Sostengono i nuovi reazionari
che la violenza è una manifestazione costante della storia, che stragi
ci sono sempre state nel passato e ci sono nel presente.
Come antecedente delle stragi naziste si citano quelle staliniane e,
per i campi di concentramento, i gulag.
Hitler avrebbe soltanto perfezionato il preesistente da cui avrebbe
preso l'assedio. Altri vanno ancora più in là e sostengono, citando
qualche esempio di violenza delle truppe sovietiche durante l'avanzata
vittoriosa, che l'esercito germanico difendeva l'occidente dalle "orde
asiatiche".
Non c'è chi non veda l'assurdità di queste tesi. Tuttavia, nonostante
l'indignazione che suscitano in noi, affronteremo pacatamente la confutazione.
I crimini nazisti si distinguono da altre forme di violenza per
la contestuale presenza dei seguenti tre caratteri che in casi diversi
non si presentano riuniti.
La coerenza con la dottrina. Se vincendo la ripugnanza si ha
la costanza di leggere "Mein Kampf" - La mia battaglia - di Hitler si
trova l'enunciazione di tutto ciò che è avvenuto dopo in termini chiarissimi
che non lasciano adito a dubbi;
L'enorme quantità delle vittime: circa 12 milioni nei campi di
sterminio di cui 6 milioni di ebrei e la quantità fa qualità;
La pianificazione burocratica delle stragi: i nazisti hanno costruito
un'enorme catena di montaggio della morte e l'hanno fatta funzionare
con meticolosa applicazione.
Nucleo fondamentale della dottrina nazista il principio della disuguaglianza
degli uomini mentre la storia dell'occidente per secoli si è mossa
nel senso di arricchire il concetto di uguaglianza di sempre nuovi attributi:
dal cristianesimo al liberalismo, alla democrazia, al socialismo. Il
nazismo ha assunto quindi i caratteri di un violento movimento di reazione.
E'anche necessario distinguere tra violenze programmate e quelle spontanee
che possono scaturire dall'esasperazione momentanea dei combattenti
nel corso di azioni di guerra o subito dopo, che non intendiamo certo
giustificare, ma suscettibili di una diversa valutazione.
Sia però ben chiaro che non intendiamo assolvere altri regimi delle
colpe loro proprie, passate, presenti e contemporanee e non intendiamo
coinvolgere tutto il popolo tedesco che conta molti martiri del nazismo
(si calcola circa un milione di morti, nei campi, nelle prigioni, nelle
esecuzioni sommarie) e tra le sue file non solo i Hillgruber e i Nolte
(i nuovi revisionisti) ma anche il filosofo Habermas e il Presidente
della Repubblica Federale di Germania Weizsächer.
Molte sono le correnti culturali confluite nel nazismo e da esso esasperate
e stravolte e numerose furono le cause scatenanti. Non è pertanto molto
probabile che il fenomeno si ripeta, ma una stretta vigilanza da parte
di tutti i democratici si impone perché numerosi sono i se di revival
del momento e le distinzioni da noi riportate aiutno questa vigilanza,
evitando la confusione delle tesi di Hillgruber e di Nolte assai più
pericolose delle svastiche tracciate sui nostri muri da mani sprovvedute.
Le tesi di Nolte e di Hillgruber hanno fatto recentemente irruzione
in Italia nella rubrica televisiva "Sorgente di Vita "e su "La Stampa"
di Torino, confutate da un chiaro e vibrante articolo di Primo Levi,
seguito da un altro articolo di Furio Colombo e di... Pirani
sulla Repubblica.
Su "La Stampa"del 21 gennaio Galli della Loggia ha sostenuto
questa, per non dir altro, speciosa tesi: e cioè che l'enfatizzazione
(secondo lui) dell'olocausto" (genocidio degli ebrei è servito a far
passare in seconda linea le colpe degli angloamericani che non sono
intervenuti in tempo per impedirlo e dei sovietici per le stragi staliniane.
Evidentemente Galli della Loggia non è forte in logica perché mette
sullo stesso piano quella che si potrebbe chiamare un'omissione di soccorso
con un assassinio e ritiene che le colpe di Stalin possano assolvere
Hitler dalle proprie, senza tener conto delle differenze di cui sopra
e senza soprattutto considerare che nessuno può essere assolto da un
delitto invocando la colpevolezza di un altro per un diverso delitto.
Inoltre con lo pseudo ragionamento di Galli della Loggia le colpe dei
nazisti verrebbero attenuate perché accompagnate da altre colpe dei
vincitori della seconda guerra mondiale.
A nostro avviso non ci sono attenuazioni possibili nella condanna dei
delitti del nazismo.
B.V.
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