questi corrispondono a 3x100=300 m sul terreno, quindi circa 150 doppi-passi di corsa).

In gara:
A seconda che si tratti di una gara in Centro Storico o nel bosco, la tecnica sarà ovviamente molto diversa, ma il problema è sempre lo stesso: durante la corsa saper sempre verificare la 'realtà' con la 'cartina'.
Ad esempio, nelle gare di Centri Storici, dove si potrà fare a meno della bussola, sarà molto utile fare ragionamenti del tipo: dritto; al secondo incrocio a sinistra; dritto fino alla fine; a destra, dopo primo incrocio: portico a sinistra, lanterna angolo cortile, uscire, attraversare piazza, sottopasso a sinistra, 1' a destra, strada alberata, al 2° incrocio a sinistra, lanterna nell'aiuola, ecc. ecc...
Mentre nelle gare del bosco, dove la bussola è indispensabile, ci saranno utili tutti gli elementi morfologici che sapremo 'leggere' sul terreno (salite, discese, linee di livello, cioè in piano, avvallamenti, collinette, ecc...) e le eventuali 'facilitazioni' presenti, quali sentieri più o meno evidenti, recinzioni, oggetti particolari, margini di bosco, ruscelli e, ove possibile, la possibilità di andare 'ad-azimut', ecc... Anche saper valutare correttamente le 'distanze' percorse  è molto utile. Per far ciò possono esser utili trucchetti vari, dettati dall'esperienza personale, ad 
es. si possono 'contano' mentalmente i doppi-passi.
Conteggio doppi-passi
E' una tecnica semplice per la misura in tempo reale della distanza (percorsa o da percorrere). Esempio: se la lanterna è distante in carta 3 cm (al 10.000) ciò significa che dovrò correre per circa 150 doppi-passi (infatti: 3cm=3x100=300m; mediamente 1passo=1m, e quindi 300/2=150. Dopo 150 doppi passi sono appunto a circa 300m, e se ho saputo mantenere per bene la linea dell'azimuth, la lanterna dev'essere lì intorno (v. descrizione del punto-lanterna).
   
Spesso, poi, in gara sarà necessario ri-orientare la cartina, come sopra, e i problemi saranno gli stessi, perchè il concetto generale, molto semplicemente, è il seguente:

immaginiamo di sollevarci sopra il terreno di gara di un qualche centinaio di m e guardare l'area di gara; vediamo gli atleti, laggiù, piccoli piccoli fermi alla partenza. Poi, al via, si parte, e quel puntino (noi) comincia a muoversi sul terreno, il quale ovviamente non si muove.. ma per quel puntino (noi) l'orientamento è continuamente variabile: ad esempio andando dritti con azimut 38°N raggiunge la prima lanterna dopo 350 m; poi, cambiando direzione con azimut 104°N raggiunge la seconda dopo 145 m e così via...
Tornando grandi e 'reali': ad ogni nostra 'deviazione' in corsa, dovrebbe corrispondere un 'riallineamento' della cartina che teniamo in mano...
Ovviamente questa non è una  tecnica vincente, ma semplicemente una spiegazione di ciò che ci accade mentre ci muoviamo immersi nel terreno (stabile) con in mano una sua 'rappresentazione' più o meno esatta (mobile): sono due 'sistemi di riferimento' che stiamo confrontando: quello 'fisso' del terreno di gara, e quello 'mobile' rappresentato dall'orientamento della nostra corsa rispetto al 'Nord' stabile... Quando riusciamo a sovrapporre i due, con le tecniche sommariamente indicate, abbiamo il massimo dell'informazione: sappiamo in carta dove siamo (e lo verifichiamo guardando i particolari che ci stanno attorno) e sappiamo la direzione da prendere (azimut) per andare dritti alla prossima lanterna, oppure, se dritti è impossibile, sappiamo quale alternativa scegliere.





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