Mi sono occupato
dell'antisemitismo
Mi
sono occupato di Antisemitismo con alcuni amici della Fuci (Federazione
universitaria cattolica italiana). Per tali ragioni sono fortemente
interessato alla vostra iniziativa.
(Vincenzo Aiello - Meta di Sorrento)
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Chiediamo maggiori informazioni
Chiediamo
maggiori informazioni circa raduno mondiale ex eportati e vostra idea
di coinvolgere le scuole nel ricordo dell'olocausto.
(Sinistra giovanile - Cisterna di Latina)
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Mi rendo disponibile
Io
sono attualmente in pensione, ma mi rendo disponibile per quanto possa
occorrervi.
(Professoressa Fernanda Cocito Castellani
- Genova)
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Ne ho parlato con la preside
Sono
uno studente del Liceo scientifico Volterra di Ciampino
(Roma) e
sono rimasto molto colpito dall'iniziativa del raduno, nella primavera
del '95. Essendo molto interessato alla possibile partecipazione ne
ho accennato alla preside del mio Liceo: nonostante avesse posto il
veto sulla possibilità di gite scolastiche si è molto
interessata alla proposta, esortandomi ad informarmi su come si sarebbe
concretizzata nei fatti.
(Andrea Mochi Sismondi - Roma)
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Anch'io voglio dare alla memoria un futuro
Sono
uno studente universitario di 23 anni e credo, come voi,
che sia indispensabile "dare alla memoria
un futuro". Vi prego pertanto di inviare al mio indirizzo le istruzioni
per poterlo fare.
(Massimiliano Cabiddu - Milano)
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Una proposta molto valida
Ho
letto l'articolo in cui si proponeva a noi studenti di programmare gite
scolastiche che abbiano come meta il raduno degli ex deportati nei campi
nazisti affinché la vergogna dell'olocausto non sia dimenticata.
Credo che la vostra iniziativa sia molto valida, e come me lo credono
gli studenti miei amici e tutto il corpo docente.
(Antonio Calabrese - Laterza,
Taranto)
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Ho parlato con deportati e partigiani
Ho
letto con molto piacere e, ti confesso, con commozione la lettera pubblicata
su Cuore. Per la mia cultura personale ho sempre cercato di approfondire
questi temi, ho letto quanto edito in Italia sull'universo concentrazionario,
i libri di Levi, di Pappalettera, ho parlato con deportati e partigiani.
Ho maturato la tua stessa convinzione: la necessità assoluta
che il ricordo,la memoria non vadano perduti e che compito primario
della Resistenza che continua sia spiegare a tutti e testimoniare.
(Geom.
Jefte Manzotti - Campegine, Reggio Emilia)
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Solo l'esperienza diretta può rendermi
consapevole
Data
l'età tutte le mie conoscenze sull'argomento si basano unicamente
su testimonianze scritte. Sebbene diversi libri risultano di indubbio
interesse, solo l'esperienza diretta, l'incontro con gli uomini protagonisti
di tante terribili storie, di tante umanissime situazioni, possono rendermi
consapevole di un periodo storico che molti vogliono cancellare.
(Barbara Marazzato -Luino,
Varese)
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Nel ricordo di mio padre e mio nonno
Ho
41 anni, e la memoria di mio padre e di mio nonno continua ad esistere
nel mio cuore, ma soprattutto nel mio cervello.
Desidero che sappiate che c'è tutta la mia disponibilità
materiale e ideale per tutto ciò che può servire alla
vostra-nostra causa e al raduno della primavera del '95. (Marco
Pacirici - Latina)
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Quella
visita ad Auschwitz
Sono
una studentessa in filosofia all'Università di Torino.
Circa due anni fa, nel corso di un viaggio nell'Est
europeo, trovandomi a Cracovia ho visitato il vicino campo nazista di
Auschwitz e, vinto l'impulso iniziale a fuggire da quel luogo che rappresenta
in modo tangibile la vergogna storica dell'Olocausto, aiutata anche
dall'appello di Primo Levi affisso nel padiglione
italiano che incitava a non dimenticare affinché ciò che
è stato non si ripeta più, ho percorso da cima a fondo
quel luogo ancora oggi pervaso dalla sofferenza.
Ne sono uscita con una consapevolezza nuova che né il pur eccezionale
insegnante di storia del liceo era riuscito a darmi.
(Sonia Cambursano -Strambino,
Torino)
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Gli omosessuali dimenticati
Ho
apprezzato molto il suo intervento circa l'importanza de il raduno della
primavera del 1995 degli scampati ai Lager per ricordare quell'immensa
tragedia che produsse milioni di morti in pochi anni.
Mi consenta però di esprimere indignazione per non aver ricordato
a fianco degli ebrei, degli zingari e degli oppositori politici anche
gli omosessuali che subirono una pesante persecuzione ma che spesso
sono dimenticati. Il prossimo anno forse
ci sarà qualcuno dei nostri a testimoniare la partecipazione
della comunità gay torinese, ma se non fosse così spero
che possa ricordarsi lei di posare un fiore per i nostri fratelli trucidati
dalla follia nazista.
(Lorenzo Finzi - Torino)
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Maggiori ragguagli sull'olocausto
Sono
da sempre interessata a tutto ciò che concerne il dramma dell'Olocausto,
e vorrei avere maggiori ragguagli sulla vostra attività.
(Monica Mazzotti - Cologne, Brescia)
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Vorrei farmi un'idea
Vorrei
sapere quali sono le modalità per abbonarsi e magari
ricevere un numero del vostro giornale (anche arretrato) per potermi
fare un'idea della vostra pubblicazione. Sempre per non dimenticare.
(Emanuela Maglio - Noli, Savona)
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Chissà che non ci sia anche la mia scuola
Ho
34 anni, abito a Sassari e faccio l'insegnante di italiano e
di luatino nel
Liceo scientifico Europa Unita di Porto Torres. Sono profondamente convinto
che ancora oggi, anzi forse più di ieri, sia fondamentale ed
importantissimo dichiarare il proprio antifascismo e la propria avversione
a tutti i sentimenti e i comportamenti di odio e di intolleranza che
nello sciagurato ventennio si sono manifestati. E' ancor oggi determinante
affermare che solo coltivando ideali di tolleranza, di rispetto, di
accoglienza e di solidarietà si può sperare in un mondo
migliore. Mi interessa molto la vostra iniziativa della primavera dei
cinquantennale della caduta del regime fascista e nazista. Chissà
che il prossimo anno i ragazzi della mia scuola non possano essere li
anche loro per vedere e non dimenticare. Vi ringrazio per la vostra
voglia di lottare e di testimoniare.
(Agostino Brianda - Sassari)
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Non ho mai sentito un ex deportato
Sono
un giovane universitario di Napoli, ho letto con vivo interesse il suo
articolo sul settimanale "Cuore" e vorrei offrirle la mia collaborazione.
Non ho contatti con persone che hanno vissuto la tragedia dei campi
di sterminio, né ho mai ascoltato la viva voce di qualcuno che
c'è stato, ma credo fermamente nell'importanza della memoria
storica e nella necessità di ricordare. Ho visitato molto giovane
un campo di concentramento in Polonia ed è stata un'esperienza
traumatica quanto importante; poi mi sono trovato più volte a
parlare con persone che nulla sanno o che cancellano e negano l'orrore
con semplici parole. Per questo vorrei dare una mano, e spero di essere
in qualche modo utile.
(Domenico Chirico - Napoli)
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A vostra disposizione
Ho
saputo della vostra iniziativa di 'pellegrinaggi'
per il 1995
ai campi di concentramento nazisti. Condivido pienamente la vostra iniziativa
e mi auguro di poter dare un mio contributo sia come direttore del centro
interregionale di orientamento sia come docente di storia e filosofia
nel liceo classico "Orazio Flacco". Vi prego di mettermi al corrente
delle vostre iniziative e, se lo credete opportuno, di considerarmi
a vostra disposizione.
(Sestilio De Letteriis - Bari)
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lo non c'ero, ma non voglio dimenticare
Ho
letto l'appello che a nome dell'Aned hai lanciato dalle pagine di "Cuore".
Subito ho promesso a me stessa di fare il possibile per essere almeno
presente personalmente alla commemorazione. Molto volentieri darei anch'io,
per quanto sono capace, una mano per far sì che altre persone
siano raggiunte, informate, e decidano di partecipare. Quasi un anno
fa mi trovavo a Varsavia nei giorni in cui si ricordava l'insurrezione
del ghetto. "cinquant'anni fa..." viene spesso da pensare. lo di
anni ne ho 35.
Allora non c'ero. Ma anche per me è importante "dare alla memoria
un futuro".
(Marina Sartorio - Zurigo)
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Saturi di
TV, digiuni di
storia
Sono
un giovane insegnante di Filosofia. Con enorme rammarico noto che i
giovani, anche quelli più impegnati nel sociale, non hanno alcuna
coscienza di ciò che è avvenuto poco più di cinquant'anni
fa. Molti di loro, pur rifiutando inorriditi l'accusa di essere razzisti,
si proclamano "fascisti" e si sentono portatori di valori di tradizione
e moralità. Pur essendo cattolico praticante credo di possedere
una formazione culturale decisamente laica: non intendo affatto trasformare
i miei alunni in adepti per la mia parte politica o confessionale, ma
non posso sopportare questa graduale ma costante cancellazione della
memoria storica. Da parte mia consiglio (e spesso regalo) testi come
"Se questo è un uomo", o "L'amico ritrovato",
ma non so che altro fare, se non parlare, raccontare, descrivere. Per
questo chiedo un aiuto per far crescere la conoscenza e la consapevolezza
civile e la coscienza democratica in tanti giovani saturi di televisione
ma a digiuno di storia.
(Bruno Gambardella - San Giorgio a Cremano,
Napoli) |
Voglio partecipare all'incontro
Trovo
di capitale importanza l'iniziativa che state portando
avanti. Come a maggior ragione penso
voi, vivo questo periodo storico con estrema apprensione, dati i rigurgiti
nazifascisti che si levano indisturbati da più parti, sommati
ai tentativi di revisione storica. Penso
che tutto ciò per chi, come voi, ha dovuto passare i migliori
anni della propria vita subendo le disumane violenze che tutti noi sappiamo,
o perlomeno dovremmo sapere, sia semplicemente abominevole. Non voglio
fare discorsi politici, perché mi sembrano assolutamente fuori
luogo: la barbarie da qualsiasi parte arrivi non può che essere
condannata, ma soprattutto non deve essere dimenticata. Ritengo perciò
doveroso da parte mia e§sere presente all'incontro di cui voi parlate:
sarà poco, ma sempre meglio di niente. Vorrei quindi pregarvi
di tenermi informato sui luoghi e la data di tale incontro, ringraziandovi
del contributo che date a noi giovani affinché non perdiamo la
già scarsa memoria storica. Io ho 28 anni, e quel poco che so
l'ho letto solo sui libri di storia, senza aver mai goduto di testimonianze
dirette, se non da qualche raro programma televisivo.
(Giuseppe Bastianello - Albignasego,
Padova)
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Vorrei impegnarmi per informare i miei compagni
Sono
uno studente di una scuola media superiore di Roma. Ho avuto modo di
leggere su "Cuore" il vostro appello lanciato a noi studenti. Ora io
vorrei cercare di impegnarmi per informare i miei compagni di scuola.
(Federico Riccio - Formello, Roma)
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