Riparte
da Precotto il Museo della Pace
NEL RICORDO DEI MARTIRI DI GORLA, IL MUSEO DELLA PACE COME ISTITUZIONE
DELLA CITTÀ DI MILANO PER CHIAMARE CITTADINI E POPOLI ALLA EDUCAZIONE
E ALLA CULTURA DI PACE
Il
20 ottobre 1944 Milano veniva bombardata dagli alleati.
Distruzioni
avvenivano in varie parti della città I morti assommarono a più
di 500. Ma il quartiere di Gorla e Precotto fu quello che probabilmente
pagò il prezzo più alto in termini di vite umane innocenti sacrificate
alla devastante realtà della guerra.
La scuola elementare di Gorla venne completamente distrutta, e 205
tra bambini e maestri morirono sotto le bombe mentre cercavano rifugio
nei sotterranei. A ricordo di questo fatto venne innalzato nella
piazzetta prospiciente l'antico ponte sulla Martesana il famoso
monumento ai Piccoli Martiri, opera dello scultore Remo Brioschi.Ma
un'altra scuola elementare veniva devastata dalle bombe la scuola
Antonio Rosmini di Precotto.
E qui si deve all'intervento immediato e valoroso del coadiutore
parrocchiale don Carlo Porro Che si prodigò per salvare tutti i
bambini della scuola, se anche a Precotto non si ripeté l'eccidio
dei Piccoli Martiri.
Ricordare questi avvenimenti per gli abitanti di Gorla e Precotto
soprattutto per gli ultrasessantenni che solo la fatalità quella
mattina ha tenuti lontani dalla scuola (per malattia o per altro),
significa riconoscere di essere stati, in qualche modo miracolati.
E non sono pochi quelli che oggi lo ricordano con una vena di polemica
nei confronti degli alleati, Convinti come sono che quello di distruggere
delle scuole non fu per niente un fatalità.
Nel 56esimo anniversario del bombardamento delle scuole di
Gorla e Precotto, il Comitato Museo della Pace Piccoli Martiri di
Gorla - oltre alla organizzazione delle varie manifestazioni commemorative
- sta ora lavorando perché anche a Milano venga istituito un Museo
permanente della Pace, per raccogliere il materiale storico e le
testimonianze dei superstiti della scuola di Gorla, le cui fila
si vanno progressivamente assottigliando.Ma il suo fine è molto
più vasto.
"Il concetto di "museo della pace" ci spiega una delle organizzatrici,
la prof. Caramellino Nanetti è recente per l'Italia e si tratta,
in sintesi, di un luogo di ricerca per una nuova scienza pedagogica.
Alcuni studiosi infatti ritengono che sia venuto il momento di dare
avvio a una nuova scienza fondamentale per la sopravvivenza dell'unanimità,
quella della Educazione alla Pace, di cui peraltro esistono già
facoltà accademiche in alcune università straniere che rilasciano
lauree e masters.
I Musei della Pace già esistenti in ogni parte del mondo sono elencati
in una apposita pubblicazione dell'ONU".
"Lo scorso anno - prosegue la nostra interlocutrice - i pochissimi
compagni superstiti dei Piccoli Martiri hanno accompagnato circa
mille studenti di ogni ordine di scuola attraverso un "Cammino
di Pace" per le vie di Gorla: dal Monumento alla scuola elementare,
al Monastero delle Clarisse e alla Biblioteca parrocchiale, oggi
sede anche del Comitato Museo della Pace.
Alla cerimonia inaugurale del "Cammino di Pace" furono presenti,
oltre alle autorità del Comune, il Provveditore agli Studi, il Presidente
dell'UNICEF e il Presidente del Tribunale dei Minori.
"Anche quest'anno il 20 ottobre è stata celebrata una messa al Monumento
Piccoli Martiri di Gorla alla presenza di una grande folla e del
Sindaco di Milano Gabriele Albertini. Il Comitato Museo della Pace,
inoltre, ha organizzato una mostra su "Don Carlo Porro nella
Milano dei bombardamenti", inaugurata alla presenza del presidente
di Zona 2 dott.
Ampollare nel salone dell'oratorio di San Michele Arcangelo a Precotto.
Don Carlo Porro cui la città di Milano ha dedicato una medaglia
d'oro al valor civile e intitolato una via del quartiere dì Precotto
- è stato un eminente operatore di pace, attivissimo e generoso
indimenticabile amico dei giovani. che, nella sua breve vita stroncata
nel 1947 sul monte Disgrazia, si prodigò per salvare intere famiglie
durante la guerra ospitando per lungo tempo anche soldati inglesi,
cosa di cui il generale Alexander li gli diede poi pubblica testimonianza.
Al suo intervento, come abbiamo ricordato all'inizio, si deve la
salvezza miracolosa degli scolari della scuola di Precotto.La mostra
è rimasta aperta dal 20 al 29 ottobre e successivamente si è trasferita
in altre province lombarde; Como, Lecco, Varese, ecc.
Chi fosse interessato a saperne di più sul Museo della Pace, oppure
le insegnanti che volessero parlarne alle scolaresche. o far incontrare
gli alunni con i superstiti possono contattare il Comitato presso
la Biblioteca di Gorla dove si riunisce abitualmente oppure telefonare
alla segreteria al n° 02/7381484 (stesso numero per il fax).
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