Notizie ANED

 

Una corona dell'Aned al monumento

Ricordati a Feltre i deportati dell'ottobre '44

Il 2 ottobre, la ricorrenza dei cínquantesimo della deportazione di cittadini Feltrini nel campo di Bolzano, per iniziativa dei superstiti con la presenza della sezione ANED di Schio, è stata ricordata con una cerimonia, presenti le massime autorità civili e militari, associazioni con le bandiere. Dopo il saluto del sindaco di Feltre, lo storico prof. Dal Sasso ha ricordato quei tristi momenti vissuti dalla città in balia dei nazifascisti. Famiglie intere arrestate, molti torturati e poi inviati al campo di Bolzano da dove alcuni non sono più tornati. Dopo la S. Messa e un corteo con le autorità un folto gruppo di ex deportati (nella foto) ha deposto le corone al monumento dei Caduti e Deportati. Gianna Zanon, presidente della sezione di Schio, ha portato il saluto dell'ANED Nazionale.

 


 

Una proposta da Pavia

Portiamo il Triangolo Rosso nelle scuole

A cinquant'anni dai catastrofici eventi della seconda guerra mondiale pochissimi insegnanti sono messi in grado di attendere al loro preciso dovere informativo e educativo, deplorevole carenza questa della cultura contemporanea, che ha fatto sì che le generazioni del dopoguerra siano cresciute in un'atmosfera di deliberato oblio e di completa disinformazione dei recente passato. Noi pensiamo che la nostra Associazione debba studiare e rendere possibile una presenza qualificata, più rapida e continuativa in particolare in direzione della scuola di ogni ordine e grado. li nostro giornale, organo ufficiale della nostra Associazione e crediamo anche della futura Fondazione, lo riteniamo particolarmente indicato allo scopo. Noi
quindi proponiamo che venga indetta una grande campagna di abbonamenti al "Triangolo Rosso" perché se resta circoscritto al nostro interno la sua utilità è molto ridotta e quasi inesistente. La nostra esperienza, là dove abbiamo contattato insegnanti e singoli cittadini, ha consentito a tutt'oggi di fare 60 abbonamenti.

Ferruccio Belli

 


 

Francobollo sui Lager

Nel quadro di una serie di emissioni dedicate al Conquantesimo anniversario della fine della guerra, le Poste italiane emetteranno a marzo un francobollo da lire 750 dedicato alle vittime dei campi di sterminio nazisti. Gli altri francobolli della serie saranno dedicati alle donne nella seconda guerra mondiale, alle Forze Armate e a tre città Medaglie d'Oro della Resistenza.


Carlo Todros presidente Aned di Brescia

Si è svolta il 19 novembre scorso l'assemblea della sezione Aned di Brescia che ha accolto le dimissioni per motivi di salute dei presidente Gian Maria Dossi e ha provveduto a rinnovare il consiglio. Su proposta dello stesso presidente uscente, nuovo presidente della sezione è stato eletto Carlo Todros. Vicepresidente Luigi Modonesi. A Gian Maria Dossi è stata consegnata una medaglia d'oro con il simbolo dell'Aned e la scritta "L'Aned di Brescia riconoscente".

 


 

Una delegazione dell'Aned e dell'Anpi di Bologna in visita a Lubiana

Ex combattenti sloveni e resistenti italiani: difendiamo i valori della Resistenza europea

Presso le sedi delle associazioni combattenti di Ljubljana e dell'Unione della associazione combattenti di Slovenia - nei giorni 17 e 18 novembre 1994 - si sono avuti due incontri fra le delegazioni dell'ANPI e dell'ANED della provincia di Bologna con i Dirigenti delle Associazioni combattenti di Ljubljana e di Slovenia. Con le parole dei compagni di Ljubljana: Heberle, Poliar, Poljsak, Osredkar, e di Bologna: Antonioni, Corazza, Amadei, Resca e Leonelli sono stati ribaditi i vincoli di amicizia e di solidarietà, esistenti fra le rispettive associazioni, e che trovano origine comune nella lotta liberatrice condotta vittoriosamente contro il fascismo e contro il nazismo dai partigiani sloveni e italiani. Evidenziati i problemi esistenti nei rispettivi paesi derivanti dal manifestarsi di politiche revisioniste e revansciste tendenti a negare e a falsare sul piano storico e culturale il contributo fondamentale offerto dai due popoli al fine di conquistare la libertà, la democrazia e la giustizia sociale (contributo che deve essere fatto conoscere anche nelle scuole) si è congiuntamente riaffermata la validità dei principi e dei valori della Resistenza che fu fenomeno europeo. La preoccupante odierna realtà della guerra in Bosnia, che può minacciare per l'estendersi dei conflitto e che sta provocando immani lutti e tragedie, impegna pertanto tutti i membri delle associazioni combattentistiche, che conobbero gli orrori della guerra ad unirsi, in quanto forze morali, a tutti coloro che nel mondo si adoperano per porre fine al conflitto ed affermare in ogni sede i valori dell'antifascismo per la dignità e i diritti dell'uomo, per la pace, l'amicizia e la cooperazione fra i popoli e gli Stati dell'Europa, compresi tutti quelli sorti dopo la caduta del muro di Berlino. La delegazione di Slovenia ha informato la delegazione di Bologna sulla risoluzione che è stata presentata all'assemblea generale della Confederazione mondiale combattentistica a Bordeaux nel dicembre 1994 proponendo all'assemblea un invito alle Nazioni Unite di redigere un documento che riaffermi i valori indiscutibili della resistenza antifascista e la dignità dei suoi partecipanti durante la seconda guerra mondiale. lk con questo stesso spirito che - di fronte al riaprirsi di problemi riguardanti i confini italo-sloveni, che si riteneva risolti fondamentalmente con gli accordi di Osimo, rifuggendo da ogni rivendicazione di carattere nazionalista - si è auspicato che anche le questioni inerenti alle rispettive minoranze siano affrontate con volontà costruttiva. Nell'incontro cordiale con il ;odaco Strgar della città di Lubiana, avvenuto nella mattinata del giorno 18, analoghi propositi sono stati ribaditi affffiché divengano patrimonio comune di tutti i popoli in occasione del 50° anniversario della fine della guerra conclusa nel maggio 1945 con la sconfitta dei fascismo. Questi incontri sono stati preceduti dalla deposizione di corone in omaggio ai soldati italiani caduti durante la prima e la seconda guerra mondiale e ai civili e militari sloveni caduti in territorio sloveno, purtroppo anche per mano di italiani, e tutti sepolti nel cimitero di Lubiana.