CHI SIAMO

 I "Lavoratori Credenti" nascono come gruppo attorno e sotto la guida di don Peppino Barbesta, all’epoca parroco di Secugnago (Lodi), nel febbraio 1976 a seguito di un riuscito intervento nell’assemblea sindacale alla Lever Gibbs di Casalpusterlengo, una delle più importanti aziende della bassa lodigiana. Si aggregano soprattutto lavoratori, uomini e donne di ogni età ed estrazione sociale. In tutti è presente il desiderio di far crescere una testimonianza cristiana più incisiva nel proprio ambiente di lavoro e verso i bisogni più immediati.

Vengono organizzati diversi incontri formativi ed assemblee, per arrivare a una vera e propria Scuola di Formazione Sociale (venticinque anni fa!) culminata in due sussidi finali. Questa attenzione alla crescita formativa e culturale continuerà e si svilupperà negli anni seguenti sempre su temi sociali. Intanto si attuano apprezzati interventi direttamente presso aziende in difficoltà dell’area industriale lodigiana.

Nel maggio del 1976 il terremoto del Friuli vede i Lavoratori Credenti chiamati a raccolta per un’immediata spedizione, con generi di prima necessità, sui luoghi del sisma. Nei mesi di luglio ed agosto si organizzano, in collaborazione con la Caritas lodigiana, campi di lavoro nel Friuli stesso, a Billerio, parrocchia gemellata con la nostra Diocesi di Lodi , che vedono il generoso avvicendarsi di oltre 120 persone. A Billerio i campi di lavoro proseguono fino ai primi anni ‘80, per lasciare poi spazio ad un rapporto di fraterna amicizia. Oggi gli amici friulani sono impegnati a fianco dei Lavoratori Credenti per condividere l’esperienza della solidarietà internazionale.

Nel frattempo non viene meno la formazione su specifici temi sociali e lo studio della Dottrina Sociale della Chiesa. Particolare risalto viene dato all’enciclica papale "Laborem Exercens", che viene studiata con l’aiuto di eminenti personalità del mondo accademico ed ecclesiale e proposta dai Lavoratori Credenti in diverse parrocchie del basso lodigiano. La presenza di questi studiosi, noti soprattutto per la loro testimonianza di impegno nella società, , è sempre stata, ed è ancor oggi, un dono per i Lavoratori Credenti: quando invitate, queste personalità si sono sempre mostrate disponibili a "scendere" nei nostri paesi del lodigiano per portare il loro contributo di esperienza e di studio.

Il terremoto in Irpinia (1980 ) rinnova lo spirito solidale del gruppo che raccoglie questa nuova, drammatica, emergenza. Con la comunità di Carife (Avellino), gemellata con la Diocesi, campi di lavoro e assidui contatti, pongono le basi per una fraternità che continua, in modi diversi, ai giorni nostri.

Al gruppo, intanto, fanno riferimento sempre più persone, provenienti dai paesi di quasi tutta la Diocesi.

L’approfondimento formativo di questi anni porta, tra l’altro, alla riscoperta dei valori della nostra tradizione contadina. Tra il 1985 e il 1990, vengono dati alle stampe due libri sulla vita dei nostri contadini scritti da don Peppino, dall’indimenticabile Renzo Cattaneo ( leader sindacale e uno dei primi "lavoratori credenti" ora scomparso ) e da altri amici.

Dal marzo 1985 viene concretizzato un rapporto di aiuti (materiali e culturali) con la Polonia e precisamente con le città di Danzica e Lodz. Le due città sono i nuclei più fervidi delle attività del sindacato di Solidarnosc (che tanta parte avrà nel crollo del regime che reggeva quel Paese). E’ un momento difficile per Solidarnosc : i leader sindacali imprigionati o controllati, una grande povertà attanaglia le loro famiglie e tanta parte della popolazione. Il sindacato "dei polacchi liberi" appare come un tentativo ormai crollato. I Lavoratori Credenti lo ritengono degno dell’attenzione più grande, allestendo i " TIR della SOLIDARIETÀ’ ": al 1994 i TIR inviati in Polonia sono circa 30 (20 t. di materiale cad.). Grande affetto e stima ci lega a questi amici polacchi, ricambiati da loro con una vivissima e attuale amicizia che ha avuto diversi momenti importanti: gli incontri con i Vescovi , i sacerdoti e i tanti amici delle due città in occasione di ogni viaggio; gli incontri con il leader sindacale Lech Walesa (ora presidente della Repubblica) e con gli esponenti del sindacato che tanta parte ha avuto negli avvenimenti dell’89; la visita a Secugnago e Riozzo (le due sedi dei L.C.) dei Vescovi e sacerdoti di Danzica e Lodz; l’invito a partecipare a Roma alle celebrazioni in onore di S. Brigida (santa polacca) culminate con la Messa presieduta dal Santo Padre Giovanni paolo II, nell’ottobre del 1991.

Oltre ai TIR per la Polonia, nel novembre 1989 è stato organizzato un convegno tra imprenditori locali e responsabili politici e diplomatici polacchi. Un salto di qualità per cercare di creare strutture permanenti di progresso sociale e per mantenere viva l’attenzione dei mass-media, del mondo economico e politico, verso l’Est europeo.

Dicevamo dei TIR della SOLIDARIETÀ’: cosa sono? Sono il frutto della raccolta di generi alimentari, vestiario, medicinali, giocattoli, offerte ecc..., che viene fatta nelle singole parrocchie capillarmente, in accordo con i parroci, almeno una volta l’anno. Da qualche tempo i Lavoratori Credenti sono sempre più invitati a spiegare e testimoniare questo impegno nelle catechesi e in appositi incontri nelle parrocchie aderenti, coinvolgendo direttamente i gruppi parrocchiali di impegno caritativo.

Di particolare rilevanza è il fatto che i TIR vengono accompagnati personalmente dai Lavoratori Credenti che curano anche la distribuzione del carico e si fanno consapevoli delle situazioni concrete di bisogno con cui vengono a contatto.

L’inizio "ufficiale" delle attività del gruppo avviene mediante la "Veglia di digiuno e preghiera" che si tiene nell’autunno di ogni anno in diverse località del territorio. Essa è sempre un significativo punto di partenza del nostro cammino; è occasione di preghiera, di condivisione, di coinvolgimento, di realismo e di analisi coraggiosa del nostro tempo. E’ aperta a tutti come aperti a tutti sono gli incontri dei L.C.

Per quanto riguarda l’ambito formativo, nel 1989 ha avuto inizio, con il supporto del vicariato di Casalpusterlengo, una scuola di formazione sociale e politica, durata due anni con una buona partecipazione di persone da diversi paesi del basso lodigiano.

Sempre nell‘89, all’interno del gruppo si costituisce il Centro Studi "Don Primo Mazzolari" in collaborazione con la Fondazione "Don P. Mazzolari" di Bozzolo (Mantova) per sviluppare il pensiero di questo grande testimone del nostro secolo e offrire incisivi spunti di riflessione e azione sociale; con questa iniziativa si è dato vita a diversi momenti di incontro e di riflessione che ha visto il coinvolgimento di diversi gruppi e associazioni del lodigiano.

Nell’ottobre del 1990 il Vescovo manda don Peppino Barbesta come parroco a Riozzo di Cerro al Lambro (Mi) una grossa borgata in espansione nel nord del territorio lodigiano.

I Lavoratori Credenti, superate le prime difficoltà logistiche, si organizzano per affrontare la solidarietà che preme alle porte. Le drammatiche condizioni dei paesi dell’Est, dopo gli avvenimenti dell’89, spingono i L.C. ad ampliare il loro intervento: in Bulgaria, in Romania, in Moldova (Moldavia Russa), in Albania, in Bosnia, in Ucraina, in Kosovo, in Serbia, in Papua Nuova Guinea,

Durante la guerra in Bosnia, è stata anche attivata, nella comunità parrocchiale di Grumello (Cremona), una casa di accoglienza per mamme e bambini bosniaci (circa 20 persone) dove i L.C. cooperano a fianco della parrocchia che si è presa cura di questa situazione. Ad emergenza teminata le famiglie hanno potuto ricongiungersi e riprendere la loro vita normale.

I Lavoratori Credenti si sono costituiti nel 1992, attraverso una scrittura notarile, come Associazione di Volontariato, per rispondere sempre più e sempre meglio alle sfide che la solidarietà pone loro davanti.

I Lavoratori Credenti, inoltre, sono iscritti all'Albo Regionale delle Associazioni di Volontariato.

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Presidente : Don Giuseppe Barbesta (Don Peppino) parroco di Riozzo di Cerro al Lambro - tel. 02 9830657