Buchenwald

 

In ventimila per "Dare alla memoria un futuro"

Il campo di Mauthausen è stato al centro di una grandiosa manifestazione commemorativa, momento culminante delle celebrazioni dei 50° anniversario della fine della guerra e della liberazione dei campi,
Almeno 20.000 persone si sono date appuntamento il 7 maggio sulla piazza dell'appello del campo principale per la manifestazione conclusiva, che ha fatto seguito alle commemorazioni di Gusen, di Ebensee, di Harteim e degli altri campi satelliti.
Foltissima, come e più di sempre, la delegazione italiana, nonostante la coincidenza con una importante consultazione elettorale: la macchina della campagna dell'Aned attorno alla parola d'ordine "Diamo alla memoria un futuro", messa in moto da oltre un anno, era ormai troppo avviata per essere bruscamente arrestata. Molte sezioni dell'Aned hanno accolto l'appello dell'associazione a dare la priorità, dato il delicato momento politico dei paese, alla scadenza elettorale.
Ma ugualmente in tantissimi non hanno voluto rinunciare a presenziare di persona a quell'ultimo straordinario appuntamento.
E' stata un'occasione per ritrovarsi, per ricordare il passato, ma anche per riflettere sul presente e sull'avvenire, come testimonia il discorso tenuto dal presidente dell'Aned Gianfranco Maris di fronte al monumento italiano.

 

I ragazzi dei Liceo scientifico Taramelli di Pavia al loro arrivo sotto le sinistre mura dei Lager di Mauthausen


 

Una ragazza a Mauthausen

Quanti sapevano? E soprattutto: quanti sapranno?

 


 

Il discorso di Gianfranco Maris al monumento italiano

Ieri uniti nella sofferenza oggi divisi dal nazionalismo?

Riproduciamo integralmente il discorso pronunciato dall'avv. Gianfranco Maris davanti al monumento italiano di Mauthausen in occasione della celebrazione del 50° anniversario della liberazione del campo (5 maggio 1945- 7 maggio 1995)

 


 

Roberto Camerani - Milano

Protesto per quei simboli: questi sacrari sono di tutti

 

 

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