Anche lei era nella lista dei Quindici Martiri di piazzale Loreto
Arrestata a Milano il 20 luglio 1944, scampò
per un soffio alla fucilazione. Fu deportata Nel '68 ricevette una medaglia d'argento |
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Sull'ultimo numero del "Triangolo Rosso" (nov. 97) è
stato pubblicato un articolo a pag. 17, relativo al decesso di Francesco
Castelli, a Milano. Ad un certo punto dell'articolo si dice "tra
gli ostaggi in mano ai tedeschi figura anche una donna, Giuditta Muzzolon
nata il 18.10.1897, che venne graziata e trasferita in un campo di
concentramento, come annunciò un comunicato del comandante
della sicurezza della piazza di Milano. Di lei, però, non si
hanno ulteriori notizie". Ebbene l'Aned di Sesto San Giovanni
è in grado di dare queste notizie ulteriori. Era nata a Lonigo
(Vc), sposata Agosti. È deceduta a Sesto San Giovanni il 23.9.1976.
Risiedeva a Milano e faceva la portinaia in via Peccio n°11. Era
stata arrestata il 20.7.44, presso la portineria, assieme a Soncini,
della Pirelli e Principato. In questa casa Soncini, Principato e altri
facevano riunioni clandestine in casa di un certo Barni e la Muzzolon
faceva da "palo". Lei, alla presenza dei fascisti, aveva
fatto a tempo ad avvisare Soncini, con dei gesti, di allontanarsi
(lui arrivava in bicicletta), ma sono stati arrestati tutti e tre.
È stata a S. Vittore, "graziata" all'ultimo momento
dalla carneficina dei 15 martiri di piazzale Loreto del 10.8.44 e
trasferita a Bolzano il 18.8.44. Il 5.10.44 è partita da Bolzano
per Ravensbrück, dove è giunta l'11.10.44. Le hanno dato
la matricola 77316. Tornò a casa il 30.6.45. Esiste una sua
dichiarazione del febbraio 1969 in cui dichiara di essere stata anche
a Flossenburg, ma non si capisce se prima o dopo Ravensbrück.
L'Aned di Sesto è in possesso di un'audiocassetta contenente
l'intervista al figlio Natalino.
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