Deportati dopo gli scioperi del marzo '44 alla Spezia Dodici operai verso la Germania. Solo tre sono ritornati a casaRicordate all'OTO Melara le vittime della repressione nazista. Una targa celebra quei giorni di epica lotta |
Nel quadro delle celebrazioni del
cinquantennario della lotta di liberazione nello stabilimento "OTO Melara"
di La Spezia è stato ricordato lo sciopero insurrezionale del 1°
marzo '44 che coinvolse i maggiori stabilimenti dello spezzino; oltre
alla stessa "OTO", il cantiere navale Ansaldo, lo Jutificio Montecatini
e molte altre piccole e medie industrie della città. Alla presenza delle maestranze, riunite nel piazzale dello stabilimento, hanno parlato la presidente della sezione Aned Bianca Paganini e il senatore Flavio Bertone. La presidente dell'Aned ha tracciato la storia della lotta operaia nella provincia che ha portato al successo dello sciopero del 1° marzo '44 ed ha ricordato i 12 operai che hanno pagato con la deportazione nei campi di sterminio il loro impegno nell'organizzazione di detto sciopero. Essi erano: Dora ed Elvira Fidolfi dello Jutificio; Michele Castagnaro, Pietro Milone, Ioriche Natali, Giuseppe Sanvenero dello stabilimento "OTO"; Armando Cialdini, Ubaldo Colotto, Filippo Dondoglio, Mario Pistelli e Giuseppe Tonelli del "Cantiere Muggiano"; Oreste Bruzzolino dell'officina Bargiacchi. Di essi soltanto 3 torneranno dall'inferno dei Lager. Bianca Paganini si sofferma in particolare sulle figure di Mario Pistelli e Ioriche Natali che, tornati da quella terribile esperienza, ripresero la lotta per l'emancipazione della classe operaia e furono testimoni in seno all'ANED di quel "Mondo fuori dal mondo" che furono i Lager nazisti; entrambi ressero la Sezione spezzina come presidenti e furono apprezzati consiglieri nazionali. Ha preso quindi la parola il Senatore Flavio Bertone che ha ricordato alle maestranze le difficoltà e la pericolosità della lotta clandestina sotto la dittatura fascista e l'occupazione tedesca e li ha esortati a non dimenticare che la loro libertà è nata dalla determinazione e dal sacrificio di chi aveva saputo lottare a rischio della vita per la pari dignità di tutti i lavoratori. Da parte dei sindacati sono state consegnate medaglie ricordo ai familiari dei caduti ed è stata scoperta una lapide commemorativa di quei giorni di epica lotta. |
Dalla scuola media "Taricco" di Cherasco Sig. Travaglia non dimenticheremo! |
Gli alunni delle classi 3ªA e 3ªB di Cherasco |