LADAKH CENTRALE  E VALLE DI NUBRA
prossima partenza luglio/agosto 2007

 Delhi-Leh-Hemis-Thikse-Shey-Lamayuru-Alci-Rizong- Temisgam-
Tar-Likir-Sumur-Diskit-Stok-Tsokar-TsoMoriri-Leh-Delhi
 
Atterrati in aereo a Leh, ci si trova in un mondo quasi "lunare". Dopo due giorni di acclimatamento nella capitale del Ladakh, nel mentre visitando i principali monasteri buddisti e incontrando gli abitanti di questi luoghi cosi' spettacolari, ci si sposta nella valle di Sham per visitarne i luoghi piu impressionanti del Ladakh: Lamayuru, il complesso monastico di Alci, e i monasteri di Rizong e di Likir. Tre giorni saranno anche dedicato ad una piacevolissima escursione tra villaggi e vallate rimaste tuttora "fuori dal mondo".
Ritornati a Leh, ci si dirige ora nella bellissima valle di Nubra, oltrepassando il Kardungla situato a 5300 metri. Questo paesaggio meraviglioso, con i suoi ampi spazi e le sue dune di sabbia sullo sfondo di montagne innevate, incanta gli occhi e allieta il cuore.
Ripartiamo alla volta dei laghi del Changthang, per scoprire la vita sull'altopiano tibetano, ad altitudini di 4500 metri, dove s'incontrano nomadi che vivono nelle loro tende tradizionali, e vivono del commercio della lana delle capre 'pashmina' e dei loro greggi di yak. I due laghi incontrati, quello di Tsokar e di Tsomoriri, sono di un'indescrivibile bellezza. Ritornati a Leh, si passa un'ultima giornata libera per fare un pò di shopping, e infine si riprende l'aereo per Delhi.

Itinerario:
1°/2° giorno:  Delhi-Leh Arrivo dall'Italia, trasferimento all’aeroporto per il volo per Leh che si effettua molto presto al mattino. Dopo un volo bellissimo sulle cime himalayane dello Zanskar, si sorvola il deserto ladakho fino a vedere sotto di noi il monastero di Spituk e la pista del piccolo aeroporto di Leh. Arrivo e trasferimento in albergo. Giornata di riposo per acclimatamento.

3° 4° giorno:   Leh-Hemis-Thikse-Shey-Leh
Giornate di visite ai monasteri della valle dell’Indo. In poche ore di  macchina, attraverso villaggi verdi che costeggiano l’Indo, arriviamo al monastero di Hemis, appartenente alla scuola Drugpa Kagyu. Da Hemis ci dirigiamo verso il monastero di Taktok appartenente alla scuola Nigmapa. Il  monastero racchiude al suo interno la grotta dove si dice abbia meditato Guru Rimpocche sulla sua strada per il Tibet. Dopo la visita ritorniamo seguendo stessa strada; il monastero di Thikse, dell’ordine Gelugpa, è situato su una collina e ci rimanda con la mente all’imponente Potala che domina Lhasa. Proseguiamo per Shey, l’antico palazzo reale del ladakh orientale. Shey vuol dire “cristallo”, nome  dovuto al fatto che tempi addietro sotto il palazzo vi era un lago, -ora è un laghetto ricoperto di vegetazione-, in cui si rispecchiava il palazzo. Pernottamento in guest house.

Le visite:

Hemis

fondato nel XIV secolo da Taktsang Repa,  sorge al fondo di una valle addossato alla montagna ed è il più grande monastero del Ladakh appartenente alla scuola Drugpa Kagyu, un ramo della setta Kagyu- i berretti rossi. Entrando e guardando l’edificio principale si vedono due scalinate, la prima conduce al Dukhang o sala delle riunioni, molto grande e buia. Sull’altare principale si trova la statua del fondatore circondato da altri lama della stessa scuola. Delle magnifiche torme in tsampa -farina di orzo- adornate con ghirigori fatti in burro si trovano sulla destra dell’altare principale.
Il secondo è il Tsogkhang nel quale troneggia una statua del Buddha; uscendo e girando a destra ci si inoltra in un piccolo vicolo che porta al Lhakhang Nyingpa -il tempio antico-. È la sala più interessante del complesso. Sul muro a sinistra si possono riconoscere Tilopa- con un pesce in mano- e Naropa. Sul muro dietro sono affrescate differenti fasi della vita del Buddha, e un bel dipinto di Milarepa. Per chi ne ha voglia, usciti dal monastero si può salire, verso destra, al centro di ritiro situato all’incirca a un’ora di distanza dal monastero.

Thikse

Appartenente all’ordine Gelugpa, situato su una collina, che ci rimanda con la mente all’imponente Potala che domina Lhasa. Dopo pranzo nel ristorante sotto al monastero ritornate in direzione di Leh, facendo un ultima sosta per la visita di Shey, l’antico palazzo reale del Ladakh orientale.

Shey

 vuol dire “cristallo”, nome dovuto al fatto che tempi addietro sotto il palazzo vi era un lago, -ora è un laghetto ricoperto di vegetazione-, in cui si rispecchiava il palazzo. Nel tempio del palazzo si trovano due sale con squisite opere di pitture murali.

5° giorno: Leh-Phyang-Alchi
Seguiamo questa volta la strada che si dirige verso ovest, verso il   Kashmir. Una leggera deviazione nel deserto ci porta al monastero di Phyang, appartenente alla scuola Drigung Kagyu. Proseguendo si ritorna a costeggiare il fiume Indo e arrivati alla sua confluenza con il fiume Zanskar, suo tributario, si procede per villaggi verdi  pieni di alberi di albicocche; infatti siamo scesi da 3500 mt a 3000 mt, quanto basta per un cambiamento radicale della vegetazione. Girando su un ponte e attraversando l’Indo si arriva al complesso monastico di Alchi, il più  conosciuto del Ladakh e anche uno dei più vecchi (XI sec.). Alchi è famoso per i suoi meravigliosi affreschi, anche se in parte distrutti dalla pioggia, per l’architettura ad opera di artisti kashmiri invitati dal traduttore Rincen Zangpo, per gli intarsi sui portali o all’interno dei templi, e per le sue enormi statue finemente decorate .
Pernottamento in GUEST HOUSE

6° giorno: Alchi-Lamayuru-Themisgam
Continuando verso ovest, sempre in direzione del Kashmir, lasciamo la valle dell’Indo per salire su una strada panoramica verso il monastero di Lamayuru. Lamayuru è costruito in una valle che anticamente ospitava un lago, il quale, spinto in su a causa della formazione dell’himalaya, ora è diventato il “moon land”, un terreno alluvionale assomigliante ai crateri lunari. La vegetazione in questa valle si estende lungo le braccia di una “svastica”, da cui il nome del monastero “Yuru” (contrazione dal tib. g.yung-drung), che significa appunto “ svastica” , simbolo dell’immutabilità e della buona fortuna.
Themisgam (molte volte scritto anche Tingmosgam o Tingmosgang) è  uno dei più grandi villaggi della vallata di Sham. Potete visitare il monastero in cima alla collina, e passeggiare nel villaggio per osservare la vita rurale della gente. Molte volte si trovano persone intente alla tessitura degli abiti locali, oppure alla filatura della lana. Pernottamento in GUEST HOUSE

7°/8°/9° giorno: Temisgam-Hemis Shukpachan-YangThang- Rizong- Yangthang-Likir
Tre giorni di trekking facile, circa 5 ore al giorno, che si snoda in un bellissimo scenario tra suggestivi canyon e letti di fiumi glaciali, attraversando villaggi bagnati da ruscelli e campi terrazzati coltivati a orzo e albicocche.  Tre giorni a piedi, a contatto con le popolazioni rurali e la natura del Ladakh. Sosta a Rizong per la visita al monastero. Ridzong è uno dei più impressionanti monasteri del Ladakh, situato al fondo di una gola  e arroccato sulle pendici rocciose della montagna. Appartenente alla scuola Gelugpa rimane famoso come uno dei monasteri con la disciplina piu ferrea in Ladakh.
Pernottamenti in tenda.

10° giorno: Likir-Leh
Giornata di trasferimento verso Leh. Arrivo e sistemazione in GUEST HOUSE; pomeriggio libero.
Likir; il nome del monastero deriva dal termine “klu-khyil”; il klu -“naga” in sanscrito-, è un dio-serpente della mitologia indiana e tibetana; si crede infatti che il monastero sia circondato e protetto dal klu locale. Proseguimento e arrivo in albergo a Leh. Pernottamento in GUEST HOUSE
             
11° giorno: Leh-Sumur
Intera giornata di trasferimento verso la valle di Nubra. Superato il passo Kardungla (5350 mt)  transitando sulla strada più alta del mondo,  si scende verso la valle di Nubra. Conosciuta anticamente come via di comunicazione con il Pakistan lungo le rotte della via dalla seta -in lontananza si vede la catena del Karakorum-, fu abbandonata per tale scopo a causa della guerra con il Pakistan. I carovanieri vi abbandonarono i cammelli che ancora oggi si possono vedere passeggiare fra le dune di sabbia della valle. Nubra è stata aperta al turismo 10 anni fa ma; è una splendida valle conosciuta per la bellezza dei suoi ampi paesaggi frastagliati da due enorme fiumi. A Sumur visiteremo il monastero di Samsten ling. Pernottamento in GUEST HOUSE

12° e13° giorno: Sumur-Hundar-Diskit-Panamik
Esploriamo la valle di Nubra, i suoi villaggi, i monasteri arroccati, le sorgenti di acqua calda di Panamik. Pernottamento in GUEST HOUSE o campo tendato.

14° giorno: Sumur-Leh
Rientro a Leh. Pomeriggio libero. Pernottamento in Guest house a Leh.

15° giorno:    Leh-Tsokar(4500 mt)
Intera giornata di trasferimento verso ‘la grande pianura del nord’, il Changthang. Questa zona completamente deserta del Ladakh appartiene culturalmente al Tibet: la sua popolazione nomade vive in tende di pelo di yak, alleva yak e segue la dieta di base identica a quella del popolo del paese delle nevi. Paesaggi straordinari passando per il Taglangla (5300 mt). Il lago di Tsokar, letteralmente il ‘lago bianco’ così chiamato a causa del sodio che galleggia sulla superficie, è di una selvaggia bellezza; vi vengono a nidificare molte varietà di uccelli e di anatre. Pernottamento in tenda.

16 e 17° giorno: Tsokar-Tsomoriri (4500 mt)
Strada molto dissestata, sempre più dentro al Changthang. Incontriamo qualche accampamento di nomadi, e un primo laghetto, il Thakshang Karu, circondato da monti incappucciati di neve. Poi ci avviciniamo allo stupendo lago turchese, lo tsomoriri. Tutta la fatica fisica sopportata per arrivarci sparisce di fronte a tale meraviglia! Visita del villaggio di Korzok. Pernottamento in tenda.

18° giorno: Tsomoriri-Leh
Giornata di trasferimento a Leh, passando per il ponte di Mahe e proseguendo lungo l’Indo. Arrivo nel tardo pomeriggio. Pernottamento in guest house.

19° giorno: Leh
giornata libera per riposo e shopping. Pernottamento in guest house

20° volo Leh-Delhi
Arrivo a Delhi, sistemazione in albergo e tempo libero per vsite alla città, pernottamento in albergo.

21° giorno: Delhi/Italia. Trasferimento in aeroporto e partenza.

Quota 1.500 Euro a persona per gruppi di almeno 10 partecipanti in camera doppia.
Supplemento singola 190 euro.

La quota comprende:
  • Pernottamenti con trattamento di prima colazione in hotel 3 stelle o in guest house in Ladakh.
  • I campi tendati con tutta l’attrezzatura dove previsti dal programma
  • Una guida locale parlante italiano o inglese per tutto l’itinerario in Ladakh
  • Il volo Delhi-Leh-Delhi
  • tutti i trasferimenti interni in fuoristrada 4x4
  • tutti gli ingressi e le visite del programma
  • assistenza in aeroporto in arrivo e partenza

Non sono compresi:
  • il volo dall’Italia (circa 680 euro + tax)
  • il visto di ingresso in India 50 euro
  • pranzi, cene e mance (circa 10 euro al giorno)
  • l’assicurazione personale facoltativa (a partire da 40 euro)
  • eventuali aumenti per carburante o tasse locali non prevedibili al momento

Per prenotazioni e informazioni: annalu@virgilio.it 339 5828907