Prendono piede nell'ex unione Sovietica le forze fasciste e antisemite

Quando saremo al potere con gli ebrei faremo i conti

 

Le incredibili dichiarazioni del capo del partito cosiddetto "liberaldemocratico" per la regione di San Pietroburgo

Stefano Righi Riva, giornalista della Rai, ha registrato un lungo reportage televisivo su San Pietroburgo, l'ex Leningrado. Tra gli incontri avuti in quell'occasione, spicca questo con Yurìj Kutznetsov, deputato della Camera bassa della Russia, massimo esponente in città del Partito Liberaldemocratico, la formazione nazionalista di Jirinovskij. Gli appelli degli ambienti democratici russi a non sottovalutare il pericolo fascista nell'ex Unione Sovietica non sembrano infondati.

Pensate che per ì russi sia adatto il regime democratico, o che sia preferibile la forza? E vero che ai russi la democrazia non piace?

Ogni popolo ha la sua cultura. Democrazia, dittatura... sono forme, sono semplicemente metodi di governo. Un metodo di governo deve essere ragionevole, secondo le necessità. Non è importante che un metodo piaccia, è importante che funzioni. Gli occidentali sono individualisti, noi siamo abituati a vivere per la collettività, per la patria. La civiltà russa non accetta gli eccessi di garantismo dell'occidente, che lascia sviluppare fenomeni come l'omosessualità. Per i russi la moralità conta più della legge. E anche la democrazia poi è una forma dì dittatura, la dittatura del capitale internazionale. Sappiamo come ci arriva la gente in parlamento: tutto si riduce a pagare dei gran soldi.

Si dice che siete nemici degli ebrei. E'vero?

Abbiamo uno splendido articolo dei codice penale panrusso, l'articolo 74. Finora, chissà perché, lo si usa nei processi per antisemitismo. Ma quando al potere arriveremo noi lo useremo contro il separatismo antirusso. La potenza della Russia, della nostra patrìa, è durata mille anni. Tutto è sempre andato bene. Anche per i georgiani, per i tartari, per gli ebrei. Ma ora la propaganda del separatismo antirusso ha distrutto il nostro stato, lo ha portato alla tragedia. 1 nostri giornali sono antirussi perché tra i giornalisti ci sono moltissimi ebrei. 0gni popolo ha la sua patria. Gli ebrei che vivono in Russia, se lavorano per la Russia sono nostri amici. Ma se sono cosmopoliti, se lavorano contro lo stato, sono nostri nemici. Non possiamo accettare la rovina della patria, dobbiamo colpire tutti coloro che la provocano. E se la maggior parte degli ebrei incapperà nell'articolo 74, non sarà colpa nostra, sarà solo perché è tra loro che il disfattismo dilaga.

Vi accusano di essere fascisti. Cosa rìspondete?

E' stato il capitale internazionale che a suo tempo ha creato il fascismo italiano e quello tedesco. Oggi il capitale internazionale promuove il fascismo sionista. Dunque voi italiani potete dormire tranquilli, non c'è una minaccia del fascismo russo. Pensate piuttosto a preoccuparvi del fascismo sionista.

Stefano Righi Riva