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Spiritologìa - Confessione Sì, ma come ?!

(Pubblicata il 20 Giugno 1999 - News 141)

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Confessione sì, ma come ?!

Solo una scrupolosa, non reticente Confessione può liberare da gravanti mene la mente e il cuore, disponendo a rinascere fortificati nello Spirito e per la vita - nell'accostarsi degni all'Eucaristia.

Ma avanti tutto conta una buona Confessione !

Mentre da un'indagine strettamente confidenziale tra praticanti della Religione Cattolica - risulta soprattutto una certa frequenza nel confessarsi - ma per contro sempre meno compatibile la qualita' della Confessione.

E non solo per scarsa consapevolezza ma per altri diversi motivi e ammissioni quali:

"Si' certo, vado spesso a Confessarmi per il bisogno di parlare con qualcuno che mi ascolta, ma non posso dire che sia una vera Confessione.

"Si' io mi riprometto ogni volta di fare una vera Confessione, ma poi, quando sono li', sto’ sul veniale, pensando a come si scandalizzerebbe il Prete, che pensa di conoscermi bene, se gli confessassi altro…

"Ah, non dubito che farebbe sentire meglio se si riuscisse ad aprire il cuore almeno in Confessione. Uno va li' e ci prova, ma quello che impedisce sono le troppe domande…

Per me il Confessore dovrebbe ascoltare senza interrompere e solo dopo fare i suoi ammonimenti…

"Si fa presto a dire, ma per una buona Confessione ci vuole il Prete adatto, ma anche la Chiesa, che non sia quella della Parrocchia, dove si e' conosciuti uno per uno, non per

quello che siamo, ma forse per quello che vorremmo essere.

E chi se la sentirebbe di deludere la stima che ha per noi il Parroco, spiattellandogli cose che non si aspetterebbe mai ??

"Effettivamente se uno ha grossi rospi sulla coscienza, pare difficile che riesca a fare piazza pulita nel Confessionale con il solito Prete di Parrocchia, che lo vede in modo diverso.

Meglio che vada in qualche Santuario dove nessuno lo conosce, quindi nessuna inibizione.

"Conosco anche troppo il problema. Per anni mi sono portato dentro l’ansia di fare una valida confessione che mi liberasse da vecchi rammarichi e colpe che mi tormentavano la coscienza. Soffrivo come una malattia il bisogno di confidarmi in Confessione, ma mi rendevo conto che non sarebbe servito a niente se non fossi andato fino in fondo, senza limiti di tempo.

Così, dopo vari tentativi andati a vuoto, ebbi la fortuna di venire indirizzato da un anziano Padre Ortodosso, che non solo ebbe la pazienza di ascoltarmi e di farmi capire ...

Beh, basti dire che in poche ore mi aveva proprio restituito nuovo alla vita. Pronto come si deve a ricevere l'Eucaristia, come feci nella Chiesa Cattolica. Non so, se sia compatibile che un Cattolico si confessi da un Padre Ortodosso e si Comunichi nella sua Chiesa.

Non lo so, ma per me non c'era mai stata altra possibilità.

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PER SPIRITOLOGIA
Angelo e Manuel

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