I ragazzi di Legnano visitano i campi

L'Anpi di Legnano, sezione "Mauro Venegoni" con il patrocinio dell'amministrazione comunale anche quest'anno ha organizzato il pellegrinaggio ai campi di sterminio nazisti di Dachau, Gusen, Ebensee, Castello di Harthein. A questa iniziativa sono stati invitati a partecipare i presidi e una rappresentanza di allievi meritevoli delle scuole medie superiori. La delegazione legnanese, con il gonfalone della Città, ha concluso il pellegrinaggio partecipando alla commemorazione a Mauthausen, il 4 maggio 1997. Gli studenti dell'istituto Ipsia e istituto Itis "A.Bernocchi" di Legnano, che hanno preso parte a questa iniziativa, hanno allestito una mostra fotografica per dare ai compagni che non hanno partecipato, l'opportunità di conoscere alcuni luoghi teatro di avvenimenti drammatici che hanno caratterizzato un periodo di storia europea.
Hanno così tenuto vivo il ricordo di coloro che conclusero la propria vita in circostanze così agghiaccianti, affinché alla violenza e alla sopraffazione possano essere effettivamente sostituite la pace, la tolleranza e la comprensione fra i popoli.
Franco Landini
presidente della sezione Anpi

 

Dal Canavese alla Risiera e a Basovizza

L'attività dell'Associazione Canavesana per i valori della Resistenza che opera di concerto con l'Aned di Torino si è arricchita di un'altra esperienza effettuando il 29 e 30 novembre scorsi un pellegrinaggio nella memoria, in luoghi significativi della nostra storia contemporanea. Sono stati visitati prima la Risiera di San Sabba a Trieste unico campo di sterminio nazista esistente in Italia, la foiba di Basovizza, dove giacciono anche molti antifascisti italiani, ed infine in Slovenia il Museo e l'Ossario di Caporetto, teatro della terribile disfatta italiana della Prima Guerra Mondiale.

 

Montelupo Fiorentino ricorda i suoi deportati

Nella Sala Consiliare del Comune di Montelupo Fiorentino si è tenuta la cerimonia in ricordo dei deportati che parteciparono agli scioperi del marzo '44. A cinquantaquattro anni esatti da quelle giornate, l'8 marzo alla presenza delle autorità cittadine, dei confaloni dei Comuni dell'Empolese, degli ex deportati, tra i quali Aldo Rovai, unico superstite ancora vivente tra quelli di Montelupo.
Il sindaco Marco Montagnani ha collegato l'importanza della memoria di quella tragica esperienza alla necessità che la stessa venga consolidata a difesa e supporto della nostra democrazia. E come questa memoria sia base della conoscenza storica delle giovani generazioni.
Concludeva la cerimonia l'intervento di Aldo Pavia che portava il saluto dell'Aned e quello del presidente nazionale, Gianfranco Maris e sottolineava l'importanza di questi momenti di incontro tra i protagonisti dell'Antifascismo, della Resistenza e della Deportazione specialmente in questi giorni che vedono e registrano una diffusa e palese volontà di rimozione aggredire i valori e le conquiste della lotta di Liberazione.
Richiamandosi ai tre momenti caratterizzanti dell'Aned "testimoniare, ricordare, affermare", Pavia rivendicava all'Aned il diritto/dovere di richiamare il nostro Paese ai principi della Costituzione, di respingere ogni tentativo di revisionismo, ogni volgare tentativo di "criminalizzare" idee, uomini e pagine della storia democratica del popolo italiano.
Riaffermando come non possa essere possibile alcun parallelismo tra democrazia e totalitarismo, tra libertà e dittatura, tra convivenza civile e regimi che la stessa negarono, seguendo un tragico cammino fatto di violenza, di intolleranza e di razzismo.
Con un ricordo particolare, infine alle donne deportate, la cui vicenda fu particolarmente lacerante in deportazione come il ritorno alle loro case ed ai loro affetti.

 

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