I resti del campo sono ora un
"parco commemorativo"
Il 50° anniversario della liberazione del campo
di concentramento di Ljubelj, dipendenza di Dachau, e la tradizionale
giornata del deportato sloveno, sono state celebrate nel giugno scorso
alla presenza di una notevole folla nonostante la pioggia torrenziale.
E' stato anche inaugurato il museo dedicato al campo di Ljubelj e alla
deportazione dalla Siovenia in Germania. Oltre alle autorità
locali, erano presenti il presidente della Repubblica, Milan Kucan e
molti ambasciatori a Lubiana, tra i quali quello italiano Luigi Solari,
che ha deposto una corona di fiori ai piedi del monumento dedicato ai
Caduti.
Il presidente Kucan ha pronunciato un discorso esprimendo gratitudine
ai combattenti caduti nella lotta al nazifascismo, ha criticato il cosiddetto
revisionismo storico, manifestando dolore e preoccupazione per la situazione
in Bosnia, dove "i Lager purtroppo esistono ancora".
Al termine del discorso, la numerosa delegazione dell'Aned di Trieste,
presente alla manifestazione, guidata dal vicepresidente Riccardo Goruppi,
ha offerto a Milan Kucan e al presidente della Lega dei combattenti
Slovena, Dolmican, medaglie fatte coniare dall'Aned per celebrare il
50° anniversario della liberazione dei campi.
In occasione dei 50°, i resti del campo di concentramento sono stati
sistemati come "Parco commemorativo di Ljubelj, ricordo e monito".
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