Le integrazioni agli elenchi pubblicati nello scorso numero

 

Una lettera di Romolo Pavarotti

Anche a Schlier si montavano le V2

Vorrei fare una precisazione in merito alle V1-V2 nei campi di sterminio. Al riguardo vedo che si cita sempre Dora e pure Ebensee, ma si dimentica del tutto di Schlier-Zipf dove'ero io negli ultimi mesi di deportazione.
Quando nel febbraio-marzo del '45 mi trasferirono da Mauthausen a Schlier, il primo lavoro che svolsi in detto Lager era la perforazione delle pareti delle gallerie dov'erano installati enormi serbatoi che poggiavano su binari, a ridosso di grandi aperture volte in varie direzioni (si parlava verso l'Inghilterra). Questi grandi serbatoi venivano riempiti di un potente propellente, poi pronti per il lancio.
Forse, essendoci a Schlier pochissimi italiani (penso non più di 5-6) e moltissimi francesi e di altre nazionalità, la cosa non ha trovato particolare interesse per il "Triangolo Rosso" e per l'Aned.
Quando andai a Schlier, si sentivano già le cannonate dei russi, e le perforazioni nelle gallerie servivano per metterci la dinamite e per far saltare il tutto. Io partii da Schlier una settimana prima del 5 maggio, con una marcia d'eliminazione verso Ebensee, dove non arrivammo mai, perché liberati dagli americani (i russi si ritirarono per far posto agli americani, come concordato) a non più di 10-15 Km da Ebensee.

Romolo Pavarotti

 

Bruno Boni, matricola 03165

Nell'elenco dei deceduti nel campo di Dora Mittelbau pubblicato da "Triangolo Rosso" n. 3 manca il seguente nome: Boni Bruno matricola 03165, nato ad Aulla il 23 agosto 1915, deceduto al Revier di Dora il 21 marzo 1945. Nell'articolo di Italo Tibaldi in merito alla quantificazione del lavoro e dei sabotaggi segnalo quanto segue.
Quando arrivarono a Dora Mittelbau (gennaio -febbraio del 1945) il generale Dorn Berger, direttore del programma di rappresaglia, Werner Von Braun, direttore scientifico, e Helmut Grötrup, direttore esecutivo, si impadronirono delle officine Mittelwerke, e la produzione della V1 passò da 4 a 6 all'ora. Al controllo del lavoro che facevamo io e il mio compagno Eugenio Caiami (piombatura delle cannucce per lo scorrimento dell'aria) erano addetti due deportati francesi. Per sabotare la V1 era sufficiente piombare una cannuccia in senso inverso. Nel contraccolpo della partenza, i dadi a vite che collegavano la cannuccia alle due sfere di metallo contenenti 250 atmosfere ognuna di aria compressa si allentavano e l'aria fuoriusciva: la pressione diminuiva di colpo e la bomba precipitava.
Ne approfitto per scrivere due righe sulla commedia del processo a Priebke. Avendo letto che l'avvocato difensore si sarebbe comportato anche lui come si è comportato Priebke, io voglio dire a quell'azzeccagarbugli che, guerra o non guerra, ordini o non ordini, chi uccide con un colpo di pistola alla nuca è un assassino e come tale va trattato. Scusate lo sfogo, ma tanti miei compagni sono morti così. Cordiali saluti.

Francesco Ghisiglieri Matr. 03187 Dora Mittelbau - Bergen Belsen (Alessandria)

 

 

Attilio Zampieri, matricola 0203

Negli elenchi pubblicati nello scorso numero di "Triangolo Rosso " dei deportati nel Lager di Dora manca il nome di Attilio Zampieri, nato a Verona il 6 agosto del 1924, iscritto alla nostra sezione di Verona.
Zampieri arrivò a Dora il 15 ottobre 1943, e ricevette il numero di matricola 0203. Fu liberato a Belsen il 14 aprile del 1945. Rientrò in Italia l'11 settembre del 1945.

 

Mario D'Angelo matricola 0429

Caro direttore, scorrendo il n. 3 giugno 1997 di "Triangolo Rosso" IT da te diretto, ho riscontrato che a pag. 30, fra i militari superstiti al 31 gennaio 1997 del Kz Dora e campi dipendenti, non è compreso il sottoscritto. Ti prego, se possibile, di voler provvedere al completamento dell'elenco, anche perché - diversamente - "sembrerebbe " di essere passato a miglior vita, facendo ovviamente gli scongiuri di rito.
Ringraziandoti in anticipo, ti saluto molto cordialmente.

Mario D'Angelo Matr. 0429 - Nato a Torre del Greco (Na) il 15-4-1919 - Catturato dai tedeschi il 12-9-1943, internato
nel Kz Dora alla fine di ottobre 1943 e liberato dagli americani il 13-4-1945