"Club World Italia"

Spiritologia

 

Ara Fides

 


     Spiritologia

Hermas

(Pubblicata il l'8 Settembre 1998)
Direttivo Insieme
in difesa della dignità
Umana e Civile dell’Uomo
Hermas:
una Proposta di motivata
Associazione maschile
sostenuta anche da molte donne
più evolute e felicemente donne

 

Da un’indagine conoscitiva sulla spesso svilita, usurpata e piegata condizione dell’uomo contemporaneo nei rapporti di Famiglia e di Coppia, promossa e coordinata da “Club World Italia” e “Ara Fides”.

Con stretto riferimento a condizioni riscontrabili nei Paesi più evoluti dell’Occidente.

 Per Nuova Coscienza “Terzo Millennio” invito a riflessioni e dibattiti

sulla ormai endemica crisi di intesa sentimentale uomo-donna

Denuncia delle più comuni sofferenze e recriminazioni per la definizione di un giusto e rispettoso rapporto uomo-donna, che non mortifichi e non leda la Dignità dell’Uomo, sia esso: Figlio, Collega, Marito, Padre o Compagno.

 Il non rispetto dei più cari affetti, dei diritti umani e delle scelte di ruolo del maschio, nella Famiglia e nei dintorni sociali – da parte di tal genere snaturato di donne  – non solo lede la Dignità propria dell’uomo; ma fa di queste donne un pericoloso fronte anche di turbamento psicologico, di abbattimento morale e di disgregazione sociale.

 1° Rapporti liberamente erotici - Donne spregiudicate che eccitano la sessualità maschile con movenze erotiche e lusinganti esibizioni del corpo, tanto per divertirsi delle reazioni del maschio nel poi negarsi; non soltanto sviliscono la dignità dell’uomo - ma sono spesso la causa scatenante di delittuosa violenza sessuale - anche su altre donne che non c’entrano.

Si sa, che la sessualità maschile (specie in soggetti rozzi, istintivi) è una strapotente forza vitale, facile da eccitare ma dalle conseguenze imprevedibili, qualora venga smaccata e impedita a sbollirsi, prima di raggiungere l’acme fisiologico.

 “Solo il soffuso fascino del pudore tiene controllatamente a briglia la smania dei sensi e attrae uomo-donna ad incontrarsi nell’anima”.

“Quale sia l’esibizione provocantemente erotica – fuori da non condizionato rapporto sentimentale – è Prostituzione! Tanto sulla strada, che al riparo nel privato – non è la domanda del maschio ad alimentare crescenti perversioni sessuali e mercato del sesso”; bensì l’offerta variamente pubblicitaria.

E in altri casi, è l’offerta più dissimulatamente adescante e sottilmente intrigante.

Brevi Considerazioni

Per il mercato del sesso, occorre non tacere che grazie all’amorale, osceno supporto coadiuvante della Stampa pornografica – e relativa oggettistica dei sex shop - ne consegue rovinosamente di banalizzare e inficiare persino pur già collaudati soddisfacenti rapporti sessuali di coppia.

Quindi effetti solo secondariamente attribuibili a spregiudicati, pubblici adescamenti del sesso – da parte di disgraziate e disgrazianti donne di piacere – inviate a far mercato sul marciapiede, da sordidi, ignominiosi “Papponi” dediti allo sfruttamento.

“Fare all’amore” - tranne che il Vocabolario non scada nel consentire aberranti accezioni alla parola Amore – non significa affatto fare sesso in squallidi, turpi sceneggianti amplessi che spesso fanno rima con “cesso” !

Quindi fare all’amore “viene ben diversamente significare lo scambiarsi di baci, carezze e sia pure di eccitanti tenerezze”, ma sempre comunque in sublimante sintonia di vera e sincera intesa nei sentimenti.

Adescanti Fanciulle del sesso a pagamento sulle strade, non sono che l’ultimo, più innocente ganglio, dell’utilistica catena di organizzazione: Vizio - Droga – Prostituzione.

 

Il Terzo Sesso – Tra uomo e donna non soltanto l’ormai più che conclamato e riconosciuto polo dei Gay, ma il Terzo Sesso.

Quello non mentibile e non ingannabile degli Ermafroditi, aventi geneticamente in sé la mitica ambilenza uomo-donna.

Ma mentre per quanto riguarda genericamente i Gay – già piuttosto mal tollerati da certe donne – che tanto per non dire, ne soffrono la presenza e la proposta alternativa.

Qualora venga evidenziarsi l’esistenza autosufficiente di quella rara sintesi dei sessi uomo-donna, che sono gli Ermafroditi - succede che siano soprattutto queste certe donne – a scagliarvisi contro sprezzantemente.

“Hei, non sei uomo, non sei donna, non sei Lesbia, non sei Gay e non sei neanche Transex; ma allora, cosa sei ? Capisci caro/cara che mi trovo troppo imbarazzata a presentarti ai miei ospiti …

Come pure in altre più aperte circostanze : Sho, sho… stai alla larga … tu coso … – che mi fai impressione. Non avrai mica il sesso degli angeli ?!”

Infatti che se la Cultura e le Scienze antropologiche cominciassero a far balenare la possibilità di un futuro “Terzo Sesso” – libero e incontaminato da attrattivi condizionamenti eterosessuali; l’Ermafrodito rappresenterebbe veramente la peggiore minaccia di perdita di potere per certe donne.

Dato che il maschio potrebbe prima che poi, svegliarsi ad intendere la componente metafisica del sesso.

D’altronde, come già si sa in essere il “Terzo Sesso” su altri Pianeti, dove  vicendevole orgasmo ultrafisico – si eccita e appaga nella pura contemplazione della bellezza e di sentimenti puri – non già tra le spire di viscidose bramosie sessuali; non soltanto di certe donne, ma altrettanto di certi uomini; sozzi sino al midollo dell’anima.

Perciò conseguendone che gli uomini (o maschi) potrebbero cominciare a sperare – di potersi finalmente liberare della schiavizzante attrazione del fare sesso - impellente come una pisciata; quindi per cui rendendosi sempre meno disponibili a perdere la testa – facendosi tirare per il pene da certe donne…

 

Rapporti sentimentali - Arti di seduzione estetica e creatività nel gioco dei sentimenti, fanno bello l’amore; ma nella serietà di un vero e sincero rapporto d’amore.

Ma stesse arti leziose di cui le donne ben si sanno maestre – possono divenire un vero attentato alla Dignità dell’uomo, alla fiducia nei sentimenti e nella stessa vita - quando certe donne di ventura, se ne servono scaltre, solo per ingannare e irretire il maschio.

 Sicuro che vi sarebbero ben meno casi di perversione, morbosità erotica, violenza sessuale e persino di Pedofobìa - se la donna fosse più sincera e fidata amica del cuore dell’uomo. Rinunziando a scherzarvi con tanti trucchi e infingimenti – vòlti soltanto al calcolo di accalappiarsi il maschio. O peggio vòlta ad infliggere emblematicamente al maschio, punitiva castrazione psicologica.

Serve l’educazione sessuale nelle Scuole ??

Se intesa a far conoscere la fisiologìa genetica e funzionale degli organi riproduttivi e a mettere in guardia contro possibili contagi di AIDS e malattie veneree – certamente Sì.

Peraltro basterebbe insegnare che l’amore Lui-Lei - deve necessariamente indursi e nutrirsi nel rispetto umano e nella fidata sincerità dei sentimenti. Sicuramente in grado di suscitare dolci, sane e creative pulsioni erotiche ben più del Viagra.

 

In Famiglia e nella Convivenza - Costitutivamente la donna è la “Shakti” la forza propulsiva e di complemento dell’uomo - sia in senso vitale che Spirituale.

Sicché, sani rapporti di coppia, vertono indubbiamente su vero amore !

Ovvero sul rispetto umano, sulla reciprocità e sulla parità nella diversità.

Mentre quando la donna, profittando del sentimento - pretende di primeggiare sull’uomo con dispotismo mortificante - diviene la peggiore nemica dell’uomo.

Ne distrugge la Dignità - ne spegne la virilità e ne fa un burattino da esibire - svuotato della forza interiore e di ogni altro più valido attributo umano.

L’uomo fatto oggetto di svilenti critiche e insulti innanzi ai figli, ai parenti o agli amici – non si sente più uomo – ma un fantomatico qualcosa di troppo.

Di qui lo schiacciante avvilimento e la dolente perdita di identità dell’uomo (scadimento caratteristico, specie tra i più sensibili maschi del nostro mondo, cosiddetto più civilizzato) pertanto facile a sfociare nell’impotenza; in stati depressivi, malattie psicosomatiche o quanto peggio in insane devianze e perversioni sessuali.

Nei dintorni di amici e stretti parenti - Feroci attentati alla Dignità e a alle radici affettive dell’uomo, vengono con ormai noncuranza da certe donne - che una volta sicure di avere soggiogato sessualmente il maschio – prendono a manovrare per tirarlo esclusivamente sul loro versante di parentela; spesso inventando falsità per allontanarlo dagli amici e persino dai più cari affetti della Famiglia di origine, quali: madre, padre e fratelli !

Ma in primis la rejetta è la Suocera. Specie se non più con il fularino nero in testa – ma moderatamente ancora presentabile e valutabile per consapevoli non facili trascorsi di vita che rafforzano la personalità e fanno Saggezza.

Perciò non raro – che giovani o meno giovani mogli e compagne di loro figli, ardiscano sollevarsi gelose. Gelose sino a dimostrarsi esse stesse le vere Suocere, nel senso più comunemente spregiativo.

Quindi tanto varrebbe cambiare questo ormai logoro e ambiguo termine “Suocera” in “Bis-mamma” quantomeno ben più in accordo internazionale con men caustiche dizioni: “Belle Mère” e “Mother in law” – che rispettivamente in francese e inglese significano: Bella madre e madre acquisita per legge.

Addomesticare e privatizzare l’uomo: marito o compagno, è certo tra le più crudeli astuzie di certe donne – che purtroppo funzionano – specie quando viene scattare l’ultimatum: “O tagli con i tuoi amici e tuoi di Famiglia – o sono io a tagliare con te”.

- “E senti bene – che fin quando non ti decidi, niente Sesso !”

Sì, non raro funzionano specie questi ricatti del sesso, ma l’uomo imprigionato comincia a soffrire l’ansia della solitudine interiore, oltre al crescente pungolo di rimorsi e rimpianti.

Pertanto, anche se il matrimonio o la relazione continueranno apparentemente come prima, sarà di certo la fine dell’amore.

E perché “Al di là delle obnubilanti nebbie dell’innamoramento, solo il rispetto e l’amore per cose e persone più amate da colui o colei che ama, fanno strada lunga e sicura a veri sentimenti d’amore”.

 

Retroscena in vista della Separazione - Poiché ormai tristemente di costume che molte donne vengano esortate dalle stesse madri a comunque prendere marito non oltre i trent’anni, badando più al calcolo che all’amore. Tanto che se poi non va come si vorrebbe, c’è sempre facile e spiccia la Separazione – ben più valendo lo status di Separate, o Divorziate – piuttosto di scadere etichettate “Zitelle”.

Orbene date queste premesse, già in “vizio di consenso” ne consegue che non appena certe donne si sentano conseguentemente realizzate con la nascita di un figlio, il marito e il matrimonio cominciano ad essere di troppo.

Quindi per cui i primi screzi - che vengono vieppiù accentuarsi in futili rimproveri del genere: “Ma quanto ci stai in bagno, e perché non ti siedi a far pipi per non sgocciolare intorno” - “Te lo avevo detto, ma non sei ancora andato a pagare le bollette !”

“Non pulisci i piedi prima di entrare, guarda che impronte sul pavimento”

“Ma possibile che quando ti cambi, lasci sempre tutto in disordine?”

Ma eppoi, crescendo l’insofferenza per il malcapitato marito e per i vincoli del matrimonio, arrivano le accuse pesanti che sfociano in furiosi litigi: “Già, tu lavori in ufficio, ma al bambino (o ai bambini) sono solo io che ci penso” – “E poi quando non viene la colf, sono ancora io che devo pensare alla casa” - “Tu seduto in ufficio, sei sempre stanco, ma io cosa dovrei dire io …” - “Mai che da parte tua vi sia un po’ di comprensione” – “E le coccole … non capisci che io sono qui sola tutto il giorno, ma chi me le fa le coccole!” – “E poi non vali niente neanche a letto” – “Basta! Basta! non ce la faccio più a continuare questa vita, se continui così, meglio la Separazione.

Non sento più niente per te …    Anzi, vado subito domani per la Separazione.

Ma scordati di avere affidato il bambino (o i bambini). Li ho fatti io, e sono stata più io, non tu con loro, giorno e notte.

Di fatto tutto programmato, forse già da prima del matrimonio, il passo della Separazione.

Ma l’ingenuo marito e padre non lo sa, e non vorrebbe mai crederci.

Così s’appresta inconsapevole “agnello sacrificale” innanzi al Giudice, che in breve gli comunica la cruda sentenza di Separazione con affidamento del figlio (o dei figli) alla ormai amata-odiata moglie, per le ignominiose falsità con cui è riuscita a screditarlo come marito e come padre, pur di avere lei affidati i figli.

Solo rimanendogli un ultimo colpo di forza fuori dall’aula, per gridarle contro “Jena, Jena ridens”!

Dopo di che, la vita continua – e per amore, amore del figlio (o dei figli) possibilmente continueranno anche le battaglie legali.

Ma infine cosa rimane dopo questo cinico baro e crudele attentato contro la dignità dell’uomo, ma che soprattutto pugnala a morte il cuore dell’uomo ?!

 

Gravidanza Inattesa - Lui e Lei si incontrano, stanno bene insieme, dicono di amarsi e continuano a frequentarsi. Onestamente lui pensa che se lei rimanesse incinta, potrebbero sposarsi o convivere anche da subito, avendola già presentata in casa.

E lei, avendo presentato lui ai Suoi, come usa adesso per far capire che si tratta di un rapporto serio.

Si frequentano da un anno e lei veramente rimane incinta! Ma mentre lui va al settimo cielo per la bella notizia, lei non ci sta a portare avanti la gravidanza e lo avverte che ha deciso di abortire.

Siamo alle solite: “L’utero è mio, decido io” – senza minima considerazione per l’uomo, che quando veramente ama, vive egli stesso con la donna amata, qual sorta di gravidanza mistica, virtuale.

Inutile dire e spiegare, lei va, abortisce e torna sollevata di non portare più in grembo quel compromettente fastidio.

Lui viene preso da un esaurimento nervoso, ma lei non riesce a collegare i fatti.

Nessuno le ha mai detto e spiegato - che quando due si amano, il figlio concepito appartiene per diritto d’amore ad entrambi - e che disfarsene contro la volontà del Compagno, è come strappargli un germoglio di vita dal cuore.

Un’offesa mortale per la dignità dell’uomo, che mai più proverà per la donna gli stessi sentimenti, perché con il bimbo rimandato al cielo, se ne sarà andato anche quel bell’amore.

In Uffici e ambienti di lavoro - Lei già di categoria tra certe donne, arriva a presentarsi per l’annuncio “Cercasi Segretaria” – castigatamente in tailleur o in abiti semi lunghi da monachella.

Ma non appena assunta in prova, non tralascia di mettersi sculettante in minigonna, sino a quasi rovesciare le tette addosso al suo “Capo” quando gli si mette da dietro in attesa che firmi la corrispondenza.

In breve, il merlotto, comincia ad avere sempre più considerazione per questa intelligente, premurosa segretaria, che riesce a capire ciò che lui vuole  o deve fare, senza bisogno di tante spiegazioni.

E in breve, il merlotto, comincia a pensare che trattasi di una creatura angelica, lì approdata per segno del destino.

Si sa che il Capo è sposato e che vive regolarmente in famiglia con moglie e figli.

Ma che importa, anzi, è ancora più stuzzicante l’avventura. Sicché in breve, ad altre giuste mosse, lui l’abbraccia, la bacia e prende a rivelarle confidenzialmente quanto sia poco compreso da sua moglie.

Naturalmente diventano amanti e la famiglia va a rotoli.

E lui, il merlotto, va ad abitare con lei, che però non si contenta di convivere una vita agiata. Vuole anche concrete assicurazioni per il suo futuro di Compagna, non tanto tutelata dalla legge.

Sì, lui vorrebbe, ma in primis ha dei doveri di esborso economico per la famiglia; sicché viene per forza di cose mantenersi un po’ tirato.

Ebbene, Lei se ne va, lo pianta in asso e prontamente si presenta per altro annuncio “Cercasi Segretaria”….

In altri casi, trattandosi di faine attempate, non funziona l’avvenenza – ma l’astuzia – contro la dignità e professionalità dell’uomo, ovvero dell’odiato maschio.

“Toc Toc… Permette Direttore … Mi scusi tanto, ma io mi sento ormai parte di questa azienda, e proprio non ce la faccio a tacere su certe omissioni e impropri comportamenti che la danneggiano. Guardi, non vorrei fare nomi, ma se lei me lo chiede ….

Si purtroppo debbo dire che il dottor tale e l’addetto tale – hanno detto …….. e non hanno fatto questo e quello ……….

Così in breve, l’impiegatuccia “faina” verrà promossa di tutta fiducia ai piani alti; mentre il dottor tale e l’addetto tale, messi fuori competenze a regime controllato.

Senza onestamente a riuscire a capirne il perché !

Ma il perché c’è. Eccome ! in tal genere di donna “faina”.

P.S. Il riporto di queste denuncie non vuole affatto significare sorta di aggressivo “Neo-Maschilismo” contro le donne – in rivalsa a quale fu ai tempi il “Femminismo” - ma vuole anzi porre in risalto quante e quante meritevoli donne e madri – a confronto con certe altre donne, che ormai non hanno più nulla di valido compensativo che possa interessare l’uomo. Ma è tempo di cambiamenti epocali che attingano forza dalla Spiritualità intrinseca e da una ben più evoluta coscienza civile di Cittadini del Mondo, che diano un senso all’entrante “Terzo Millennio”.

Infine dovendo riscontrare anche l’indegna esistenza di tali uomini: Compagni, Mariti e Padri – che per brutale natura incolta, rozzezza di sentimenti, ben quadrati calcoli o per patologici disturbi della personalità – fanno più che rovinosamente il paio con certe donne; divoratrici della dignità e delle più alte ragioni di vita dell’uomo.

Referente per relazioni pubbliche

la Scrittora-Poeta e Spiritologa – Vittoria Sanvito

 

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