Dibattito
Sì, anche quello era un LagerUna risposta alle critiche di Roberto Camerani al film "Giona che visse nella balena" apparse sull'ultimo numero del nostro giornale Mi dispiace che Roberto Camerani avendo assistito alla proiezione del film Giona che visse nella balena" non abbia notato, nel titolo, che quel film è tratto dal libro 'Anni d'infanzia" di Jan Obereski (Edizioni La Giuntina, Firenze) e soprattutto che non abbia letto quel libro perché avrebbe capito che il campo nel quale si svolge gran parte della vicenda è quello di Westerborg, per il quale sono passati 106.000 ebrei olandesi su una popolazione ebraica totale di 140. 000 persone. Non solo, ma, per quanto mi consta lo stesso Obereski ha partecipato come consulente alla realizzazione del film, garantendone l'autenticità. Allora, come spesso affermo, sui Lager nazisti, siano essi stati solo dì transito, come appunto Westerborg, o di concentramento o di sterminio, è vero tutto ed è vero anche il contrario di tutto. In quello che noi chiamiamo "un mondofuori del mondo" l'assurdo era all'ordine del giorno. La spaventosa tragedia che da quel film emerge è quella del ragazzino - uno dei tanti! - che subisce l'impatto con la emarginazione degli ebrei " contesto della vita civile, poi il trauma della deportazione, che vede morire sotto i suoi occhi il padre e la madre e torna, orfano, distrutto, tatuato fisicamente e psicologicamente per affrontare la vita di tutti i giorni. Teo Ducci |