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SOS Stazione Centrale Fondazione Exodus Onlus 2000

Legale rappresentante Fondazione Exodus don Antonio Mazzi, Responsabile SOS Maurizio Rotaris

 Il servizio SOS Segretariato Sociale della Fondazione Exodus, e' stato inaugurato nel maggio '90 su un Protocollo d’intesa con le Ferrovie dello Stato e la collaborazione della Regione Lombardia. La decisione di installare un servizio d’ascolto ed orientamento per gravi emarginati sociali nella Stazione e' seguita ad un periodo d'osservazione e mappatura della zona da parte di un gruppo di Unita' Mobile del Gruppo Exodus, (1989) che vi rilevava un'altissima concentrazione di disagio e di grave emarginazione: emergenza per gli emarginati e invivibilità per i cittadini della zona.

Le funzioni prevalenti del servizio sono quelle d’ascolto, orientamento ed accompagnamento di persone in situazioni di grave disagio verso soluzioni migliorative e di recupero; un’azione di prevenzione terziaria mirata alla riduzione dei rischi di deriva sociale e sanitaria derivati da condizioni d'emarginazione sociale transitoria o cronica, associati prevalentemente all’abuso di stupefacenti ed alcol, alla malattia psichica e a gravi patologie.

Situazioni di disagio molto differenziate fra loro, ma accomunate da una generale condizione d’abbandono, di mancanza di assistenza, di lontananza da relazioni personali e sociali significative e forti, di migrazione e di distanza dai territori di appartenenza. SOS ha svolto inoltre funzioni di prevenzione primaria sui temi della grave emarginazione e della droga su altri gruppi sociali. Da sempre infine il servizio è stato impegnato nel lavoro di sensibilizzazione sociale contro l’emarginazione, attraverso tutti i mass media e con diversi strumenti di comunicazione. Obiettivi

Metodologia

Il servizio SOS e' composto da volontari, coordinati da un responsabile e da operatori, che si alternano su tre turni giornalieri:

dalle 10 alle 12 - dalle 14 alle 17 - dalle 21 alle 23 nei giorni feriali e il sabato dalle 14 alle 17.

Il servizio SOS si presenta come centro di ascolto aperto, a bassa soglia, senza filtri all'ingresso e senza richiesta di contratto terapeutico o progetto educativo.

Durante i colloqui d’aggancio si cerca di individuare la problematica e la richiesta d’aiuto; il contesto relazionale e' orientato all'accoglienza; nei successivi si tenta di svolgere una funzione di orientamento e di consiglio per trovare con la persona le soluzioni idonee. Nella fase di individuazione dei bisogni e dei problemi si cerca di dare risposte in tempi utili, secondo le emergenze, le valutazioni dei casi e la disponibilità delle risorse. La preparazione e la formazione degli operatori deve riuscire ad individuare gli interventi di reale beneficio per la persona e quindi valutare le linee più opportune da seguire per procedere a passaggi di percorso migliorativi e di recupero. L’efficacia degli interventi si scontra spesso con l’assenza di risorse della rete.

Le gravi problematiche socio-assistenziali e sanitarie rilevate nell'intervento di SOS, hanno evidenziato nodi critici che hanno richiesto il coinvolgimento d’istituzioni ed enti, in funzione di ipotesi di soluzione e di miglioramento; pertanto SOS si e' attivato in numerosi contesti interistituzionali con funzioni di sensibilizzazione e consulenza sulle problematiche evidenziate.

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