Selezione della produzione libraria più recente

La memorialistica dei Lager nazisti

E' praticamente impossibile segnalare tutta la produzione libraria - memorialistica e saggistica - dedicata ogni anno in varia misura ai Lager nazisti. Di seguito indichiamo soltanto alcuni tra i tanti titoli, con il solo scopo di fornire ai lettori una guida essenziale per muoversi in questo mare.

 

Lidia Beccaria Rolfi e Bruno Maida
Il futuro spezzato. I nazisti contro i bambini.
Giuntina, Firenze, 1997. Pagg. 218, lire 24.000.
Poche parole per dire di un libro tra i più toccanti che si possano leggere. Lidia Beccaria Rolfi lo tenne per 20 anni in un cassetto, forse non riuscendo a superare lo strazio de!la ricerca. Un lavoro che aveva avuto l'incoraggiamento e il plauso di Primo Levi, che l'autrice riprese con l'aiuto e la collaborazione di Bruno Maida. Queste pagine, scrisse Primo Levi, sono "nutrimento vitale per chi si proponga di vegliare sulla coscienza e sull'avvenire del mondo". Un libro da inserire in tutte le biblioteche.

 

Roberto Camerani

Il bel sogno. Amare dopo lo sterminio. Ed. Monti, Saronno, 1998. Pagg. 118, lire 16.000
Il racconto di un testimone che da tanti anni non si stanca di raccontare, di spiegare alle nuove generazioni la sua esperienza di ex deportato. Arrestato giovanissimo in casa, nel dicembre del '43, prima ancora di riuscire ad aderire a una banda partigiana, Camerani riuscì a sopravvivere a 15 mesi di torture a Mauthausen. Un'esperienza che non ha spento il suo amore per la vita. Un messaggio di pace e di speranza.

 



Marta Ascoli

Auschvvitz é di tutti. Lint, Trieste, 1998. Pagg. 82, lire 16.000
Il racconto, scritto a oltre 50 anni dai fatti, della terribile esperienza di Marta Ascoli, deportata a 17 anni alla Risiera di San Sabba e di lì ad Auschwitz e a Bergen Belsen. Un impegno, come ammette l'autrice, rimandato per tanti anni, ma assolto con piena coscienza "prima che l'oblio faccia dimenticare - con la scomparsa degli ultimi sopravvissuti - ciò che sono stati i Lager nazisti e il genocidio del popolo ebreo".

 

 

 

Paolo Stacchini
"Un uomo", Angelo Travaglia. Vita non degna di vita nei campi di sterminio nazisti. Edizioni Stilgraf - Vicoforte. 1997, pagg. 166.
La testimonianza di un sopravvissuto ai campi di Flossenbürg, Hersbruck e Dachau. Il racconto di un testimone che ha mantenuto l'impegno di raccontare "finché avrò fiato".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Theo Richmond

Konin
Instar libri, Torino 1998, pagg. 734, lire 45.000
Che dire? Un capolavoro. Richmond é figlio di un ebreo emigrato da Konin, cittadina polacca sede di una plurisecolare comunità ebraica. I genitori dell'autore si trasferirono in Inghilterra (il cognome del padre, prima della
anglicizzazione, era Ryczke) pochi anni prima del conflitto e scamparono cosi allo sterminio nazista e all'annientamento della comunità ebraica del loro paese. Dei circa 3.000 ebrei di Konin degli anni precedenti l'invasione tedesca, solo poche decine si sono salvati. E a Konin oggi non vive più alcun ebreo. Theo Richmond ha rintracciato uno a uno i superstiti dello sterminio, ricostruendo tassello dopo tassello la fotografia di una comunità operosa, colta un attimo
prima dell'Apocalisse. Rivivono cosi i rabbini, i barbieri, i sarti, le ragazze, i bambini di Konin, con i loro giochi, i loro drammi, le loro speranze, le antiche abitudini, l'eterno confronto tra laici e ortodossi. Solo contro il tempo che tutto cancella, l'autore riesce nell'impresa "impossibile" di restituire un volto e un'anima a una comunità che Hitler ha cancellato, dipingendo un affresco monumentale e vivissimo. Grazie a questo libro che si legge come un romanzo, la comunità ebraica di Konin resterà per sempre viva.
Un libro davvero preziosissimo e straordinario, che conferma che é ancora il tempo di scavare, di ricercare, di documentare, di testimoniare. Un impegno che attende le generazioni dei figli e dei nipoti, nel ricordo delle vittime di allora.

 

Adele Campione
Il ragazzo che fuggì da Vienna. Mursia, Milano, 1997, pagg. 226, lire 25.000
L'autrice ha raccolto per anni le testimonianze del dottor Hans Preis, nato a Vienna, fuggito da ragazzo dopo l'annessione dell'Austria nel Terzo Reich e infine arrestato per attività antifascista a Milano e deportato a Mauthausen.
Una vicenda straordinaria raccontata in modo vivace e essenziale: un libro che avvince.

 

 

 

 

Franco Cosmar
Due storie, una vita
Edizione a cura dell'istituto scolastico Aldini-Valeriani di Bologna. 1997, pagg. 74
Il racconto-testimonianza di un partigiano friulano, dai monti fino a Mauthausen.

 

 

 

 

 

 

Mario Tagliacozzo
Metà della vita Ricordi della campagna razziale 1938 - 1944 Baldini Castoldi, Milano, 1998, pagg. 354, Lire 30.000
Il diario di un ebreo romano negli anni della persecuzione razziale. Tagliacozzo difende e nasconde la sua famiglia, teme per il suo patrimonio, attraversa indenne la bufera, in mezzo a mille sacrifici con l'aiuto di moltissimi semplici cittadini che si prodigano per nasconderli e per proteggerli. Un testo originale, premiato al concorso per il diario inedito di Pieve Santo Stefano. Iscritto al Fascio, geloso del suo decoro borghese, Tagliacozzo non é un eroe né uno spirito di combattente. Il suo racconto é tanto più efficace proprio per questo.

 

 


Bruno Maida (a cura di)
Un'etica della testimonianza. La memoria della deportazione femminile e Lidia Beccaria Rolfi
Consiglio regionale del Piemonte, Aned, Centro studi Amici del triangolo rosso, Franco Angeli. 1997, pagg. 82, lire 12.000.
Gli interventi al convegno torinese del 1996 sulla deportazione femminile nei Lager nazisti, fortemente voluto da Lidia Beccaria Rolfi, a poca distanza dalla morte. In appendice interviste alla stessa Rolfi e due saggi di Bruno Maida e Anna Bravo. Un testo che ha fatto luce su un'area fino ad allora alquanto oscura della storiografia.