Sessanta iscritti al primo seminario residenziale per docenti nell'ex campo nazista

Studiare Auschwitz per poterlo insegnare

Il Museo Monumento al Deportato di Carpi è, da tempo, punto di riferimento per la sua attività didattica che da sempre si è posta, come primario tra i suoi obiettivi, quello di suggerire agli insegnanti nuovi e più efficaci strumenti per la trasmissione della memoria storica della deportazione. Gli stessi insegnanti ci hanno aiutato ad elaborare proposte educative nel comune intento di accorciare le distanze tra scuola e realtà, in modo che il recupero della memoria storica si possa tradurre in forme di partecipazione attiva ai problemi del presente.
A questa esigenza ha concretamente risposto il "Viaggìo ad Auschwitz, studiare per ricordare", primo corso di aggiornamento residenziale per insegnanti, approvato dal Provveditorato agli studi di Modena, svoltosi ad Oswjecim (Auschwitz) dal 4 all' 8 settembre 1998. Organizzato dal Museo Monumento al Deportato di Carpi, grazie al contribuito dell'Anpi di Carpi, della Fondazione ex Campo Fossoli e dell'Aned di Bologna, il corso ha visto l'inattesa adesione di un numero così consistente di iscritti da indurci ad apportare alcune modifiche organizzative ad un viaggio che, pensato per 30 persone circa, ne ha infine coinvolte 60: un vero successo, visto che i costi gravavano totalmente sui singoli partecipanti.
Un dato interessante è stata l'estrema varietà di provenienza geografica e di esperienze professionali che ha caratterizzato i partecipanti : oltre agli insegnanti hanno infatti aderito all'iniziativa molti rappresentanti di istituzioni culturali e semplici interessati da diverse città italiane. Nonostante ciò si è da subito instaurato un clima di grande affiatamento che ha sempre visto il gruppo molto unito e che ha favorito un fruttuoso confronto tra realtà diverse. Molti visitavano il campo per la prima volta e hanno espresso pareri decisamente positivi su una esperienza che li ha arricchiti a livello personale e ha saputo fornire molti spunti di riflessione da trasferire nella loro professione di insegnanti ed educatori in genere.
Il corso non ha previsto unicamente la visita alle aree del sistema concentrazionario di Auschwitz-Birkenau, ma anche incontri e approfondimenti serali sotto forma di relazioni e dibattiti. I nostri accompagnatori / relatori hanno contribuito in modo determinante alla buona riuscita del corso. Ci siamo avvalsi infatti della collaborazione di Marcello Pezzetti, ricercatore presso la Fondazione Centro di documentazione ebraica di Milano (Cdec), e di Francesco Maria Feltri, storico che da anni collabora con il Museo al Deportato in veste di consulente scientifico e responsabile dell'aggiornamento degli insegnanti. Ma l'iniziativa è stata resa davvero unica grazie alla presenza di Shlomo Venezia, uno dei pochissimi sopravvissuti che a Birkenau fece parte di un Sonderkommando, gruppo di prigionieri costretti ad incenerire i corpi delle vittime eliminate nelle camere a gas. La visita al complesso di Auschwitz-Birkenau è stata condotta proprio da Shlomo Venezia, che ha rievocato con molto rigore la sua terribile esperienza e da Marcello Pezzetti che ha fornito un quadro aggiornatissimo delle ricerche che la Fondazione Cdec di Milano sta conducendo sul Lager e ha corredato la sua spiegazione con una ricca documentazione fotografica proveniente dall'archivio della Zentralbeileitung, l'organismo nazista preposto alla costruzione del campo. Grazie a queste "guide" d'eccezione ci è stato anche possibile visitare aree di estremo interesse, normalmente escluse dall'itinerario di visita al campo. Dopo cena, nello stesso albergo dove alloggiavamo, si sono svolti incontri, curati da Francesco Maria Feltri, sui fondamentali nodi storiografici nello studio del processo di sterminio nazista.
Per documentare in modo più completo l'attività svolta durante il corso, abbiamo voluto che fosse girato un video che potesse raccogliere i momenti più significativi di questa esperienza. Le riprese sono state effettuate da Giuseppe Paleari della Biblioteca civica di Nova Milanese, che da anni è impegnato nella raccolta di testimonianze sulla deportazione e ha al suo attivo molti cortometraggi su questo tema. Le spiegazioni, le testimonianze, ma anche i commenti e i lunghi silenzi dei partecipanti sono tutti qui, in questo video di cui stiamo completando il montaggio e che presto sarà disponibile accompagnato da un fascicolo che suggerisce alcune modalità di utilizzo a scopo didattico di questa esperienza. Il principale obiettivo del "Viaggio ad Auschwitz" è stato quello di proporre una approfondita analisi di quel luogo e del meccanismo dello sterminio organizzato dai nazisti. E'chiaro, infatti, che per porre in primo piano la funzione della memoria come veicolo per la trasmissione di valori universali è necessario approfondire una conoscenza dei fatti storici che abbia nel rigore della ricerca il più elementare dei suoi presupposti. Ben lungi dal rappresentare un punto di arrivo, questa esperienza ha avuto il merito di fornire ai partecipanti spunti di riflessione e di dibattito, che saranno sviluppati dall'attività didattica e culturale che il Museo al Deportato sta già elaborando per il prossimo anno.

Roberta Gibertoni