COMITATO MUSEO DELLA PACE PICCOLI MARTIRI DI GORLA

IL COMITATO
I volontari del museo della pace sono superstiti, famigliari dei sopravvissuti o testimoni del bombardamento del 20 ottobre 1944 delle scuole di Precotto e Gorla dove morirono 205 bambini insieme ai loro insegnanti.
Il loro intento è quello di costituire a Milano un museo che raccolga il materiale storico e testimonianze dei bombardamenti delle scuole in collaborazione con centri di ricerca italiani e stranieri.
Lo scopo è quello di dare fondamenta scientifiche a una nuova disciplina, quella della Educazione alla Pace, che dovrebbe essere insegnata in ogni ordine di scuola.
L'elenco dei musei della pace già esistenti nel mondo, tra i quali si auspica che anche la città di Milano venga inserita, è riportato dalla pubblicazione dell'ONU Peace Museums Worldwide (Geneve 1995 e 1998).

IL LOGO
20 OTTOBRE 1944
È una limpida mattinata d'autunno.
Il sole brilla alto nel cielo terso di un azzurro trasparente.

Arriva da lontano il rombo degli aeroplani d'argento. La sirena dell'allarme suona in ritardo.

I bambini della scuola di Precotto fanno appena in tempo a scendere nel rifugio sotterraneo. Le bombe colpiscono con precisione. L'edifico, raso al suolo, è ridotto a un cumulo di macerie. Mamme e papà impazziti da dolore scavano freneticamente nel punto dove il giovane Don Carlo Porro dice che c'è una Uscita di Sicurezza. I bambini sono tutti salvi, tirati su ad uno ad uno da quel buco.

La scuola di Gorla è più grande. I bambini stanno scendendo le scale per recarsi in rifugio quando le bombe la infrangono come se fosse fatta di cristallo. Muoiono, alcuni subito, altri nel giro di poche ore, intrappolati dalle macerie. Sono 204, insieme alle loro maestre e i bidelli. Tutta la città di Milano piange i suoi Piccoli Martiri al cimitero di Greco.

MUSEO DELLA PACE
La rete internazionale dei Musei della Pace nasce ufficialmente nel 1992 a Bradford, Gran Bretagna in occasione del primo convegno mondiale dei Musei della Pace organizzato dal Department of Peace Education della locale Università presso la quale sono stati attivati dei masters e un corso di laurea in Educazione alla Pace. Il secondo convegno si è svolto presso l'Università della Pace di Schlaining (Vienna) nel 1995, che ha conseguito il Premio UNESCO per la Pace di quell'anno.

Il network internazionale dei Musei della Pace (INPM) ha collaborato con le Nazioni Unite per la pubblicazione Peace Museums Worldwide, che elenca i musei esistenti in tutto il mondo. La prima edizione è del 1995 e la seconda del 1998.

Al terzo convegno mondiale, che si è tenuto in Giappone alla Ritsumeikan University, e a cui hanno partecipato 300 delegati in rappresentanza di circa 30 nazioni, sono intervenuti anche due membri del costituendo Comitato della Pace Piccoli Martiri di Gorla che hanno portato all'attenzione del mondo intero il ricordo del bombardamento della Scuole di Gorla e di Precotto con due interventi corredati da una ricca documentazione.

Il Museo della Pace, più che concentrarsi sugli orrori del passato, cerca i fondamenti scientifici per la risoluzione e il superamento dei conflitti. Collabora quindi alla ricerca per scoprire che cosa significa essere costruttori di pace, studia quali mezzi hanno funzionato al suo perseguimento e quali hanno fallito in situazioni particolari del passato. Esplora il ruolo istituzionale e la responsabilità personale nel processo di costruzione e mantenimento della pace in modo da trovare nuove vie per agire con maggiore successo.

Ricerca il background filosofico, psicologico, culturale e religioso che sta alla base tanto degli ordini ufficiali degli stati quanto del potere manipolativo dietro ai conflitti. Offre la possibilità di superare pregiudizi e vecchi modelli comportamentali nonché egoismi personali e di gruppo per facilitare il processo formativo e di autoresponsabilizzazione alla pace.
Il Museo della Pace vuole essere il posto dove si esercitano le vere attività della Pace e dove si possano incontrare le Muse dell'arte, della poesia, della musica, del teatro che aiutano gli uomini al dialogo ed alla comprensione dei reciproci problemi per capire con l'aiuto dei fatti storici che la pace non può essere imposta con la legge, ma è un processo che continuamente coinvolge tutti noi.

La Pace non è infatti qualcosa al di fuori di noi, ma comincia dentro di noi, come un riflesso delle personali circostanze di vita che noi stessi ci creiamo ogni giorno.

Chi visita un museo della Pace o partecipa a una sua iniziativa dovrebbe uscire con un sorriso di speranza sulle labbra secondo la logica del proverbio cinese riportato nella pubblicazione dell'ONU che recita:

 

Se hai giustizia nel cuore avrai un bel carattere
Se hai un bel carattere avrai armonia in casa
Se c'è armonia in casa ci sarà ordine nella nazione

Se ci sarà ordine in tutte le nazioni ci sarà pace nel mondo


Il Museo della Pace dei Piccoli Martiri di Gorla di cui è Presidente Don Walter Filippi e Segretaria la Prof.ssa Piera Nanetti, sopravvissuti rispettivamente al bombardamento delle scuole di Gorla e di Precotto, lavora per la costruzione di un Museo permanente che possa dignitosamente inserirsi nella rete internazionale dei Musei della Pace.

 
Comitato Museo della Pace Piccoli Martiri di Gorla
Comitato

Tel. 02/7381484
Fax: 02/7381484
e-mail: ciallella@tiscalinet.it
Responsabile: Piera Nanetti