Non credevo a mia mamma e invece... "Molte volte quando ero piccola, mia mamma mi raccontava delaa Seconda guerra mondiale. Però io non ci credevo molto. Non fiuscivo a capire e le dicevo: "Mamma la gente che ha vissuto la Seconda guerra mondiale era tuta stupida, ora non accadrebbe mai una cosa simile". Invece quello che pensavo io non era vero: infatti a 13 anni mi sono trovata a vivere un'esperienza orribile e a cercare di fuggire dala guerra". Fabrija Memic', III G |
Forlì Certo ricordare non basta
ma è necessario per costruire
la nuova Europa
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Diamo alla memoria un futuro... Cerchiamo, almeno! "Il passato e le sue vicende devono servire da lezione per il futuro; e quindi con azioni, iniziative e ferma convinzione dobbiamo impegnarci a non ripetere gli aspetti negativi e gli errori di un mondo che non ha molto brillato. Diamo alla memoria un futuro... Cerchiamo, almeno! Angela Carchio, III G |
Una lettera di una ragazza di Nova Milanese "Sperando che la vostra voce lasci un segno profondo di pace"L'impressione che ho nel vedere
un ex deportato è sempre la stessa. La mia testa si riempie di
pensieri, esco dalla realtà isolando la sua immagine, come se
fossi in un sogno. Miei cari ex deportati,
penso a ciò che avete dovuto sopportare e vi guardo con profondo
rispetto. Cinquant'anni fa stavate sopravvivendo a situazioni disumane,
oggi siete qui in mezzo a noi e ci parlate, ci stringete la mano, siete
vivi! Siete
un pezzo di storia vivente! Antonella Simonetta (Nova Milanese) |
Alcuni sostengono che dopo tanti anni si potrebbero dimenticare.... "Alcuni sostengono che, dopo tanti anni, si dovrebbe smettere di tenere in vita questo passato che non fa altro che coprire di vergogna chi ne è stato l'autore. Io sono di parere nettamente opposto. Non si debbono rammentare questi oscuri episodi per scopi propagandistici, ma con il sacro scopo di tenere in vita la memoria di milioni di vittime innocenti". Tatiana Santoro, III B |