Indennità di comunicazione
Legge 21/11/88 n. 508

Ne hanno diritto tutti i sordi congeniti e prelinguali dalla data di presentazione della domanda per l’accertamento di sordomutismo. L’importo mensile è di Lire 334.100 per il 2001, per 12 mensilità, e la sua erogazione dura per tutta la vita, indipendentemente da eventuali redditi percepiti (è quindi compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa). Il suo importo è cumulabile con quello della pensione e viene stabilito di anno in anno.

In base alla legge 1/2000, art. 4 comma 57, il compito di concedere le indennità, una volta avvenuto l’accertamento, è passato dalla Prefettura alle stesse ASL, dipartimenti ASSI con l’eccezione della città di Milano dove l’ufficio competente è l’Ufficio Invalidi Civili del Settore Servizi Sociali del Comune, via Statuto 17.

Le norme relative alla concessione delle indennità assegnano alla Pubblica Amministrazione 180 giorni per la definizione della pratica. Tuttavia il carico di pratiche trasferito dalle Prefetture alle ASL, creerà inizialmente ritardi e disguidi, ma in futuro dovrebbe ridurre i tempi di attesa di cittadini e disabili.

Non dove essere presentata una specifica domanda, in aggiunta a quella per il riconoscimento di sordomutismo. La Commissione Medica, una volta accertato il sordomutismo, ne dà comunicazione alla ASL di competenza, che entro 60 giorni provvederà a concedere l’indennità e ne darà comunicazione all’interessato. Nella domanda di riconoscimento di sordomutismo è allegato un apposito modulo dove deve essere indicato l’ufficio postale presso il quale si intende ritirare l’indennità e l’eventuale possibilità di far accreditare le somme dovute sul proprio conto corrente postale o bancario.

Nel caso in cui la comunicazione dell’avvenuta concessione ritardi ad arrivare, bisogna rivolgersi alla propria ASL di appartenenza (per il comune di Milano, all’Ufficio Invalidi Civili di Via Statuto 17).

L’Ente erogatore è l’INPS. In caso di ritardo nell’erogazione, una volta accertato che non dipende dall’ASL, ci si può rivolgere alla propria sede territoriale INPS per verificare che il ritardo non dipenda da loro.

Capita spesso che a minori che chiedono il riconoscimento di sordomutismo venga concessa l’indennità di frequenza quali minori ipoacusici, invece dell’indennità di comunicazione, per avere la quale bisogna poi inoltrare una successiva, esplicita richiesta.

Nel caso che venga concessa erroneamente l’indennità di frequenza invece dell’indennità di comunicazione, è opportuno rivolgersi subito all’ente concedente ASL perché provveda alla dovuta rettifica, dopo aver verificato che la Commissione abbia riconosciuto il sordomutismo e non lo stato di minore ipoacusico. In questo caso deve essere inoltrato ricorso o ripresentata la domanda.

L’indennità non va calcolata nell’ammontare del proprio reddito.
 
Sommario
Contributi
scuola
Scuola
Scuola
Scuola