Il tracciato taglierebbe l'area dell'ex Lager

Il Comitato di Ravensbrück contro la nuova autostrada

 

Si riferisce dei lavori svolti in occasione della riunione del Comitato Internazionale di Ravensbruck, ai quali per l'Aned hanno partecipato la rappresentante ufficiale, in sostituzione di Lidia Rolfi Beccaria, Bianca Paganini Mori, presidente della sezione di La Spezia ed ex deportata a Ravensbruck, e Giovanna Massariello Merzagora vice-presidente della sezione di Milano.

Ricordata Lidia Roffi. Bianca Paganini la sostituirà in rappresentanza delle ex deportate italiane


1.
In apertura, la presidente del Comitato Internazionale Rose Guérin ricorda, con parole di riconoscenza e di rimpianto, la figura di Lidia Rolfi, per tanti anni rappresentante dell'Italia. Viene osservato in suo ricordo un minuto di silenzio. Presenta quindi le nuove adesioni al Comitato: sono presenti per la prima volta le delegate dell'Ucraina e della Slovacchia.
2.
Il rapporto del Comitato Internazionale continua con il bilancio della cerimonia svoltasi a Ravensbruck il 23/4/95 in occasione della celebrazione del 50° anniversario della Liberazione del campo.
Nei giorni successivi alla celebrazione è avvenuto un incontro a Furstenberg con il sindaco della cittaffina da cui dipende il campo (Frau Appel) per affrontare il tema del progetto di costruzione di una autostrada a quattro corsie sul territorio del campo e che spaccherebbe l'unità del complesso ex Fabbriche Siemens-JugendLager.
In proposito prende la parola la rappresentante francese dell'ADIR che riferisce della vibrata protesta inoltrata dalle ex deportate e dei contatti intercorsi con M.me Cresson del Parlamento europeo che ha assicurato la trasmissione della protesta a Manfred Stolpe presidente del Land Brandeburgo. Quest'ultimo si è fatto carico di una protesta con il governo di Bonn per la riduzione dei crediti per la conservazione dei campi e ha richiesto nuovi più importanti contributi, dal momento che è in atto il restauro dì una delle ville delle ex-SS immediatamente prospicienti al campo, per essere destinata a foresteria, luoghi di incontro ecc.
Si tornerà nel corso della discussione sul tema della destinazione di tali fabbricati: la rappresentanza tedesca è convinta di aver diritto di porre nell'edificio restaurato la sede della Amicale Allemande. Tale ipotesi incontra viv a opposizione da parte del Comitato Internazionale che pensa di dover trovare, proprio in questo luogo, una collocazione per il proprio organismo in via primaria, pur non escludendo che l'Amicale Allemande possa ottenere un proprio spazio.
3.
La Presidente illustra la necessità, a seguito della riunione avvenuta il 31 gennaio a Lussemburgo dei Presidenti dei Comitati Internazionali dei campi nazisti, di creare un ente giuridico che permetta di ricevere i crediti versati dal Parlamento Europeo a seguito della risoluzione 11/2/1993 sulla salvaguardia dei campi di concentramento nazisti. Tale ente, denominato Unione dei Comitati Internazionali, avrà compiti pratici. Ad esso dovrà confermare la propria adesione anche il Comitato di Ravensbruck, attraverso l'approvazione di uno Statuto. Lo Statuto viene approvato.
4.
Aggiornamento della Carta del Comitato Internazionale: viene presentata una proposta dì revisione, da parte delle delegate tedesche, della Carta costitutiva del Comitato Internazionale.
Dopo lunga discussione viene demandata a Rose Guérin la raccolta delle proposte dei vari paesi alle modifiche della Carta originaria e quindi viene rimandata sulla base di nuovi materiali acquisiti, ogni decisione in proposito. Il problema centrale è l'apertura delle rappresentanze nel Comitato non soltanto a discendenti degli ex deportati ma anche a persone che condividano ideali e propositi di conservazione della memoria e dei luoghi della deportazione.
5.
Vengono presentate le relazioni delle diverse compagne sulle attività svolte nei rispettivi paesi. La relazione per quanto attiene l'Aned comprende:
- la commemorazione di Lidia Rolfi da parte di Bianca Paganini;
- la presentazione di un appello del presidente Maris a seguito dei noti fatti che hanno nunacciato l'integrità della conservazione di Auschwitz;
- la presentazione di una bibliografia relativa all'attività editoriale Aned, con sottolineatura del libro relativo alla deportazione femminile;
- la presentazione del lavoro di G. Massariello Merzagora - P. Massariello sul censimento delle donne italiane a Ravensbruck; - la proposta di aggiornamento della lista delle morte nel campo di Ravensbruck presente nel Memorial italiano che potrà essere inaugurato nell'aprile 1997.
Quest'ultimo punto trova l'interessamento della direttrice dei Museo di Ravensbruck che è impegnata nell'aggiornamento del libro dei morti e in numerose altre attività di ricerca. La Presidente osserva che comunque ogni proposta relativa al Memorial dovrà essere fatta pervenire al Comitato Internazionale.