Sarà dedicato alla memoria storica e al suo significato l'undicesima
edizione del concorso "Sesto e i suoi studenti" indetto dalla
città di Sesto San Giovanni in provincia di Milano. Per gli studenti
sestesi delle scuole medie inferiori e superiori statali e non, l'invito
rivolto dalle principali organizzazioni combattentistiche e dall'Aned
con l'assessorato alla cultura, di comporre elaborati scritti di qualunque
natura (racconto, articolo, intervista, lettera, diari ecc.) su tracce
diverse di attualità come "la scuola che vorresti"
o l'uguaglianza uomo donna, è ormai diventato un appuntamento
fisso. Quest'anno però la gara con tanto di borse di studio per
il primo, secondo, terzo classificato, medaglie d'oro dal quarto all'ottavo
e d'argento dal nono al ventesimo interesserà tutti i comuni
che si affacciano sul Parco Nord, una grande zona verde dell'hinterland
milanese con la quale confinano Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo,
Cologno Monzese e Muggiò.
L'occasione di un tale allargamento di "orizzonti" è
stata fornita da un connubio di attualità e tradizione. Sul terreno
del Parco Nord verrà infatti costruito un monumento "In
memoria della deportazione" e così si è pensato di
chiedere ai ragazzi dei comuni che hanno appoggiato e vivranno questo
evento cosa ne pensano dell'importanza di raccontare la storia, partendo
proprio da uno dei suoi episodi più oscuri e vergognosi quale
la deportazione.
"Le stele della memoria, tracce e spunti di riflessione. Su una
collinetta del Parco Nord fra poco vedremo innalzarsi un monumento che
commemorerà coloro che più di cinquant'anni fa furono
deportati nei campi di sterminio nazisti e lì trovarono la morte.
Pensi, si chiede ai ragazzi, che si tratti di un'iniziativa celebrativa
inutile, oppure che quel monumento potrà avere una funzione ideale
importante?
Servirà a far conoscere alle giovani generazioni una pagina tragica
della storia contemporanea, oppure cadrà nell'indifferenza dei
ragazzi e delle ragazze che girano per il parco in tuta sportiva e walkaman?
Primo Levi, dopo aver descritto gli orrori dei campi di sterminio durante
l'ultima guerra mondiale, concludeva con un invito: "Meditate che
questo è stato". Credi che serva ancora meditare su quello
che è stato? Non tutti coloro che furono deportati sono morti,
sono stati sommersi dallo sterminio; alcuni sono ancora con noi e possiamo
ascoltarli. Raccogli la memoria di chi si è salvato.
Gli elaborati dovranno essere presentati entro il 31 marzo alla segreteria
della propria scuola. Sul bando di concorso è riprodotto il progetto
del futuro monumento costituito da una stele con a capo un agglomerato
di pietre raccolte durante i pellegrinaggi nei campi di sterminio e
simboleggiante l'oppressione di tutte le forme di schiavitù.
M.C
|