CASA FAMIGLIA GERICO
www.casafamigliagerico.it
Via Falck 28 20151 Milano
Tel. 02/3536282
Fax: 02/3536282
Responsabile: Gianna Pastore
Orario: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9 alle 16.30

 

Attività
Per noi le finalità delle attività comuni privilegiano la socializzazione, la collaborazione, il coordinamento, mentre per le attività individuali si pone i attenzione naturalmente al raggiungimento di obiettivi di autonomia individuali per ognuno.

Le attività comuni
· attività teatrale: è uno strumento che oltre a divertire e trasmettere alcuni concetti e regole e risultato a noi molto utile per conoscere meglio i ragazzi; infatti attraverso il personaggio che loro scelgono di interpretare, ci comunicano desideri, tensioni, gioie che vivono nei rapporti con le altre persone sia al centro, che in famiglia; è capitato più volte che alcuni atteggiamenti a noi incomprensibili si siano resi chiari proprio grazie a queste attività.
· educazione al canto: momento prevalentemente ricreativo dove ciascuno può esprimere le sue capacità musicali, imparando ad utilizzare la voce e gli strumenti
· giochi didattici: accettare ed attenersi alle regole che fanno parte del gioco stimolare alla capacità di seriazione secondo la categoria data, (spazio, tempo, quantità ecc.) riconoscimento ed utilizzo dei simboli
· palestra coordinata da un volontario diplomato ISEF, con la specializzazione in musicoterapia:
· karatè: viene svolto con l'aiuto di un istruttore che è molto attento ed affezionato ai ragazzi
· cucina: attività che "rende molto" e di cui tutti, volontari compresi, vorrebbero "verificarne i risultati".
Oltre ad insegnare, se non a tutti almeno ad alcuni, a cucinare semplici ricette, ha fatto apprendere ad ognuno il lavoro che si rende necessario per la preparazione di un piatto
· manipolazione: l'attività ha come obiettivi l'acquisizione della sequenza dei processi per la realizzazione di manufatti e il miglioramento della coordinazione motoria nelle vari fasi del lavoro: si sollecita la scelta dell'oggetto da realizzare ponendo l'attenzione alla finalità (l'oggetto deve aver un senso e non fatto solo per occupare il tempo).
· creta: attraverso la realizzazione di un manufatto si intendono insegnare al ragazzo le modalità e i tempi di esecuzione della lavorazione nel rispetto di forme e proporzioni da un lato e dello spazio di lavoro altrui dall'altro.
· Orto: è un piccolo appezzamento in cui si coltivano ravanelli, insalata, pomodori, erba cipollina ecc. I prodotti vengono consumati dai ragazzi durante il pranzo oppure offerti ai volontari (questa attività verrà ripresa nei progetti individuali).
· spettacoli teatrali: nel periodo tra ottobre e giugno assistiamo a 9 spettacoli teatrali che vengono messi in scena presso la Salafontana: gli obiettivi dell'attività sono la conoscenza dei vari mezzi di espressione e comunicazione (mimo, musica, ombre..) e il rispetto delle regole di convivenza (rispettando il turno di entrata del nostro gruppo, i posti assegnati...)
· manutenzione del Centro: sono stati concordati tra i ragazzi dei turni a rotazione per lo svolgimento di diverse mansioni miranti alla comprensione della necessità che tutti collaborino al buon funzionamento del centro

Le attività individuali
Il raggiungimento degli obiettivi individuati per ciascun ospite ha un ambito privilegiato nelle attività individuali; in questi momenti il ragazzo viene affiancato sempre dagli stessi volontari, in questo modo la verifica del cammino di questi progetti risulta più attenta.

· Ricerca: si è preso spunto da ciò che è parso essere il maggior interesse dell'ospite, (in alcuni casi è stato esplicitato dal ragazzo stesso) per svolgere un lavoro individuale con lui, lavoro che abbraccia anche più attività. I vari temi delle ricerche individuali sono stati concordati cercando di allargare l'area dei loro interessi, soprattutto per chi mostra una eccessiva attenzione (quasi fissazione) per alcune tematiche.
· Orto: prevede la decisione di cosa seminare, la cura, la raccolta e l'utilizzo dei prodotti.
La vendita di questi ultimi è poi occasione per il ragazzo di effettuare semplici operazioni di scambio (denaro/prodotto) avvicinandosi all'uso ed al valore del denaro (riconoscimento delle monete, calcolo, ecc.)
· Laboratori: anche nei laboratori i ragazzi sono seguiti individualmente. Ogni ragazzo svolge un lavoro personale sia nel laboratorio di creta che di computer (c'è chi ha il compito di trascrivere i verbali delle riunioni dei ragazzi, di produrre materiale per il giornalino, trascrivere a computer le ricerche personali, ecc.)
· Altre attività: inviti e ringraziamenti ad amici, gruppi, (vengono a volte a trovarci classi di bambini, gruppi parrocchiali...); corrispondenza con LAXMAN (il ragazzo in adozione a distanza); accompagnamenti in posta, banca per commissioni ordinarie del Centro

Sono state contattate alcune realtà della zona per valutare un possibile inserimento dei nostri ospiti in alcune loro attività. Siamo in contatto con gruppi che operano in quartiere (scout, parrocchie, ecc.) per organizzare momenti e spazi in cui i nostri ragazzi ed altre persone disabili della zona possano coinvolgersi e socializzare.

Attività esterne
Non è facile delineare un confine tra l'attività "interna" del centro e la rete di iniziative che avvengono nell'ambito dei rapporti sorti tra le varie persone che si incontrano in Casa Famiglia Gerico.
I volontari, soprattutto i più giovani, grazie alla loro maggior disponibilità di tempo, durante i fine settimana, propongono ai nostri ragazzi, gite, partecipazione a concerti, ed altri momenti di incontro.
Si sono creati molti rapporti di amicizia anche tra singoli volontari e singoli ragazzi.
Sovente capita che uno o più volontari vadano a trovare qualche ragazzo, o lo invitino nella loro casa, od escano con lui. Vi sono poi alcuni volontari che spesso ospitano qualche nostro ragazzo nella loro famiglia, rimanendovi anche per una giornata intera, collaborando alla varie attività sia di tipo domestico che di piccola manualità che avvengono normalmente in una casa, facendo così sentire il ragazzo partecipe anche di questa famiglia; naturalmente questi rapporti ne creano altri a catena, ad esempio tra la famiglia del volontario e quella della persona disabile.