Salmi - Capitolo 32 

La confessione libera dal peccato

[1]Di Davide. Maskil.

Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa,
e perdonato il peccato.
[2]Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun male
e nel cui spirito non è inganno.

[3]Tacevo e si logoravano le mie ossa,
mentre gemevo tutto il giorno.
[4]Giorno e notte pesava su di me la tua mano,
come per arsura d'estate inaridiva il mio vigore.

[5]Ti ho manifestato il mio peccato,
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto: «Confesserò al Signore le mie colpe»
e tu hai rimesso la malizia del mio peccato.

[6]Per questo ti prega ogni fedele
nel tempo dell'angoscia.
Quando irromperanno grandi acque
non lo potranno raggiungere.
[7]Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal pericolo,
mi circondi di esultanza per la salvezza.

[8]Ti farò saggio, t'indicherò la via da seguire;
con gli occhi su di te, ti darò consiglio.
[9]Non siate come il cavallo e come il mulo
privi d'intelligenza;
si piega la loro fierezza con morso e briglie,
se no, a te non si avvicinano.

[10]Molti saranno i dolori dell'empio,
ma la grazia circonda chi confida nel Signore.
[11]Gioite nel Signore ed esultate, giusti,
giubilate, voi tutti, retti di cuore.

Commento     di Franco Favero

Questo salmo ricorda il Salmo 51 detto il Miserere

In quest’ultimo  il salmista mostra il pentimento e chiede insistentemente il perdono, ma non evidenzia la fiducia di essere perdonato, come fa invece il salmo 32.

Esso esprime la fiducia anzi la certezza di essere perdonato. E’ bastato dire “confesserò le mie colpe” ed il Signore ha già rimesso il peccato.

Dalla consapevolezza di essere stato perdonato, scaturisce la gioia e la lode al signore.

Anche Dio partecipa alla gioia del peccatore pentito (mi circondi di esultanza per la salvezza) e ci fa ricordare la parabola del padre misericordioso/figliol prodigo. Per questo si potrebbe dire che il salmo 32 esalta più di altri salmi l’amore di Dio per l’uomo e per questo è più vicino al vangelo.