Care amiche e cari amici del Circolo
della Vita,
Volevo esprimervi qualche mia rapida considerazione relativamente all’ ultimo nostro
incontro.
Il libro era
interessante, i temi molti, ne abbiamo toccati diversi in base
alle varie sensibilità.
Penso sinceramente che dovremmo andare più a fondo. Si possono trarre
dalla lettura ciò che ci è più affine oppure trovare
motivi e stimoli per
approfondimenti che ci interessano.
A me sembra che uno scopo importante di queste letture sia anche chiarire
il modo di affrontare la religione da parte di altre
culture, particolarmente quella orientale.
L’
importante è a mio parere capire, cogliere le differenze, evidenziare le
questioni. Dopo ognuno è libero di scegliere e di fare
le proprie valutazioni, di essere più o meno
d’accordo.
In altre parole se si prende lo Jager come un invito
a rivolgersi alla mistica e a tener
conto della corporeità, non sorgono particolari problemi.
Ma se si prende lo Jager nel suo insieme come
una visione religiosa complessiva, appare evidente la sua distanza
alternativa al cristianesimo. Cito
pertanto dei punti, che mi piacerebbe
discutere:
-
la visione di
Dio mi sembra panteista: non vi è
traccia di un Dio personale;
-
Gesù Cristo è
solo un esemplare più perfetto di uomo spirituale.
Ora se si rinuncia a credere nell’ Incarnazione, in un Dio che si incarna e diventa uomo per
consentire agli uomini di potere elevarsi al divino (non per forza propria, ma
grazie a Cristo), il cristianesimo scompare.
-
nel
cristianesimo è poi fondamentale l’idea di persona,che non è un “centro
operativo”, ma è appunto unità indissolubile
di corpo-mente-spirito, che rimane anche dopo la morte ( la
quale riguarda solo la nostra
corporeità ).
-
da ultimo (fra
le tante cose che si potrebbero ancora dire) vorrei anche sottolineare che la
mistica è sicuramente una
ottima via
spirituale. Non è l’unica, non è la principale, non lo è per il
cristianesimo.
Ciò che è richiesto al cristiano è
una vita spirituale basata sul principio evangelico “ Ama il Signore Dio tuo e il prossimo
tuo come te stesso”, il che vuol dire vivere
spiritualmente la nostra vita quotidiana quella della famiglia, del
lavoro,ecc…
Probabilmente questi temi
emergeranno nei prossimi incontri su Pannikar e su La
Valle, ma volevo segnalarli come temi su cui comunque
ritornare, magari alla fine (insieme ad altri, naturalmente: io ho detto quelli
che interessano a me).
Vi mando un caro
saluto.
Sandro
Antoniazzi