PUOI
AIUTARCI ANCHE TU
Ci sono malattie, come il cancro, che nello fase
terminale causano sofferenze intollerabili, fisiche e psicologiche.
I malati terminali vengono spesso dimessi dalle strutture pubbliche quando
hanno ancora bisogno di cure e di assistenza. Riceverle è un loro diritto.
Per questo, dal 1977, la Fondazione Floriani ha istituito un programma
di cure domiciliari ai malati e di assistenza alle loro famiglie.
Oggi tredici Unità di Cure Palliative Domiciliari operano in Milano e
Lombardia, coordinate dalla Fondazione Floriani e dalla Lega
Italiana per la Lotta contro i Tumori.
Sono équipe specializzate e multidisciplinari, composte da medici, infermieri,
psicologi, assistenti sociali e volontari.
L'intervento è completamente gratuito, ed economicamente molto impegnativo
per la Fondazione Floriani, che provvede a finanziare le prestazioni professionali.
Ed è per questo che ti chiediamo di aderire all'Associazione Amici della
Fondazione Floriani. È un piccolo gesto di solidarietà che sarà di grande
aiuto ai malati terminali.
Quote associative:
· Socio Ordinario: da L. 50.000
· Socio Effettivo: da L. 100.000
· Socio Sostenitore: da L. 500.000
· Offerta Libera
CON IL TUO CONTRIBUTO CI AIUTERAI A SOSTENERE:
· il diritto all'assistenza domiciliare e alle cure
quotidiane e gratuite per i malati terminali di cancro e le loro famiglie;
· i corsi della Scuola Italiana di Medicina e Cure Palliative (S.l.M.PA.)
promossa dalla Fondazione Floriani per la preparazione specifica di medici,
psicologi e infermieri;
· il Servizio Bibliografico e gli studi del Centro Ricerca e Documentazione
della Fondazione Floriani;
· il Comitato Etico per la tutela dei diritti dei malati inguaribili;
· il riconoscimento dell'insegnamento accademico della medicina di Cure
Palliative;
· tutte le altre attività di documentazione, informazione e ricerca promosse
dalla Fondazione Floriani sulle cure palliative e sull'assistenza domiciliare.
Chiunque desideri ricevere consigli, aiuto, un sostegno concreto per seguire
un parente, un conoscente, un paziente durante l'ultima fase della sua
malattia, trova nella Fondazione Floriani e nel suo modello assistenziale
l'esempio reale di ciò che può essere fatto quando si pensa che non ci
sia più niente da fare.
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