Intervento dí MARIA ZEVI Roma |
Il nostro primo obiettivo deve diventare la riforma dei programmi di storia nelle scuole italiane MARIA ZEVI -
Ho improvvisato delle idee perché
sento di doverle esprimere, perché questo momento mi sembra veramente
preoccupante. Prima vediamo quel che riguarda i giovani. Secondo me
è bellissimo andare nelle scuole, spiegare, lo facciamo tutti
quanti, ma è una goccia nel mare. Le scuole di Roma per esempio
sono centinaia, gli studenti sono 2-300 n-fila, quando ne abbiamo raggiunti
200 che cosa abbiamo ottenuto? Bisogna ottenere qualcosa di più
grande, partire un po' più dall'alto. In un convegno di donne
che c'è stato recentemente a Roma è venuta una delle due
donne di questo governo, il sottosegretario alla Pubblica istruzione
e si è dichiarata disponibile a rivedere i programmi di storia.
Quindi io penso che dobbiamo insìstere, so che qui è venuto
anche il ministro della Pubblica istruzione. Questo comitato che c'è
per il cìnquantenarío della Resistenza deve affrontare
questi problemi. Primo, che in tutte le scuole venga celebrato degnamente
il 25 aprile, ma non solo con una conferenza, perché se non c'è
una preparazione adeguata precedente dei professori, una sensibilizzazione
a quello che si dice, questi giovani rimangono h come se fossero al
cinema a vedere uno spettacolo e poi da una parte gli entra e dall'altra
gli esce. Bisogna che diventino partecipi di quello che sentono, cercare
dì fargli fare una ricerca in maniera che diventano non solo
persone passive, ma anche personaggi attivi.
Quindi la proposta che faccio è se fosse possibile nelle scuole
fare almeno un concorso per il cinquantenario del 25 aprile. Non so
se il comitato sta già provvedendo, ho sentito dire qualcosa,
però non ho avuto nessuna conferma.
Un'altra cosa che vorrei dire è quello che mi angoscia. lo da
quando ho l'età della ragione
sono perseguitata dai fascisti, sono nata
ebrea, ero antifascista, quindi naturalmente per me davanti
a ogni ideologìa politica quello che mi preoccupa è il
pericolo fascista. A Roma abbiamo avuto
le elezioni comunali, c'era Fini contro
Rutelli, è insorto l'antifascismo, specialmente
fra il primo e il secondo ballottaggio. A Roma, Medaglia d'oro
per la Resistenza, abbiamo battuto su questo
tema in tutte le scuole, all'università,
e alla fine questa battaglia l'abbiamo vinta.
Però non vi dimenticate che a Roma c'è metà città
fascista. |