"Gli schiavi di Hittler", di Ricciotti Lazzero

Da volontari del lavoro a vittime inermi nell Inferno di Dora

Frutto di una lunga e pluriennale ricerca, il libro ricostruisce la vicenda corale di circa 50.000 italiani che in Germania ci andarono più o meno volontari, convinti dalla propaganda fascista ad approfittare dei "vantaggi" di un posto sicuro sotto le ali del grande Reieh, e che poi, dopo l'8 settembre finirono stritolati dalla macchina dello sterminio e del lavoro forzato, al servizio dell'apparato bellico nazista.
Lazzero, senza trascurare gli altri campi, si sofferma in particolare modo sul Lager di Dora, nelle cui gallerie sotterranee, scavate da migliaia di deportati, finirono per trovarsi fianco a fianco, accomunati in un unico terribile destino di schiavitù e di morte, lavoratori italiani ex "volontari", militari di leva che avevano rifiutato di servire la Repubblica di Salò, partigiani e operai rastrellati dopo gli scioperi antifascisti.
Oltre 100 pagine sono rappresentate dagli "allegati" al testo della ricerca: elenchi di aziende tedesche (la Aeg, la Bmw, la Siemens, la Osram, e tante altre) che sfruttarono fino all'ultimo i deportati; elenchi di caduti nei vari campi e altri preziosi documenti. Un libro che colma in parte una lacuna nella storia della deportazione.